28/09/2012 - CALA
DE' MEDICI - Questa mattina la partenza era stata programmata alla 11,
ma la condizione di totale bonaccia ha indotto il Comitato giuria a dare
l'intelligenza. Verso le 15.30 una brezza ha increspato le acque e un
leggero vento ha cominciato a soffiare da sud. Le barche sono uscite e
il Comitato ha deciso di tentare una partenza. A metà bolina
però, il vento è cessato completamente e gli equipaggi hanno dovuto
rientrare. Domani la partenza è fissata per le 10. E' previsto vento da
Sud, leggero il mattino e in netto aumento nel primo pomeriggio. Tra
"Euz II Monella Vagabonda" e "Mar de Frades" si preannuncia un match
race a denti stretti per la conquista del titolo mondiale.
L'equipaggo
italiano è in vantaggio di 4 punti, ma domani, con gli scarti, gli
spagnoli scarterebbero il sesto posto di ieri, avvicindandosi
ulteriormente. Occorre mantenere concentrazione e sangue freddo. A
lottare per il terzo posto ci sono gli austriaci de "La Burra", i
toscani di "Hurrà" e i pugliesi di "Five for Fighting", con a 4 punti di
distanza gli spagnoli di "Sori" di Ramon Oeja.
Questa mattina la partenza era stata programmata alla 11, ma la
condizione di totale bonaccia ha indotto il Comitato giuria a dare
l'intelligenza. Al momento, persiste la bonaccia, anche se dalla
banchina del porto i più fiduciosi intravedono una brezzolina increspare
le onde al largo.
C'è voglia di scendere in acqua e di regatare. Per tutti quanti è questione di sport e di amore per la vela: c'è chi si deve ancora giocare fino in fondo il primo posto come l'italiana Euz II Monella Vagabonda e la spagnola Mar de Frades, chi ambisce al terzo gradino del podio come gli austriaci de La Burra e gli italiani di Hurrà e Fight for Fighting 3, chi combatte per mettere dietro il diretto avversario.
Per tutti quanti i conti sono ancora troppo aperti. Domani è già sabato e il Mondiale finisce. Si fanno gli scongiuri, in tutte le lingue europee perché Eolo ritorni a soffiare vigoroso (ma non troppo) su questo tratto di mare.
C'è voglia di scendere in acqua e di regatare. Per tutti quanti è questione di sport e di amore per la vela: c'è chi si deve ancora giocare fino in fondo il primo posto come l'italiana Euz II Monella Vagabonda e la spagnola Mar de Frades, chi ambisce al terzo gradino del podio come gli austriaci de La Burra e gli italiani di Hurrà e Fight for Fighting 3, chi combatte per mettere dietro il diretto avversario.
Per tutti quanti i conti sono ancora troppo aperti. Domani è già sabato e il Mondiale finisce. Si fanno gli scongiuri, in tutte le lingue europee perché Eolo ritorni a soffiare vigoroso (ma non troppo) su questo tratto di mare.
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