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il
raduno annuale delle Vele Storiche Viareggio, giunto nel 2016 alla
dodicesima edizione. Dal 13 al 16 ottobre la città toscana ospiterà
il classico raduno-regata di vele d’epoca e classiche. Tante le
iniziative per quella che si preannuncia come l’ultima grande
opportunità per ritrovarsi prima della pausa invernale.
TRA LE
BARCHE ISCRITTE ANCHE GOMETRA, “THE GOLD SHIP”
Sono già una decina le imbarcazioni d’epoca e classiche che si sono iscritte alla XII edizione del raduno Vele Storiche Viareggio, in programma dal 13 al 16 ottobre. Tra queste l’8 Metri Stazza Internazionale Margaret (1926), il ketch Estella (1946) e Ilda (1946), che festeggeranno rispettivamente 90 e 70 anni. A queste si aggiungono Ojalà II, il veloce One Tonner del 1973 e il cutter bermudiano Oenone del 1935. Nell’anno in cui è stato completato il suo restauro sarà presente anche lo sloop bermudiano Gometra. La barca, lunga 13,20 metri, è stata varata nel 1925 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su piani dello yacht designer Alfred Mylne. Dopo avere navigato tra la Scozia e la Cornovaglia, nel 1939 venne scelta dalla Norvegia, poi invasa dai nazisti, per trasferire al sicuro in Canada le riserve d’oro della Corona Norvegese. Da qui il soprannome di “The Gold Ship” che l’ha accompagnata fino ai nostri giorni. Arrivata nel 2006 via cargo in Europa è stata acquistata dall’avvocato milanese Matteo Rossi, presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), che l’ha fatta restaurare in Liguria dal maestro d’ascia Giovanni Ambrosetti. Altre importanti imbarcazioni, che hanno contribuito a scrivere pagine importanti di storia dello yachting, stanno formalizzando l’iscrizione per assicurarsi un posto in banchina. La manifestazione è organizzata in collaborazione con il Club Nautico Versilia e AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Main sponsor dell’evento la storica azienda fiorentina di pellame Il Bisonte, da tanti anni appassionata sostenitrice del raduno viareggino.
Sono già una decina le imbarcazioni d’epoca e classiche che si sono iscritte alla XII edizione del raduno Vele Storiche Viareggio, in programma dal 13 al 16 ottobre. Tra queste l’8 Metri Stazza Internazionale Margaret (1926), il ketch Estella (1946) e Ilda (1946), che festeggeranno rispettivamente 90 e 70 anni. A queste si aggiungono Ojalà II, il veloce One Tonner del 1973 e il cutter bermudiano Oenone del 1935. Nell’anno in cui è stato completato il suo restauro sarà presente anche lo sloop bermudiano Gometra. La barca, lunga 13,20 metri, è stata varata nel 1925 presso il cantiere scozzese Bute Slip Dock su piani dello yacht designer Alfred Mylne. Dopo avere navigato tra la Scozia e la Cornovaglia, nel 1939 venne scelta dalla Norvegia, poi invasa dai nazisti, per trasferire al sicuro in Canada le riserve d’oro della Corona Norvegese. Da qui il soprannome di “The Gold Ship” che l’ha accompagnata fino ai nostri giorni. Arrivata nel 2006 via cargo in Europa è stata acquistata dall’avvocato milanese Matteo Rossi, presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), che l’ha fatta restaurare in Liguria dal maestro d’ascia Giovanni Ambrosetti. Altre importanti imbarcazioni, che hanno contribuito a scrivere pagine importanti di storia dello yachting, stanno formalizzando l’iscrizione per assicurarsi un posto in banchina. La manifestazione è organizzata in collaborazione con il Club Nautico Versilia e AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Main sponsor dell’evento la storica azienda fiorentina di pellame Il Bisonte, da tanti anni appassionata sostenitrice del raduno viareggino.
LA CENA EQUIPAGGI IN RICORDO DI
FRANCESCO DEL CARLO
Per la prima
volta al raduno Vele Storiche Viareggio mancherà la figura storica e carismatica di Francesco Del Carlo, il titolare dell’omonimo
cantiere navale in Darsena Italia da lui fondato ufficialmente nel 1963 e specializzato nel recupero delle imbarcazioni d’epoca e
classiche. ‘Cecco’, come veniva chiamato dagli amici, è scomparso il 10 dicembre 2015. Innumerevoli i refitting compiuti da
questa famiglia di restauratori navali, tra cui quello di Edvir,
Red, Star 22, Ilda, Danae, Patience, Anni Venti, Alzavola, Dovesesto,
Tirrenia
II, Magda XIII, The Blue Peter, Estella, Clever, Mopi, Oenone, Sans
Souci, Agostina, Lill-Yrsa, Capitan Lipari, Dragoncello, Eilean, Radha,
Rosalù, Stella Tre … solo per citarne alcuni. Oggi i figli di Francesco,
Guido e Marco Del Carlo, proseguiranno la
tradizione della grande cena di sabato sera ospitando ancora una volta presso il loro cantiere gli oltre 200 membri di equipaggio presenti alla
manifestazione.
I TROFEI CHALLENGE SANGERMANI E FLORINDO CERRIPer il secondo anno consecutivo il Raduno Vele Storiche Viareggio rimetterà in palio il Trofeo Challenge
Sangermani, riservato a tutti gli scafi varati dall’omonimo cantiere che parteciperanno alla manifestazione. Lo scorso anno il prestigioso
titolo è stato vinto da Valentina, il veloce 6 Metri Stazza Internazionale del 1975 della famiglia milanese Pavese, presente
anche quest’anno. Per la prima volta, tra i Sangermani iscritti, ci sarà anche lo sloop Onfale del 1962. Il vincitore, come
avvenuto lo scorso anno, riceverà il trofeo direttamente dalle mani di Cesare Sangermani, titolare del cantiere di Lavagna. Un secondo
Trofeo Challenge sarà intitolato all’indimenticato Ammiraglio Florindo Cerri, scomparso in occasione della scorsa edizione
della manifestazione. Questo trofeo verrà assegnato all’imbarcazione che per prima avrà girato la prima boa in regata.
TRE REGATE, IL POMERIGGIO IN CANTIERE E L’UOMO DEI
NODI
Tre le
regate, una al giorno, che si disputeranno tra venerdì e domenica nel tratto di mare di fronte alle spiaggie della Versilia.
A
seconda delle condizioni meteorologiche potranno essere predisposti
percorsi costieri o a triangolo. Venerdì pomeriggio 14 ottobre, dopo la
prima regata, gli equipaggi compiranno una visita guidata presso il Cantiere Del Carlo, dove sarà possibile visitare i restauri in corso
di alcune imbarcazioni d’epoca. Presso il Club Nautico Versilia verranno allestite le mostre dell’acquerellista genovese Emanuela
Tenti, del pittore di Marina Sandro Feruglio, della pittrice di soggetti nautici Silvia Serafini, del fotografo
di barche Marco Trainotti e del fotografo Giovanni Nardini, autore del libro “Gli ultimi Calafati di Viareggio”. Sarà
presente anche il ligure Andrea Maggiori, conosciuto come “L’uomo dei nodi”.
Recentemente Maggiori è diventato
membro dell’International Guild of Knot Tyers (IGKT), massima
espressione mondiale per quanto concerne il settore dei nodi e delle
cime. Le sue
creazioni, realizzate interamente a mano dal 1976, evidenziano la
bravura che caratterizza questo artigiano dell’arte
marinaresca.
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