venerdì 2 dicembre 2016

RORC Transatlantic Race: Soldini su Maserati Multi70 a 1000 miglia da Grenada


Ormai a 22° Nord di latitudine, Maserati Multi70 continua la sua corsa verso W/SW e il traguardo di Grenada, dopo aver navigato le ultime 12 ore all’impressionante media di 30 nodi con picchi a 40, sfruttando il foil a L e il timone a T della parte sinistra. Ancora 1071 miglia da fare per il trimarano italiano il cui arrivo è previsto entro questo fine settimana.
 
La navigazione è tutta a scendere e a guadagnare miglia utili sulla rotta per Grenada con venti da E/NE tra i 15 e i 20 nodi: sia Maserati Multi70 sia il trimarano statunitense - che conduce la regata a 820 miglia dall’arrivo - seguono infatti la circolazione dell’Aliseo in senso orario attorno all’alta pressione del centro Atlantico, viaggiando entrambi a una velocità compresa tra i 17 e i 20 nodi, con un distacco di 250 miglia fra loro (rilevamento delle ore 12.00 GMT).

Giovanni Soldini nel collegamento di oggi analizza l’andamento della corsa: «A bordo il morale è alto, anche se ormai la situazione è ben definita e non ci sono possibilità di cambiarla. Phaedo3 ha accumulato un vantaggio enorme, destinato a crescere nelle prossime ore. È una questione di angoli di vento: più si va verso Ovest, più il vento ha una componente da Est e quindi è più favorevole per fare rotta su Grenada. La posizione di Phaedo3 è quindi vantaggiosa: a lui basta andare dritto sul waypoint finale, mentre chi è dietro, come lo siamo noi, deve fare strambate per guadagnare verso Ovest.

Abbiamo provato a volare in poppa con 14/15 nodi di vento: i risultati sono incoraggianti. Siamo convinti che le performance siano superiori anche con queste condizioni. Continuiamo a registrare e analizzare dati per fissare dei punti fermi visto che le variabili e le regolazioni sono tantissime. Cerchiamo di costruire e di fissare l'esperienza: è come fare un gigantesco manuale di istruzioni. 

Per il resto a bordo tutto bene, a parte il rammarico per aver fatto una scelta sbagliata all'inizio della regata che ha compromesso la possibilità di misurarci da vicino con Phaedo3».

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