Milano,
3 ottobre 2017 - Si sono aperti questa mattina al Teatro Franco Parenti
i lavori di One Ocean Forum, evento internazionale ideato dallo Yacht
Club Costa Smeralda e voluto dalla Principessa Zahra Aga Khan. Si tratta
del primo forum in Italia dedicato ai progetti innovativi di
salvaguardia dell'ambiente marino e alla promozione di azioni pratiche
volte alla sua tutela.
Il Forum
si avvale della partnership con la Commissione Oceanografica
Intergovernativa dell'UNESCO, SDA Bocconi Sustainability LAB e di
numerosi patrocini di prestigio: The British Virgin Islands -BVI,
Ministero dell'Ambiente, Comune di Milano, Regione Autonoma della
Sardegna, CONI, SYBAss, Nautica Italiana, UCINA, Confindustria Nautica,
Salone Nautico di Genova e Centro Velico di Caprera.
I temi del
Forum, trattati con taglio edutainement, focalizzano l'attenzione di
pubblico, istituzioni e policy maker sullo stato degli oceani e sulle
conseguenze che fenomeni come inquinamento e riscaldamento globale hanno
sugli ecosistemi marini e, in ultimo, sulla salute dell'uomo.
Nel
2050, infatti, si stima che il rapporto plastica-pesci sarà di 1:1
(Report ELLEN MACARTHUR FOUNDATION, 2016). Ad oggi 3 miliardi di persone
dipendono dalla biodiversità marina e costiera per la loro sussistenza
(Sustainable Development Goals, UNITED NATIONS).
In particolare, sono quattro sono le pressing issues su cui i massimi esperti si stanno confrontando:
- Marine
Litter & Pollution, vale a dire gli enormi quantitativi di rifiuti
presenti in tutti i mari del pianeta. Ogni anno, infatti, finiscono in
mare 8 milioni di tonnellate di plastica che, oltre ad arrecare danni
significativi alla vita marina, si inseriscono nella catena alimentare
sotto forma di microplastiche, frammenti dai 2 ai 5 millimetri ingeriti
dai pesci.
- Climate
and Global Changes, responsabili dell'acidificazione delle acque e dei
conseguenti effetti sul benessere e sulla conservazione degli habitat
oceanici.
- Le Blue
Technologies come opportunità di sviluppo dell'economia marittima,
utilizzando l'innovazione e la ricerca come base per nuove politiche
produttive e commerciali.
- l'Ocean
Literacy, ovvero la diffusione di una cultura che permetta la
comprensione dell'influenza che l'oceano ha sulla nostra vita e
l'influenza che le nostre scelte e le nostre azioni hanno sull'oceano.
Ad aprire
la due giorni l'intervento del Presidente dello YCCS, Sua Altezza l'Aga
Khan, sostenitore del progetto promosso dalla figlia, la Principessa
Zahra: "È nostro dovere impegnarci per ridurre l'elevato livello di
inquinamento ambientale, cercando di ristabilire così l'equilibrio fra
uomo e natura. [...] Alla fine di questi due giorni verrà presentata la
Charta Smeralda, un codice etico e comportamentale. Il mio auspicio è
che questo documento possa essere condiviso da quante più
persone/istituzioni/ associazioni possibili".
La
Principessa Zahra Aga Khan ha commentato: "Gli studiosi ci dicono che
abbiamo raggiunto il punto di non ritorno, ma anche che ognuno di noi
nella sua quotidianità può fare la differenza con comportamenti, gesti,
azioni responsabili, sostenibili. Dobbiamo impegnarci affinché i nostri
figli ereditino un oceano, un mare che possa essere in qualche modo
simile a quello che abbiamo conosciuto noi da bambini".
Un
videomessaggio di Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO, ha posto le
basi del confronto: "La nostra vita dipende dagli oceani. Il 2017 sarà
ricordato come una pietra miliare delle azioni per la tutela del mare.
One Ocean Forum è un evento atto ad agevolare la creazione di nuove
sinergie tra istituzioni pubbliche, ricercatori, ONG e investitori
privati". A seguire, l'intervento del Segretario Esecutivo della
Commissione Oceanografica Intergovernativa di UNESCO, Vladimir Ryabinin,
che ha delineato le linee strategiche delle Nazioni Unite in tema di
sviluppo sostenibile.
Durante la
mattinata si sono alternati sul palco François Bailet, Senior Legal
Officer della Divisione Affari Marini e Diritto del Mare presso le
Nazioni Unite e Anne de Carbuccia, artista franco-americana che,
attraverso l'evocatività dei suoi scatti fotografici, documenta lo stato
del nostro pianeta.
La
sessione pomeridiana vede la condivisione di alcune Best Practice,
storie di successo di aziende che hanno fatto dell'Economia Blu un
modello di business virtuoso, raccontate da Nino Tronchetti Provera di
Ambienta, Giulio Bonazzi di Aquafil, Alfonso Saibene Canepa di Canepa,
Daniela Ducato di Geolana e Erin Smith di Ocean Sole.
I
lavori proseguono con gli interventi di: Sam Dupont, Ricercatore in Eco
fisiologia marina presso l'Università di Gothenburg, che racconta il
fenomeno dell'acidificazione dell'oceano e le relative conseguenze sugli
ecosistemi marini, Davide Carrera, detentore del record mondiale di
immersione libera, e il velista americano di fama internazionale Paul
Cayard: interventi e narrazioni che testimoniano la magia e la bellezza
del mare attraverso il racconto di un legame profondo e indissolubile.
Oggetto dei lavori
pomeridiani, inoltre, sono i LAB: 7 tavoli tematici che prevedono un
confronto tra i rappresentanti delle imprese promotrici, studenti
universitari, esperti, studiosi internazionali e giornalisti, ONG, con
l'obiettivo di stabilire, a partire da nuclei tematici differenti, una
"roadmap" comune da seguire nella preservazione dell'ambiente marino.
Appuntamento a domani
con la partecipazione di Maria Cristina Fossi, Docente di Ecologia e
Ecotossicologia presso l'Università di Siena e Direttore Scientifico
della Laboratorio di Biomarker del Dipartimento di Scienze Fisiche e
della Terra e l'esploratore giornalista Paul Rose.
A chiudere l'evento
domani, mercoledì 4 ottobre, la firma della Charta Smeralda, un codice
etico comportamentale destinato alle strutture che promuovono e
supportano attività legate al mare, come porti turistici e yacht club,
oltre che a istituzioni e organizzazioni di varia natura, pubbliche e
private, nazionali, internazionali e sovranazionali, che ne condividono
la portata e i contenuti.
Con l'obiettivo di
tenere alta l'attenzione collettiva sui temi della salvaguardia del mare
e sulla necessità di educare a una corretta cultura ambientale, One
Ocean Forum si propone di essere un programma che prosegua nel tempo,
stimolando un cambiamento vero e concreto e uno spazio di confronto,
sempre nella convinzione alla base del forum stesso che "Partnership is
the new leadership".
Il Forum è stato ideato
da YCCS in collaborazione con FeelRouge Worldwide Shows, partner
strategico incaricato dell'organizzazione generale e contenuti e con il
supporto di Rolex e Audi, partners storici di YCCS, Aquafil, Luxury
Living Group, Dilbar, Intercos, Fondazione Carriero, Perini Navi,
Pantecnica, Fondazione Riccardo Catella, Sipa, Dompé, Biofarma e
Immobilsarda.
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