martedì 20 gennaio 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 16: Suona come…


Penso che sia il momento di rassegnarsi ed accettare il fatto che da qui in avanti la vita non sarà facile. Sono finiti i giorni in cui camminare a bordo era una cosa semplice. Sono finiti i giorni in cui quando mangiavi non ti dovevi preoccupare di evitare di rovesciarti addosso il tuo porridge. Se ne sono andati i giorni in cui potevi godere indisturbato del tuo turno di riposo. Guardiamo indietro, a quelle giornate fastidiosamente noiose, quasi con tenerezza, mentre la vita a bordo diventa sempre più scomoda.
 
"Mi ero dimenticata di quanto odio vivere inclinata a 30 gradi," ha affermato Libby.Adesso è il momento di "scalare" su e giù per la barca. Sono i giorni della vita "ad angolo"- il tutto corredato dalle onde. Qualche volta le onde non sono così fastidiose; altre volte invece tu vorresti solo gridare al mare ingrossato e dire 'Hey! Stiamo cercando di sopravvivere qui! Datti una calmata!'"Quest'onda lunga viene dalla stessa direzione del vento," ha spiegato Sam questa mattina. "Il vento soffia a 45 gradi rispetto alla prua e la stesso vale per il moto ondoso. 

Quando navighiamo diritte non è poi così male, ma quando orziamo e ci troviamo l'onda proprio in prua lì inizia il fracasso."Il vento "salta" di continuo, rendendo arduo il lavoro delle ragazze impegnate in coperta. E' una gran cosa quando l'equipaggio può settare le vele in un modo e navigare lunghi tratti senza modificare alcunché - è come inserire il cruise control sulla macchina. Quest'ultimo è fantastico per percorrere lunghi tragitti rettilinei, ma non è utilizzabile su percorsi movimentati, in quanto devi frenare ogni volta che incontri una curva.

Questo è più o meno quello che succede a bordo in questo momento. Il vento cambia continuamente direzione e noi dobbiamo conseguentemente modificare la regolazione delle vele, allo stesso modo in cui, in macchina, devi scalare le marce quando affronti una curva. Ciò ha un effetto tremendo sottocoperta, perché il rumore passa da zero ad un livello insopportabile.Ho deciso che il rumore delle unghie sulla lavagna è più piacevole di quello prodotto da una scotta randa consumata e seccata dal sole che scorre cigolando nel winch. 

Questo rumore non è un suono normale; sono convinta che abbia una sua vita propria, mentre striscia nel condotto uditivo e si dimena in un modo quasi umano. Ebbene sì, questo rumore ha assunto caratteristiche umane ed è capace di strisciare!Il suono è in grado di individuare l'area più sensibile del nostro timpano e colpirla fino a che urli per la sofferenza causata. Continuamente, come se il timpano avesse impresso un segnale che invitasse a colpirlo. E' quasi come quando per sbaglio accendi la musica nelle tue cuffie al massimo volume e i Metallica iniziano a rimbombarti nelle orecchie – quasi, ma peggio.

Ci copriamo le orecchie, resistendo all'impulso di rotolare per terra in agonia; resistiamo 30 secondi, pensando che sia passato ma poi, EERRGGGKKKK, nuovamente la scotta viene allentata e ci ritroviamo nuovamente quasi per terra, straziate. Voci di corridoio riportano che è così che ti procuri capelli grigi e sordità partecipando alla Volvo Ocean Race.  Ma il momento è cruciale, non c'è tempo di lottare contro i rumori molesti e le onde. E' invece tempo di accettarli e andare oltre perché questo è solo l'inizio del nostro navigare di bolina.(www.teamsca.com)

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