martedì 11 settembre 2018

CONCLUSO IL CAMPIONATO DEL TIGULLIO - TROFEO RENATO LOMBARDI 2018


7 settembre - Il sipario è calato domenica dopo un week end dalle condizioni meteo incerte, variegate e capricciose.  La vittoria del Campionato, diciamolo subito, è andata all’Airone Vittorio d’Albertas, che peraltro neppure era presente. Era infatti volato via dal Tigullio e c’è chi dice di averlo  avvistato a Porto Cervo per compiti istituzionali legati alla sua attività lavorativa.   

Altro dato saliente da anticipare è quello che riguarda Filippo Jannello che con il suo Cicci riporta a casa il bel Trofeo intitolato al grande Maestro – o Zio – Renato Lombardi, un trofeo che viene attribuito tenendo conto di tutte le prove corse senza alcuno scarto. Filippo, e anche Alessandra che ama vederselo in salotto a Milano, l’aveva sempre vinto dalla sua istituzione. Nel 2017 però Vinz Penagini si era messo di mezzo e se ne era, meritatamente, impossessato. Ora torna a casa. 

Veniamo al week end conclusivo del Campionato. Per l’occasione erano arrivati da fuori anche Fabio Pardelli e Nello Ottonello, ed era rispuntato dopo qualche assenza Danilo Chiaruttini. L’obiettivo per alcuni era di disputare le quattro prove in programma come allenamento in vista dell’Italiano a Punta Ala. Per altri, con posizioni di media classifica, la speranza era di rosicchiare qualche punto e risalire un po’ in classifica generale. 
Niente da fare. Sabato il vento ha continuato a girare da tutte le parti e dopo esser uscito da Zoagli è calato del tutto costringendo i frustrati dinghisti a tornare a casa. Neppure la presenza di Lillia Cuneo e Tay De Negri, assenti giustificate sulla pilotina del Comitato di Regata nelle prove estive, sono riuscite ad intercedere con Eolo Domenica invece il vento è arrivato e poco dopo l’ora prevista è stato dato il via. 
Un via che ha suscitato qualche mugugno di chi arrivava da Rapallo che ha raggiunto la linea di partenza al pelo ( Fabio e Nello) o era ancora praticamente al traino del bell’ Utility di Carlo Pizzarello. Il vento era da stare bene alle cinghie e tra le prime posizioni c’è stato subito gran battaglia tra Marcello De Gasperi, in testa a lungo, Andrea Falciola, Aldo Samele, Filippo Jannello, Vinz Penagini e Federico Pilo Pais. 
A seguire Ottonello, Lodigiani, Carmagnani,  Pedone e un Castellaro, in grande spolvero. Arriva l’ultima poppa e in prossimità della boa il colpo di scena, col vento che gira di 180 gradi e si imbizzarrisce, mentre si materializza una burrasca col suo seguito di autorevoli nuvoloni e pioggia. Condizioni che in controtendenza rispetto agli umani standard, inducono il giudice della 42 Marco Cimarosti, quello che commina le penalità trasformando i concorrenti indisciplinati in dervisci rotanti, a denudarsi parzialmente e ad affrontare  impavido così le intemperie.   
Ci si mette di bolina, si fa lo stocchetto, si taglia una linea di arrivo sui generis con  la barca giuria che danza col vento e la invade. Nel trambusto generale, Aldo Samele, il più pronto e veloce a reagire, si porta in testa e taglia per primo l’arrivo. Dal suo Canarino qualche  “pacata” protesta mentre galoppa sulle onde cercando la linea.  
Colpa  dei segnali del “tutti a casa-si finisce qui “ issati sulla barca giuria,  che lui interpreta come annullamento della regata in corso,  e quindi  del suo primo…. Dietro di lui Falciola, Jannello, De Gasperi e Penagini che si lanciano seguiti via via dagli altri in una splendida cavalcata sotto  la pioggia verso il porto di Santa dove al riparo al  Circolo sono accolti da una gustosa pasta al “pesto curto” alla Portofino, quello dove al pesto si aggiunge un po’ di sugo di pomodoro.
Prima di chiudere ancora due flash. Il primo sulla  livrea hawaiana  esibita a torso nudo  domenica in spiaggetta dal mitico Elio Dondero,  che solo per la nota timidezza non ha voluto valorizzarla esibendosi, come in altre occasioni,  in danze sfrenate. Il secondo sugli intrepidi irriducibili laseristi in gara Franco Fondi e Ugo Friedmann che, con autentica cortesia, si discostavano quando pensavano che avrebbero potuto dare intralcio ai dinghy che battagliavano. Speriamo che al prossimo Campionato del Tigullio si possa contare su un numero maggiore di Laser in acqua.

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