sabato 21 giugno 2008

LA MIA PRIMA SUPERBIGNAVIGATION (quasi affondo!) 1 di 2

Giugno 1990. In un pomeriggio qualsiasi di metà mese firmo dal notaio il contratto per l’acquisto della mia prima barca: un ¾ Tonner IOR “modello” E.C. 31 Piedi (progettista Epaminonda Ceccarelli) dal mitico nome di “All’Ultimo Minuto” (almeno per quelli che si leggevano sul Giornale della Vela le classifiche delle ragate IOR zona Cervia e dintorni nei primi anni ‘80). Quindi, come concordato con i venditori, io, gigi e chicco ci facciamo accompagnare in macchina a prendere la barca a Cervia dove risiedono i due soci. Nel tardo pomeriggio, terminata l’ispezione (sommaria) della barca (che avevo già visto tre volte) e l’acquisto di panini, pizza, birra ecc, ecc. salpiamo alla volta di Senigallia armati (solo) di grande entusiasmo. Le prime ore di superbignavigation filano via lisce mentre le prime ombre della sera ci avvolgono (non preoccupatevi non è una storia di nick carter!). Il poco vento a favore che ci aveva sospinto fino ad allora si placa e inizia a muoversi la brezza di terra tipica delle ore notturne, almeno nella fascia costiera a poche miglia da terra dove stiamo navigando.
Nel giro di un paio d’ore la brezza rinforza e si trasforma in garbino con tanto di raffiche sghembe. Faccio ammainare il genova leggero e issiamo un fiocco olimpico da vento (terzarolabile e con il punto di scotta alto sul ponte per “scaricare” le ondate che non ci sono!). La manovra avviene tra le molteplici difficoltà dovute all’oscurità ed alla scarsa conoscenza della barca ma alla fine il nuovo assetto risulta soddisfacente: reggiamo bene anche le raffiche più vivaci. Purtroppo il garbino è di quelli incazzosi che ho già ascoltato altre volte sibilare a folate pompanti che fanno sbattere le serrande della finestra della mia camera da letto: va ancora aumentando e ci costringe ad una faticosissima presa di terzaroli alla randa che, per non saper ne leggere ne scrivere ordino di fare doppia al massimo dell’ammainabile! Ormai mi è chiaro che la situazione si è fatta complicata: venti nodi standard e raffiche fino a trenta e la barca molto sbandata soffre. Unico elemento positivo il mare non si è ancora mosso molto e possiamo reggere la situazione lascando bene la randa sotto le raffiche più pompanti. E’ il momento di mettere sotto i denti qualcosa approfittando del nuovo assetto relativamente maneggevole : gigi scende sottocoperta e ……….. improvvisamente se ne esce gridando molto animatamente “acqua a bordo! acqua a bordo!”. Mollo il timone a chicco e mi precipito di sotto: l’acqua è veramente tanta (nel punto più “alto” a barca ben sbandata arriva quasi a un palmo dal ginocchio! Stimo un paio di quintali!). Pensando ad una falla iniziamo a sollevare i paioli ed a perlustrare la barca: apparentemente niente buco! Torno al timone e ordino l’evaquazione con i due secchi : gigi e chicco iniziano l’opera dandosi anche il cambio e nel giro di una delle mezz’ore più lunghe della mia vita riportano ad un livello “umano” la situazione …Cedo nuovamente il timone e scendo sottocoperta (dove finalmente ci si bagna solo i piedi) e comincio ad ispezionarla …… l’unico locale dove l’acqua si ostina ad avere un livello preoccupante è il piccolo bagno …… sollevo il coperchio del water e vedo una marea montante che ad ogni raffica travasa qualche litro!
Cerco di bloccare le prese a mare ma nonostante ogni sforzo una delle due proprio non vuole saperne di chiudersi …….. Non c’è verso è rotta e/o bloccata……….. Sono davanti al cesso che un po’ alla volta sta per mandarmi a fondo …… svuoto la tazza con le mani al meglio e poi prendo un’asciugamano da mare e ce lo infilo ben pressato (a calci) ……. Incredibile ….. funziona! Qualche bicchierata d’acqua deborda ancora ma il grosso del problema è momentaneamente risolto! Ci concediamo una pausa mangereccia per rifocillarci un po’: ci aspettano ancora alcune ore di navigazione notturna; in lontananza il faro di Pesaro che a questo punto è diventato la nostra metà: impossibile anche solo pensare di continuare la rotta fino a Senigallia senza una sosta ai box! (a presto perla seconda e ultima parte del racconto autobiografico di bignavigation)

TO CONTINUED …………………..

3 commenti:

Edo Passarella ha detto...

Maleddetti cessi. Mai più in barca senza un asciugamano da spiaggia!!!

Anonimo ha detto...

ciao non vedo l'ora di tornare a casa per leggere con calma.
Ti mando un saluto

Sempre presente

gio'

Andrea Messersì ha detto...

x EDO e x Little Jhon : grazie ancora! non sempre posso rispondere puntualmente e qualcosa sfugge sempre .....
e poi d'estae navigo ... a vela .... e non sul web!
nonostante dedichi meno tempo al blog stasera grande colpaccio :
VITTORIO MALINGRI A SENIGALLIA ore 21:00 alla Lega Navale Italiana!
e come potrei mancare!
non ho ancora deciso se andarci in veste di socio anziano (20 anni) oppure come Skipper! ;-) ;-) ;-)
ahahahahahahahah

salutissimi
skipper