5 maggio 2015.
Sette regate tra le boe
nella baia di Douarnenez e una dozzina di tentativi per effettuare i
tempi più brevi di percorrenza del “Run” di 3 miglia: queste
le prove che l’equipaggio del Multi50 FenêtréA-Prysmian ha sostenuto
durante il Grand Prix Guyader per ottenere la doppia
vittoria. Si
sono concluse ieri;
lunedì 4 maggio, le prove dedicate ai Multi50 iscritti al Grand Prix
Guyader, l’evento nautico che ha luogo ogni anno a Douarnenez e che,
coinvolgendo Ultimes, Imoca, Multi50, Class 40, Kite e Moth a foils,
Dragon, Paddle, Kayak, Diam 24 e J80, appassiona da venerdì scorso gli
amanti della vela a 360°.
Gli
appuntamenti che
hanno coinvolto i Multi50, davano vita a due classifiche: una relativa
ai tempi di navigazione delle 3 miglia in linea retta da percorrere
nella baia
di Douarnenez in direzione del vento più favorevole, tentativi da
effettuare con partenze libere da effettuare nel weekend; una relativa
al
vero e proprio Grand Prix, determinato da un punteggio assegnato nel
corso di 7 regate che sono state disputate nei 4 giorni da venerdì a
lunedì.
Un duello serrato, quello
che si è tenuto nel weekend tra il trimarano FenêtréA-Prysmian e il team di Arkema, che ha visto lunedì la netta vittoria
del Grand Prix da parte dell’equipaggio di Erwan Le Roux e Giancarlo Pedote.
Venerdì
1 maggio
il multiscafo condotto da Le Roux e Pedote ha vinto il primo percorso
costiero di 27 miglia, che ha compiuto in 3 ore, 51 minuti e 07 secondi
sotto un
cielo grigio e con venti che soffiavano a 10-15 nodi.
Prima regata,
prima vittoria.
Si trattava della prima
regata in Multi50 per Giancarlo Pedote, che ha così commentato:
«Indubbiamente
le
sensazioni su un multiscafo sono magiche: è una barca che va
velocissima, dove c’è una gestione dello stress molto importante e da
acquisire rapidamente, perché una raffica presa da un equipaggio non
preparato può determinare il capovolgimento
dell’imbarcazione. Per questo si deve stabilire un forte feeling tra
l’equipaggio e la barca».
Un
feeling che si
è subito stabilito in questa prima prova, come ha sottolineato Erwan Le
Roux dicendo: «Le cose sono andate bene, ognuno ha trovato
rapidamente il suo posto a bordo del trimarano».
Giancarlo,
alle
regolazioni, appena sceso dal Multi50 ha dichiarato: «Prima regata prima
vittoria. Tante cose da imparare, un cammino che mi affascina e che
sono contento di percorrere quest’anno insieme a Erwan».
Una partita da
giocare
Sabato
2 maggio il team
franco-italiano ha affrontato tre percorsi costieri di circa nove miglia
ciascuno. FenêtréA-Prysmian ha vinto il primo match, arrivando
secondo dietro Arkema negli altri due, un risultato spiegato senza
nascondersi da Erwan Le Roux: «Abbiamo fatto una serie di piccoli errori
che
ci sono costati cari e dal momento che i percorsi sono corti, ogni
sbaglio si paga molto. Ma va bene così, c'è una partita in gioco da
giocare, e questo dimostra che nulla è mai scontato».
La
partita è
continuata domenica 3 maggio con un percorso di 24 miglia da percorrere
sempre nella baia di Douarnenez, sotto la pioggia e spinti da un vento
di
18-20 nodi. Questo 5° percorso è stato vinto da FenêtréA-Prysmian con un
distacco di 50 secondi sui diretti rivali, e ha
determinato un’egualità di punti tra il team franco-italiano e quello di
Arkema.
Una doppietta per iniziare
l’anno
Il
primo posto al Grand
Prix Guyader è stato assegnato lunedì 4 maggio grazie a 2 percorsi
disputati nella giornata, entrambi vinti dal Multi50 franco-italiano:
il primo, di 29 miglia, terminato in 2 ore e 42 minuti; il secondo, di
circa 10 miglia, concluso in 1 ora, 10 minuti e 28 secondi.
Una vittoria doppia, dal
momento che l’equipaggio di Erwan Le Roux e Giancarlo Pedote si era aggiudicato domenica anche la prova dei “Run”, facendo
registrare sul percorso di 3 miglia stabilito dall’organizzazione, il più breve tempo di percorrenza tra i Multi50.
«Abbiamo
percorso
una dozzina di Run», racconta Erwan Le Roux, «ed è nell'ultimo che
abbiamo registrato la migliore performance con venti di 25 nodi.
Siamo riusciti a battere Arkema per 1/10! Siamo contenti perché è stata
dura, con raffiche di vento (a 120°) che sono arrivate fino
a 30 nodi».
Una
doppia vittoria che
motiva ancora più Giancarlo Pedote a continuare con sempre maggior
impegno il suo cammino agonistico: «L’inizio di questo percorso
in multiscafo ha trovato subito una buona conferma dopo questi 4 giorni
di Grand Prix a Douarnenez. Questa barca richiede una condotta molto
rigorosa:
è necessario vedere le raffiche di vento in anticipo e modificare le
regolazioni o la rotta di conseguenza e in tempo. Le decine di straorze a
cui avevo diritto in Mini, qui non trovano spazio, non possono esserci,
perché un errore del genere, in Multi50, significa rovesciare
l’imbarcazione e terminare ogni regata. Timone in una mano, scotta del
gennaker nell’altra e soprattutto occhi aperti. Il mio cammino
nella vela ha bisogno di aria fresca, di mettere cose nuove nello zaino e
qui ho la grande opportunità di fare buone scorte».
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