venerdì 29 luglio 2011

MINI 650 - Diario di Bordo - Beresina alla Transgascogne


TRANSGASCOGNE 2011 - L'Invincibile Armada Italiana si è sciolta come neve al sole. Ritiro per Caracci, Paltrinieri fuori gioco dopo il cozzo con 746 durante il prologo. A tenere alti i colori Italiani solo Michele Zambelli e Alberto Bona su ITA342 Fontanot. Il duo Zambelli/Bona al secondo posto in Proto Double dopo la prima tappa a Ribadeo. Alla Transgascogne le bocce non sono ancora ferme, manca ancora la seconda tappa, ma la tempistica delle mie imminenti vacanze con la famiglia e la mia scarsissima voglia di seguirne ancora le vicende, ora che ne sono stato brutalmete estromesso, mi inducono a tirare le somme di quello che ho visto nei pochi giorni della mia presenza lassù.

Il groppo che ho in gola ed il rimbombo del cozzo contro 746 che mi rintrona ancora sempre in testa mi obbligano ad articolare periodi brevi e concisi. Suggetene il senso...

Sono fortissimi
Il comitato organizzatore aveva vivamente sconsigliato di arrivare tra sabato 16 ed il martedì per il pericolo della barra davanti al porto, in condizioni di mare formato come quello che c'era. Macchè… parecchi se ne sono fatti un baffo arrivando comunque a Pt. Bourgenay. Tra questi, ha colpito particolarmente Zambelli, che era lì a vedere la scena, l'olandese Lakeman che… mi fa Michele:  "E' entrato in porto ed ha ormeggiato senza chiamare neppure gli Zodiac della Capitaneria… che marinaio!! " "Caspita ,sarà certamente uno maturo, ribatto io"...  "no ha 23 anni", mi rifila Zambelli! Martedì poi l'ultimo desiderio che si poteva avere era quello di uscire in quell'inferno grigio di spuma e pioggia... e Normand, col preparatore, si è fatto trainare fuori per una sessione di allenamento... Sarò una mammoletta ma ho toccato con mano la forza di questi ministi e mi spiego quindi lo spessore dei loro risultati.

Sono gentilissimi
In due, constatato il mio scoramento post collisione, si sono offerti di imbarcarmi, correndo "en double" una regata "en solo" che di sicuro preparavano e sognavano da mesi. Naturalmente avevo già spento l'interruttore ed ho rifiutato… ma la cosa mi ha commosso. Il severo e roccioso direttore di gara, Dennis Hugues, ha un cuore grande così. Mi ha convocato in sala comitato con l'organizzatrice Amelie, ha chiuso la porta e poco ci mancava che fossi io a consolarli per il mio abbandono della corsa. Ho veramente capito che per loro non siamo dei numeri, ma che si affezionano veramente ai protagonisti dello spettacolo che devono gestire. Ora andrò a regatare più volentieri...

Non dire "gatto se non ce l'hai nel sacco"
L'Invincibile Armada Italiana si è sciolta come neve al sole. Due degli iscritti non sono partiti, io mi sono schiantato e Caracci ha vissuto una disavventura di cui non so niente se non che lo ha indotto al ritiro. Forza Michele ed Alberto. Voi la dovete proprio finire!

Lo Scow c'è, eccome!
Chiaro che perdere in un colpo solo avversari come Caracci, Kolacek, Bertrand e Reichers gli ha steso davanti un tappeto di ermellino ma il distacco inflitto a Rogues è di quelli importanti. Ora vedremo il ritorno previsto in Bolina, ma da quello che si è visto nelle prove il bravissimo Raison non sfigurerà di certo. Onore al suo genio.

Anche il Nacirà c'è
A dire il vero il parterre nei Serie non era completo come quello dei Proto, mancavano molti dei tenori della categoria ma Belloir ha ribadito le belle performance di inizio stagione. Un vero peccato che non si sia qualificato per questa Transat!

Logistica così così
Il bel paesino è privo di negozi di nautica ed anche per fare cambusa ci si doveva allontanare di una decina di chilometri. Il grutage è stato un pò incerto e non c'era modo di alberare le barche, se non tra due altri Mini. Chi ci volesse andare lo dovrebbe fare con un preparatore e con auto al seguito.

Ed ora pausa. Non sarà cortissima.
Mi sono reso conto che correre sui Mini650, per bello che sia, può assomigliare più ad un rodeo che ad uno sport. Nelle ultime mie nove regate, solo una è stata quella in cui ho terminato con la barca nelle stesse condizioni della partenza, nelle altre otto ho subito avarie, anche gravi, ai timoni, chiglia e quant'altro. Avere vissuto ripetutamente dalla prospettiva di colui che vede vanificare dolorosamente i propri sforzi mi impedisce di accomodarmi sugli spalti del Colosseo della prossima Mini Transat per godermi la scena del massacro. Quando si leggerà "il tale Skipper si è ritirato a Mindello o a La Corugna per avaria ma... tutto bene a bordo" io saprò benissimo come sta andando veramente nel cuore e nella mente del malcapitato.
(da www.classemini.it di S.Paltrinieri)

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