lunedì 21 settembre 2009

TRANSAT 6,50 - AGGIORNAMENTO SU ANDREA CARACCI



Riccardo Apolloni e Giancarlo Pedote sono arrivati a Funchal quarto e quinto fra gli scafi di Serie, a circa due ore di distacco.
Grande amarezza per Riccardo, che e' arrivato a tredici minuti da Charlie Dalin e solo 58 secondi da Xavier Macaire, che l'ha passato in un incrocio mure a dritta poco prima del traguardo.

All'una e quarantanove di oggi, Lunedi' 21 settembre, Andrea Caracci ha tagliato il traguardo di Funchal iN ventunesima posizione, dopo sette giorni e undici ore a sei nodi e sessantaquattro di media.
Questo il suo racconto a caldo, prima ancora di andare a riposare per la sua prima notte all'asciutto:

.....La regata non era incominciata male anzi....Problema tecnico: le scatole dei timoni che avevo rotto alla Mini Med a Marzo sono state riparate male, (inisieme alle crocette sono gli unici 2 pezzi della barca che non ho costruito io), e anche se collaudate al gp d'Italia e alla mini solo di san remo, non avevano mai preso piu' di 20 nodi di vento.La notte tra lunedi' e martedi mentre facevo rotta verso capo finisterre con 25/30 kt al lasco e invelato con code five e una mano di terzaroli alla randa con velocita´ media di 13kt,hanno subito un primo danneggiamento.Alla mattina mentre costeggiavo le coste spagnole con 15kt di vento e spi medio a riva ho notato delle cricche nelle scatole, delle crepe preoccupanti.... da quel momeno ho cercato di timonare con mano leggera in modo da non forzare quelle maledette scatole di cristallo.Il vero danno si e' verificato alla 2.20 di mercoledi quando con 3 mani alla randa e niente a prua in piena burrasca a 40kt la barca andava a circa 13kt ma essendo solo con la randa avevo una notevole forza sul timone.Decidevo allora di ammainare la randa e issare la tormentina.Purtoppo non fidandomi della sensibilita' del pilota ho deciso di ammainare la randa e poi issare la tormentina e questo mi ha scoperto il fianco alle onde.Mentre ero a secco di vele e stavo recuperando la tormentina sotto coperta un onda particolarmente gossa cadeva sulla coperta procurando numerosi danni:due pannelli solari monocristallini piegati e divelti dai loro supporti, un pannello amorfo montato con delle viti sulla tuga strappato e piegato, pulpito di poppa di dx dove era montata la balise della regata piegato e rotto, bussola persa e una sacca drizze strappata via, due scatole dei timoni sbriciolate, circa 200/300 litri d'acqua sotto coperta con il sottoscritto fradicio e la radio ssb da buttar via.Non ero felice.Non nascondo che in quel momento ho pensato a ritirarmi...Mi sono limitato a schiacciare il bottone verde e avvisare l'organizzazione che avevo un problema.Ho buttato l'ancora galleggiante che poi si e' pure rotta, ripulito la coperta staccato i contatti elettrici recupertato quello che potevo, ho aperto una coperta termica e mi sono messo a dormire cosi com'ero,fradicio, un paio d'ore, ero molto stanco, era da circa 24 ore che non dormivo vista la fragilita' delle scatole dei timoni.Verso le 6 ho fatto il punto della situazione.La voglia di ritirarmi era tanta, io sono un agonista e partecipare senza avere possibilita' di vittoria o meglio senza possibilita' di lottare mi fa passare ogni voglia, ma questa volta e' diverso, questo e' un viaggio che e' iniziato tanti mesi fa' che ha coinvolto tante persone che hanno creduto in me e che mi hanno aiutato a realizzare il mio sogno facendolo diventare anche un po' il loro sogno ed e' un viaggio che va portato a termine indipendentemente dalla classifica, i sentimenti non hanno graduatorie.Cosi' con un pezzo di riflettore radar una decina di cordini in dyneema e un rotolo di grytape ho appiccicato una delle scatole danneggiate ad un timone e ho rimontato il tutto su gli aggugliotti e sono ripartito al piccolo trotto verso Madeira sapendo che mi attendono 10 giorni di lavori per poter ripartire per la seconda tappa.Spero di rimettere inisieme la barca per la partenza della seconda tappa e arrivare a Bahia con il sorriso sulle labbra....
dal sito www.andreacaracci.it by Davide Besana

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