7 settembre - Il sipario è calato
domenica dopo un week end dalle condizioni meteo incerte, variegate e
capricciose. La vittoria del Campionato, diciamolo subito, è andata
all’Airone Vittorio d’Albertas, che peraltro neppure era presente. Era
infatti volato via dal Tigullio e c’è chi dice di averlo avvistato a
Porto Cervo per compiti istituzionali legati alla sua attività
lavorativa.
Altro
dato saliente da anticipare è quello che riguarda Filippo Jannello che
con il suo Cicci riporta a casa il bel Trofeo intitolato al grande
Maestro – o Zio – Renato Lombardi, un trofeo che viene attribuito
tenendo conto di tutte le prove corse senza alcuno scarto. Filippo, e
anche Alessandra che ama vederselo in salotto a Milano, l’aveva sempre
vinto dalla sua istituzione. Nel 2017 però Vinz Penagini si era messo di
mezzo e se ne era, meritatamente, impossessato. Ora torna a casa.
Veniamo
al week end conclusivo del Campionato. Per l’occasione erano arrivati
da fuori anche Fabio Pardelli e Nello Ottonello, ed era rispuntato dopo
qualche assenza Danilo Chiaruttini. L’obiettivo per alcuni era di
disputare le quattro prove in programma come allenamento in vista
dell’Italiano a Punta Ala. Per altri, con posizioni di media classifica,
la speranza era di rosicchiare qualche punto e risalire un po’ in
classifica generale.
Niente da fare. Sabato il vento ha continuato a
girare da tutte le parti e dopo esser uscito da Zoagli è calato del
tutto costringendo i frustrati dinghisti a tornare a casa. Neppure la
presenza di Lillia Cuneo e Tay De Negri, assenti giustificate sulla
pilotina del Comitato di Regata nelle prove estive, sono riuscite ad
intercedere con Eolo Domenica invece il vento è arrivato e poco dopo
l’ora prevista è stato dato il via.
Un via che ha suscitato qualche
mugugno di chi arrivava da Rapallo che ha raggiunto la linea di partenza
al pelo ( Fabio e Nello) o era ancora praticamente al traino del bell’
Utility di Carlo Pizzarello. Il vento era da stare bene alle cinghie e
tra le prime posizioni c’è stato subito gran battaglia tra Marcello De
Gasperi, in testa a lungo, Andrea Falciola, Aldo Samele, Filippo
Jannello, Vinz Penagini e Federico Pilo Pais.
A seguire Ottonello,
Lodigiani, Carmagnani, Pedone e un Castellaro, in grande spolvero.
Arriva l’ultima poppa e in prossimità della boa il colpo di scena, col
vento che gira di 180 gradi e si imbizzarrisce, mentre si materializza
una burrasca col suo seguito di autorevoli nuvoloni e pioggia.
Condizioni che in controtendenza rispetto agli umani standard, inducono
il giudice della 42 Marco Cimarosti, quello che commina le penalità
trasformando i concorrenti indisciplinati in dervisci rotanti, a
denudarsi parzialmente e ad affrontare impavido così le intemperie.
Ci si mette di bolina, si fa lo stocchetto, si taglia una linea di
arrivo sui generis con la barca giuria che danza col vento e la invade.
Nel trambusto generale, Aldo Samele, il più pronto e veloce a reagire,
si porta in testa e taglia per primo l’arrivo. Dal suo Canarino qualche
“pacata” protesta mentre galoppa sulle onde cercando la linea.
Colpa dei segnali del “tutti a casa-si finisce qui “ issati sulla
barca giuria, che lui interpreta come annullamento della regata in
corso, e quindi del suo primo…. Dietro di lui Falciola, Jannello, De
Gasperi e Penagini che si lanciano seguiti via via dagli altri in una
splendida cavalcata sotto la pioggia verso il porto di Santa dove al
riparo al Circolo sono accolti da una gustosa pasta al “pesto
curto” alla Portofino, quello dove al pesto si aggiunge un po’ di sugo
di pomodoro.
Prima
di chiudere ancora due flash. Il primo sulla livrea hawaiana esibita a
torso nudo domenica in spiaggetta dal mitico Elio Dondero, che solo
per la nota timidezza non ha voluto valorizzarla esibendosi, come in
altre occasioni, in danze sfrenate. Il secondo sugli intrepidi
irriducibili laseristi in gara Franco Fondi e Ugo Friedmann che, con
autentica cortesia, si discostavano quando pensavano che avrebbero
potuto dare intralcio ai dinghy che battagliavano. Speriamo che al
prossimo Campionato del Tigullio si possa contare su un numero maggiore
di Laser in acqua.
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