Oggi è stato uno di quei giorni in cui anche le cose più semplici sono
impegnative. Ad esempio spostarsi da una parte all’altra della barca, mettersi
la giacca, mescolare il porridge senza che metà dello stesso finisca sul
pavimento. La barca ha rollato tutto il tempo. Sbatteva forte sulle onde e se
non ti tenevi stretto a qualcosa c’erano ottime possibilità di venire sollevato
in aria e sbattuto sul soffitto o lanciato sulla paratia più vicina. Ero
piuttosto orgogliosa di essere riuscita a cucinare sia il pranzo che la cena
senza scottare né me stessa né alcun membro dell’equipaggio.
Aggiungete a questo la sensazione di essere inondati con acqua salata da una
manichetta anti incendio e avrete un’idea abbastanza chiara di come si svolge la
vita in coperta. Anche il solo essere a bordo è stancante. Niente è facile. Ma è
divertente, se trovi l’energia per apprezzarlo – ed anche spettacolare. Stiamo
pian piano notando segni del fatto che ci stiamo avvicinando alla civiltà.
Siamo
inseguite da una moltitudine di uccelli e proprio oggi abbiamo visto due o tre
navi. Sembrava che facessero fatica anche loro con il mare agitato. Una nave
portacontainer sembrava che venisse ogni volta lanciata in aria dalle onde. E
credo che l’atterraggio sull’acqua fosse piuttosto duro.
Ma in mare le condizioni cambiano rapidamente e in questo preciso istante
abbiamo due nodi di vento. Abbiamo appena strambato e ciò rende la vita un pò
più comoda dal punto di vista del mare (anche se non era questo il motivo della
manovra). Le vele sventolano sgonfie e noi non possiamo far altro che aspettare.
Siamo abbastanza fiduciose che una bassa pressione si stia dirigendo verso di
noi prima di entrare nella zona di transizione del Sud America.
È stata una giornata ricca di eventi. Abbiamo avuto 46 nodi di vento nel
corso dell’ultimo turno ed ora ne abbiamo due. – Dee Caffari - www.teamsca.com
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