lunedì 5 ottobre 2009

Vela - Transat 650 - Partenza aggressiva di Caracci nella seconda tappa


04/10/08 - Andrea Caracci e il suo Speedy Maltese hanno mostrato una splendida forma nella partenza della seconda tappa della Transat 650 - Larochelle - Bahia, avvenuta ieri alle 14.02 ora locale da Funchal.Il vento viene da sud, e bisogna decidere se prenderlo mure a dritta o sinistra: Andrea ha preso il comando del gruppo che ha scelto la prima opzione e si dirige verso l'Africa controllando un piccolo gruppo di spagnoli cocciuti: Gerard Marin, Toni Weijl, Joel Miro.Alle 5 di questa mattina questi fuggitivi navigavano a un nodo circa piu' del gruppo, che pur essendo leggermente piu' vicino al traguardo di Bahia ha dovuto virare nella notte per seguire la rotta di Speedy Maltese.
Speedy Maltese continua mure a dritta verso le Canarie, verso l'aliseo, e verso la bonaccia. La situazione e' piuttosto intricata, e diverse opzioni sembrano possibili e ragionevoli.Cominciamo dalla situazione: un flusso da sud ovest su tutta l'area fra Capo Verde e le Canarie, una striscia di vento da nord est lungo le coste Africane, e in mezzo una bella calma piatta. Il vento di nord est nei prossimi giorni si diventerà più forte, e si estenderà verso il largo. Per via di perturbazioni in arrivo non si crea un vero e proprio aliseo, ma chi passa vicino a terra naviga in poppa, e andando verso sud trova vento sempre piu' stabile.Ora il problema:Il vento di sud ovest in prossimita' delle Canarie "gira" a destra e diventa nord est. Chi passa a nord di questo promontorio meteorologico resta nella pressione. Chi passa da un regime all'altro piu' a sud deve sorbirsi una zona di calma piatta, nella quale entra e dalla quale esce con maggior pressione sulle vele; pero' magari resta fermo tre ore, mentre il suo concorrente plana sotto spi a dieci nodi. Aggiungiamo un dato da non dimenticare: all'interno degli arcipelaghi il vento aumenta di intensità, ma sottovento alle singole isole cala.Ora immaginiamoci di essere al timone di Speedy Maltese, mure a dritta, al tramonto, con tre barche incollate alle spalle che non mollano un centimetro, la bussola dice che stiamo tirando su la prua ma il vento cala e la velocita' un po' ne risente. Alla radio ci dicono che siamo in recupero, quindi quelli dietro che hanno navigato nel vento forte non hanno guadagnato un bel niente, ma sono troppo alti per virare e andare a chiudere, bisogna andare avanti e sperare di infilarsi fra le isole, che il vento aumenti un pochino fino a scavalcare quella maledetta "dorsale" che la radio ha detto si sposta verso sud est, e di non finire sottovento all'isola sbagliata... Certo, magari qualcuno potrà farsi due bordi a ovest delle Canarie mentre noi sfidiamo la bonaccia, ma poi come rientra nell'aliseo? A remi?Saranno due giorni lunghi per tutta la flotta, possiamo immaginarlo.
Da www.andreacaracci.it by Davide Besana.

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