La rottura dell'albero a bordo di Dongfeng Race Team è
stato un duro colpo, una disavventura giunta a sole 250 miglia da Capo
Horn nel mezzo dell'oceano meridionale, nella notte e in condizioni di
mare e di vento non facili. L'incidente ha anche privato l'equipaggio
della gioia, soprattutto per le giovani matricole cinesi, di passare il
mitico Horn, un momento storico per ogni velista oceanico, e ancor di
più per le giovani promesse della vela asiatica.
Charles Caudrelier
raggiunto a bordo ha detto: “E' un colpo durissimo. Con l'albero si è
infranto anche il nostro sogno di poter doppiare capo Horn. Per alcuni
di noi, e soprattutto per Wolf e Black (i due velisti cinesi) sarebbe
stata la prima volta e avevano lavorato tanto duramente per arrivare
all'obiettivo, avevano sofferto tanto. Dopo quattro tappe straordinarie è
un colpo molto duro.”
Tuttavia, come ha sottolineato lo skipper Charles
Caudrelier, il problema è avvenuto non distante dalle coste del sud
America e dunque con maggiori possibilità di trovare delle soluzioni.
Privata della parte superiore dell'albero la barca con bandiera cinese
ha perso molta capacità di manovra e, inoltre, per evitare ulteriori
danni Kevin Escoffier ha dovuto salire sull'albero per tagliare dei cavi
e una delle vele, il code 0 frazionato anche detto FRO. In una manovra
non semplice Escoffier ha anche tagliato la parte rotta dell'armo.
Il team franco/cinese ha informato il Race Control
centre di Alicante di aver sospeso la regata alle 01.30 UTC e ora deve
decidere se effettuare le riparazioni necessarie ad Ushuiaia, dove è
giunto poco dopo le tredici di oggi martedì, e riprendere la corsa. In
alternativa Caudrelier e i suoi potrebbero abbandonare la tappa e
trasportare la barca via terra a Itajaì, sede del prossimo stopover, per
la sostituzione completa dell'armo in tempo per prendere il via alla
prossima frazione verso Newport, la cui partenza è in programma per il
19 aprile.
Intanto le prime quattro barche, che ieri hanno
vissuto lo storico momento del passaggio di Capo Horn, proseguono nella
risalita lungo la costa del sud America. Come è noto, il passaggio non
assegna punti ma è considerato come il vero crocevia di tutto il giro
del mondo d è stato il giovane equipaggio di Team Alvimedica, con
l'italiano Alberto Bolzan, ad aggiudicarsi la soddisfazione di passare
in prima posizione.
All'ultimo rilevamento delle posizioni , la testa
della flotta, che si è ormai lasciata alle spalle anche l'arcipelago
delle Falkland è guidata da Abu Dhabi Ocean Racing che è anche il leader
della classifica generale, con un margine di 5 miglia su Team
Alvimedica. Gli spagnoli di MAPFRE e gli olandesi di Team Brunel si
trovano rispettivamente in terza e quarta piazza a 15 e 29 miglia. Tutti
e quattro i Volvo Ocean 65 fanno registrare velocità superiori ai 20
nodi.
Intanto l'equipaggio femminile di Team SCA ha ancora
parecchia strada da fare per raggiungere Capo Horn, che dovrebbe
doppiare nella prima mattinata di domani. Le veliste guidate da Sam
Davies negli ultimi giorni hanno dovuto far fronte a una serie di
problemi tecnici che ne hanno rallentato il cammino. Prima, la settimana
scorsa, la strapuggiata che ha provocato la rottura del code 0
frazionato, una vela importante ora inutilizzabile e non riparabile con i
mezzi di bordo. E ieri notte un black out dei sistemi elettronici che
le ha costrette a navigare al buio e alla cieca. Fortunatamente
quest'ultimo danno è stato riparato. Team SCA, al rilevamento delle
12.40 UTC accusava un ritardo sul leader di oltre 648 miglia e navigava a
circa 15 nodi.
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