sabato 4 aprile 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 17: La vita in lavatrice


Oggi è stato uno di quei giorni in cui anche le cose più semplici sono impegnative. Ad esempio spostarsi da una parte all’altra della barca, mettersi la giacca, mescolare il porridge senza che metà dello stesso finisca sul pavimento. La barca ha rollato tutto il tempo. Sbatteva forte sulle onde e se non ti tenevi stretto a qualcosa c’erano ottime possibilità di venire sollevato in aria e sbattuto sul soffitto o lanciato sulla paratia più vicina. Ero piuttosto orgogliosa di essere riuscita a cucinare sia il pranzo che la cena senza scottare né me stessa né alcun membro dell’equipaggio.


Aggiungete a questo la sensazione di essere inondati con acqua salata da una manichetta anti incendio e avrete un’idea abbastanza chiara di come si svolge la vita in coperta. Anche il solo essere a bordo è stancante. Niente è facile. Ma è divertente, se trovi l’energia per apprezzarlo – ed anche spettacolare. Stiamo pian piano notando segni del fatto che ci stiamo avvicinando alla civiltà. 

Siamo inseguite da una moltitudine di uccelli e proprio oggi abbiamo visto due o tre navi. Sembrava che facessero fatica anche loro con il mare agitato. Una nave portacontainer sembrava che venisse ogni volta lanciata in aria dalle onde. E credo che l’atterraggio sull’acqua fosse piuttosto duro. 

Ma in mare le condizioni cambiano rapidamente e in questo preciso istante abbiamo due nodi di vento. Abbiamo appena strambato e ciò rende la vita un pò più comoda dal punto di vista del mare (anche se non era questo il motivo della manovra). Le vele sventolano sgonfie e noi non possiamo far altro che aspettare. Siamo abbastanza fiduciose che una bassa pressione si stia dirigendo verso di noi prima di entrare nella zona di transizione del Sud America.

È stata una giornata ricca di eventi. Abbiamo avuto 46 nodi di vento nel corso dell’ultimo turno ed ora ne abbiamo due. – Dee Caffari - www.teamsca.com

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