venerdì 21 ottobre 2011

TRANSAT 6.50 - Seconda Tappa - Ottavo giorno


C'è stato un gran fermento in mezzo alle 10 isole dell'arcipelago di Capo Verde nell'ultima giornata, ed ormai la gran parte degli Uccelli del Largo hanno smesso di giocare a nascondino e hanno già la loro prua ben puntata verso l'Oceano aperto. Purtroppo nelle ultime ore molti protagonisti di questa Transat hanno dovuto fare scalo a Mindelo, per risolvere ennesimi problemi di energia e di timoni: speriamo che non si lascino tentare troppo dal leggendario "dolce-far-niente" di queste isole e che mollino ben presto di nuovo gli ormeggi! L' obiettivo ultimo adesso è Salvador de Bahia, dritto a 2000 miglia e con il famigerato "Pot au Noir" da attraversare. Per "Pot au noir" si intende la "zona di convergenza intertropicale",  cioè una fascia larga qualche centinaio di chilometri a cavallo della linea dell'Equatore, in cui persiste un'area di basse pressioni, formata dalla convergenza di masse di aria calda e umida portate dagli Alisei.

Secondo Météo Consult, la ZCI è attualmente posizionata fra 7N 15W, 10N27W ,13N40W. L'origine semantica del termine "Pot au noir" è discussa, ma probabilmente la versione più accreditata deriva dal fatto che al tempo dei velieri negrieri che dall'Africa portavano schiavi nel Nuovo Mondo, quando le navi entravano in quelle zone di calme piatte e calore, gli schiavi che si ammalavano e morivano venivano buttati in mare, per evitare il contagio ed economizzare viveri e, ancora più importante, acqua.

Tutti i navigatori che passano per questa zona di mare considerano il "Pot au Noir" un grande avversario, ben più temibile degli altri concorrenti, perché mette a dura prova non soltanto l'attrezzatura, ma soprattutto lo spirito. Ma i Ministi di avversità se ne intendono e questo passaggio non sarà certo la prima e tantomeno l'ultima prova da affrontare e superare. Forza!

A questo punto, i regatanti ancora in gara devono giocarsi bene i propri assi e cercare di sfruttare il flusso d'aria di settore Nord, che continua a spazzare la flotta e che, sempre perturbato da episodi temporaleschi, ingenera episodi di raffiche spesso violente, all'origine delle numerose rotture degli ultimi giorni.

Rotture che hanno interessato anche Susy Beyer, che dopo un bellissimo inizio di cavalcata da Madeira, ha subito un'avaria al suo pilota e ha dovuto navigare senza per più di 24 ore, episodio che spiega la sua perdita di qualche posizione. Ma le stelle sono favorevoli a Susy e fonti attendibili ci dicono che sia riuscita a riparare , visto che aveva tutto il necessario (spare & Co) a bordo. E quindi il vantaggio che ha concesso agli altri questi giorni, per non farli troppo spaventare, ormai.. c'est fini!

E anche Simone Gesi dà del filo da torcere…in questo momento punta deciso "all'uscita"dall'arcipelago, cap 244°, in 21esima posizione. Una bella rimonta quella di Simone, che conquista come una formichina posizioni su posizioni, senza concedere nulla ai diretti avversari. Fra i Proto, Maurizio Gallo sta entrando bel labirintico arcipelago di Capo Verde: lo aspetta una bella notte di zig-zag e rilevamenti astrali…ma laggiù le stelle brillano numerose, quindi speriamo gli facciano compagnia. Sergio Frattaruolo macina miglia su miglia per raggiungere la flotta, siamo sicuri sempre col sorriso sulle labbra. (da www.classemini di Francesca Pradelli)

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