giovedì 24 dicembre 2009

Vela - MINI 6,50 - Diario di Bordo - Bilanci & Auguri


da www.classemini.it di Stefano Paltrinieri


Mercoledi 23 Dicembre 2009

L'arrivo degli ultimi concorrenti alla Solidaire de Chocolat ed alla Jacques Vabre ha chiuso la stagione delle grandi prove oceaniche in equipaggio ridotto.
Sapete che ci piace seguire i ministi anche dopo che hanno cambiato classe, così da valutare le loro qualità con termini di paragone probanti.
Ci pare che i loro risultati siano più che una conferma del fatto che i Minitransat costituiscano una signora scuola.
La Solidaire è stata vinta dal duo De LaMotte-Hardy... il primo si è classificato settimo nella Transat 2005 mentre il secondo ha sfiorato il mito col quarto posto nello stesso anno seguito dal rocambolesco sesto dell'edizione successiva, con tanto di rialberamento in pieno Pot.

Ci ha fatto particolarmente piacere il notevole esordio di Alex Pella nei 60 piedi. Il simpatico iberico, protagonista di infiniti duelli con Caracci, dopo un secondo ed un terzo nel 2005 e 2003, ora sta affilando le armi nella classe maggiore ed il quinto posto alla Vabre davanti ad un senatore come Rolland Jourdren ci pare un buon viatico per la Barcellona Race dell'anno prossimo e, chissà, per la Vendée 2012.
Un'altro in odore di Vendée potrebbe essere Duthill, ottimo minista nel 2003, che dopo buoni anni nei Figarò sta mettendo nel mirino la Classica monumento dei solitari.
Peggio è andata a Seb Marsett.
Il neo-acquirente del glorioso Lombard 260, col quale ha già vinto la Chrono solo 2009, ha subito un disastroso "Chavirage" col 40 sul quale era imbarcato nel viaggio di ritorno in Europa.
Gettando l'occhio sul futuro abbiamo saputo che Lobato ha concretizzato il suo più che ventilato passaggio ai Figarò acquistando la barca di Pietro D'Alì. Non perderemo una sua mossa...

A Parigi ho avuto il piacere di conversare con Remy Cardonà e Philippe Mirman, appena arrivati da Bahia.
Si è trattato di un colloquio rasserenatore in quanto i due, assidui frequentatori delle regate in Med, hanno tratteggiato una regata dal profilo assolutamente piacevole, senza grossi problemi e con un meteo che, a differenza di quello del Mare Nostrum, ti da il tempo di ragionare e provvedere per tempo all'organizzazione della barca.
Remy conta addiritura di tornarci tra due edizioni!
Chiaro che stiamo parlando di ministi che non hanno fatto del risultato il loro unico scopo e che hanno potuto concedersi delle pause sconosciute a chi era impegnato a sangue per le posizioni di primato... comunque si sono ritagliati il loro spazio e ne sono stati felici.

Gianluca Pantuso all'Assemblea di Cogoleto ha più che giustamente affermato che regatare sui Mini 650 richiede una ferrea organizzazione e programmazione.
Nulla di più vero se pensiamo che... sono già stati pubblicati i Bandi di Regata di numerose prove e che le iscrizioni alle Azzorre apriranno tra non più di16 giorni!
In quest'ottica ogni approccio approssimativo è bandito e solo programmi a lunga gittata hanno qualche possibilità di concretizzarsi...il resto sono chiacchere.

Fino alla scorsa stagione pareva che solo le regate in Atlantico fossero improntate ad una vocazione prevalentemente solitaria, per l'esiguo spazio che riservavano alle Double.
Ora pare che anche il Med si allinei all'affascinante tendenza: alle Arci, Gpi, Marocco ed Empuries, double, fanno da contraltare le solitarie SMS, Mini Golfe, Mini Barcelona e di grande interesse ci pare l'intenzione del Club di La Grande Motte di destinare ai solitari anche la loro "lunga" di 500 miglia.
In Med non si è mai visto nulla di così lungo ed impegnativo ed abbiamo l'impressione che numerosi candidati alla Transat 2011, non ancora dotati delle miglia e della Qualifica per la Azzorre 2010, non si faranno sfuggire l'occasione, anche provenendo dal Nord. Naturalmente contiamo sul fatto che gli Italiani saranno numerosi... altrimenti quelli del 2009 chi li eguaglia più?

Abbiamo già accennato sul Forum al fatto che la Crack Boat di Gardossi intende cedere gli stampi di quella bella barca che è il Twister.
Siamo veramente convinti che si tratti di un modello che potebbe dare soddisfazioni agli armatori italiani e che ci affrancherebbe dalla sudditanza per i modelli d'oltralpe.
Finora hanno gareggiato pochissime barche, soffrendo qualche sfortuna di troppo, ma alcuni guizzi non sono sfuggiti a chi se ne intende.
D'altra parte anche i Nacira ed i D2 non sfolgorano ora che gareggiano in poche unità...
Speriamo che qualche cordata riesca a rimettere in moto il volano della sua produzione... in fondo ne circolano già quattro...

Concludiamo l'ultimo Diario del 2009 augurando Buone Feste e Felice Natale ai suoi lettori.
Arrivederci a Gennaio quindi, per i commenti sulle pubblicazioni delle prime liste di iscritti alle regate.

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