Dopo due regate disputate (la prima prova in mare di venerdì 14
ottobre è stata annullata a causa del maltempo), lo scorso 16 ottobre si è
conclusa a Viareggio la XII edizione del
Raduno Vele Storiche Viareggio, alla quale hanno partecipato circa 50 imbarcazioni a vela d’epoca e
classiche e oltre 400 membri di
equipaggio. La manifestazione annuale, organizzata dall’Associazione Vele
Storiche Viareggio presieduta dal fiorentino Gianni Fernandes in collaborazione
con il Club Nautico Versilia, si è confermata come il più importante
appuntamento di fine stagione dedicato alle Signore del Mare.
Tummler, uno sloop bermudiano lungo 12,50 metri costruito
dai famosi cantieri tedeschi Abeking & Rasmussen nel 1924, è stata la
barca-rivelazione di quest’anno. Tummler,
appartenente all’architetto tedesco Siegfried Rittler, si è infatti aggiudicata
la vittoria nella classifica generale, quella di categoria nella classe EC1 e
la vittoria in tempo compensato tra le barche d’epoca che correvano in tempo
compensato con il certificato di stazza CIM (Comitato Internazionale del
Mediterraneo).
La barca, un modello di 75 mq. Nationaler Kreuzer, è costruita
in fasciame di mogano su ossatura di quercia e acciaio. Ritrovata a Kiel negli
anni Novanta, è stata restaurata e successivamente trasferita in Mediterraneo
per partecipare alle regate di vele d’epoca. Tummler ha vinto un Prosciutto Toscano DOP del peso di 10
chilogrammi e un soggiorno a Viareggio presso l’Hotel Plaza e de Russie.
Nelle classifiche in tempo compensato, realizzate grazie alla
collaborazione con l’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), Tummler ha preceduto Gometra (1925) e Vistona (1937). Tra le ‘Classiche’, sempre in tempo compensato,
affermazione dello sloop bermudiano Namib,
il Sangermani del 1966 del parmense Pietro Bianchi, seguito da Ojalà II (1973) e Madifra II, One Tonner progettato da Dick Carter e varato nel 1974.
A Viareggio la flotta è stata suddivisa in sei raggruppamenti composto
ognuno da imbarcazioni che si sono sfidate in tempo reale, cui si è aggiunto il
raggruppamento delle barche IOR (Classe CR1) vinto da Ojalà II, che ha preceduto Twilight
(1980) e Madifra II. Questi i
risultati per i raggruppamenti predisposti, come nella tradizione VSV, per i
confronti in tempo reale:
Classe Z – 1°
Valentina - 2° Chocolat
Classe EC0 – 1° Capricia
- 2° Chaplin - 3° Stella Polare
Classe EC1 - 1° Tummler
– 2° Gometra – 3° Bufeo Blanco
Classe EC2 - 1° Namib
– 2° Ardi – 3° Vistona
Classe EC3 - 1° Tesse
– 2° Tabu – 3° Coppelia
Classe EC4 - 1° Suahily
– 2° Kallenfjonken – 3° Predator
Nel
raggruppamento barche costruite dal cantiere Sangermani di Lavagna, composto da 8 imbarcazioni che correvano per
il Trofeo Challenge, ha vinto Valentina,
un 6 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1975, seguito da Namib del 1966 e da Stella Polare, lo storico 21 metri
costruito nel 1965 per l’addestramento dei cadetti della Marina Militare. Un
secondo Trofeo Challenge intitolato all’indimenticato Ammiraglio Florindo Cerri, scomparso in occasione
della scorsa edizione della manifestazione e assegnato all’imbarcazione che per
prima ha girato la prima boa in regata, è stato assegnato allo sloop Twilight, nato dalla penna di Scott
Kaufmann e varato nel 1980 presso il cantiere De Cesari di Cervia.
Il Trofeo Vele Storiche
Viareggio quest’anno è stato assegnato all’imbarcazione Orion, goletta aurica lunga 50 metri
costruita in legno e metallo nel 1910 presso il cantiere inglese Camper &
Nicholson. La barca, ospitata per l’occasione presso la banchina di Perini
Navi, ha ricevuto in dono un prezioso vassoio in legno di olivo realizzato dal
maestro d’ascia ligure Gitto Rosaguta,
lo stesso che nel 1946 costruì l’imbarcazione Ilda presente al raduno.
Il premio Maria Grazia Cioni,
attribuito all’equipaggio che meglio di altri abbia dimostrato attaccamento
alla barca come fosse parte della propria famiglia, è andato all’imbarcazione Vistona, cutter aurico del 1937
appartenente da oltre 40 anni ai fratelli Gianbattista e Ottavia Borea d’Olmo,
figli di Gian Marco fondatore in passato del Centro Velico d’Altura e de ‘I
Venturieri’. A Viareggio è stato anche presentato il libro ufficiale sulla
storia di Vistona.
Il trofeo Il Bisonte per
la barca più elegante è stato assegnato allo sloop bermudiano Gometra. Lunga 13,20 metri, è stata
varata nel 1925 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su piani dello yacht
designer Alfred Mylne. La storia del suo restauro, completato quest’anno a cura
del maestro d’ascia ligure Giovanni Ambrosetti, è stata raccontata in occasione
di una conferenza tenutasi durante il raduno.
Alcuni premi speciali sono stati assegnati alle imbarcazioni che
quest’anno hanno festeggiato importanti anniversari: l’8 Metri S.I. (Stazza
Internazionale) Margaret del 1926 ha
compiuto 90 anni dal varo, mentre il ketch di 14 metri Estella e il cutter bermudiano Ilda,
scesi in mare nel 1946, hanno compiuto entrambe 70 anni.
Il premio “Il Sestante” di Azimut Investimenti, una bussola da
rilevamento come quelle usate un tempo dagli allievi della Royal Navy, è andato
al cutter bermudiano Bufeo Blanco
del 1963, quale riconoscimento per le numerose miglia di mare percorse negli
ultimi anni, mentre la presidentessa del Rotary Club Viareggio ha consegnato un
premio in ricordo di Francesco Sodini, socio recentemente scomparso,
all’imbarcazione svedese Kallefjonken
del 1970, con equipaggio composto di sole donne.
Particolarmente apprezzate le esposizioni allestite nei giorni del
raduno presso le sale del Club Nautico Versilia, che ha ospitato le mostre
dell’acquerellista genovese Emanuela
Tenti, del pittore di Marina Sandro
Feruglio, della pittrice di soggetti nautici Silvia Serafini, del fotografo di barche Marco Trainotti e del fotografo Giovanni Nardini, autore del libro “Gli ultimi Calafati di
Viareggio”. Il ligure Andrea Maggiori,
conosciuto come “L’uomo dei nodi”, anche membro dell’International Guild of
Knot Tyers (IGKT), ha esposto le sue creazioni e tenuto dimostrazioni dal vivo
legate a questo affascinante settore della marineria.
Tra le altre iniziative la visita guidata ai restauri del Cantiere
Del Carlo con merenda offerta dal Rotary Viareggio, la presentazione del
restauro della deriva d’epoca ‘Tempoperso’,
del libro “Gli Yachts che hanno fatto lo
Yachting” di Davide Besana, la possibilità di visitare gratuitamente le
imbarcazioni all’ormeggio, di seguire le regate a bordo del motorsailer Artiglio dell’omonimo e storico Club
Subacqueo viareggino oppure a bordo della goletta Pandora e la grande cena equipaggi, sempre presso il cantiere Del
Carlo, dove sabato sera è stato servito un tonno del peso di 70 chilogrammi. Nei giorni della
manifestazione Muzio Scacciati, ‘maestro di casa’ del Club Nautico Versilia, ha
anche allestito un open-bar gratuito per tutti i partecipanti … e distribuito
oltre 1000 lattine di birra Peroni.
Tra i numerosi riconoscimenti assegnati quello al Cantiere Del Carlo, alla Capitaneria di
Porto di Viareggio e al Club Nautico Versilia presieduto da Roberto Brunetti.
Anche quest’anno il Raduno Vele Storiche Viareggio ha rimarcato la
propria caratteristica di evento organizzato interamente grazie all’impegno e
all’esperienza degli iscritti al sodalizio, dal socio-chef addetto al catering
per la cena equipaggi presso il Cantiere Del Carlo al comandante di yacht che
si è occupato degli ormeggi all’ingegnere che ha stilato le classifiche.
Infine un ringraziamento particolare anche alla barca-comitato impiegata nel corso di questa XII edizione delle Vele Storiche Viareggio, il ketch bermudiano Magim costruito a Taiwan nel 1979 su progetto del famoso progettista canadese William Gardner.
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