venerdì 30 ottobre 2009

Solitari Italiani alla MiniTransat 6,50 - ANDREA ROSSI


Continuando a curiosare nei siti dei solitari italiani per rubacchiare le loro storie mi sono imbattuto in Andrea Rossi e nel suo sito http://jrata.wordpress.com/ :
"Grazie a tutti per il grande aiuto e sostegno dimostrato a questo mio pazzo progetto. Sono a Bahia, ce l´ho fatta e non sembra ancora vero. Ieri è stata la giornata la più emozionante della mia vita, l’arrivo di una Transat650 è un esperienza unica.L’avvicinamento alla costa illuminata sotto Spi con vento attorno ai 15 nodi, dopo una giornata di groppi e temporali (sembrava essere in bretagna), mi ha permeso di recuperare le poche miglia di distacco che Brice mi dava da ormai quasi 10 giorni. Si perchè da dopo il Pot au Noire sino alla fine abbiamo fatto una mini flotta composta da Mathieu (Zygomar SUI-615), Brice (Bahia FRA-671) ed il sottoscritto. È stato bello navigare assieme in quanto céra sempre una voce dall’altra parte del VHF e a volte abbiamo parlato per ore e ore, prima di argomenti legati alla navigazione, poi via via sempre di argomenti più stupidi… Brice e Mathieu non erano al Top delle loro potenzialitá, il proto di Mathieu accusava un sacco di avarie e quindi teneva il nostro passo, mentre Brice aveva problemi a navigare su mure a dritta, visto che aveva una pala del timone danneggiata.Abbiamo comunque tirato e spinto sino alla fine anzi, navigando assieme si era piú portati a spingere per prendere anche solo poche miglia all’altro.Torniamo però all’arrivo… Mathieu che é sempre stato avanti passa il traguardo in piena notte, con tutti i problemi di un atterraggio in notturna, mentre io e Brice raggiungiamo la costa proprio nelle prime ore dell’alba, il sole si alza e la skyline di Bahia ci appare… bellissima! Entriamo nella baia de todos os santos e sembra di essere sul lago, niiente onda e ci si deve mettere a tirare bordi di bolina in 12 nodi d’aria. Vedo un motoscafo che mi raggiunge a tutta velocità, e il mio amico Gaetano (GRF91, ITA-437), che è stato sveglio tutta la notte per aspettarmi e venirmi in contro… Mi scatta delle foto e mi segue sino a passare l’arrivo. Taglio il traguardo e sento 5 anni di tensione e preoccupazioni che mi scivolano via di dosso… incredibile ce l’ho fatta davvero… dal Ceresio a Bahia, con un barchino più piccolo di un Surprise.Un gommone mi raggiunge, tolgo le vele e mi trascinano all’interno della diga foranea… Sento prima la canzone della Transat e subito dopo mettono la mia canzone, Akuadulza di Davide Van De Sfroos. Dal pontile parte una scarica di fuochi d’artificio e scorgo una gran massa di persone che mi attendono, ci sono tutti… Lascio scarrocciare la barche senza pensare a niente, senza parabordi, senza ormeggi e trovo tutti ad aiutarmi, fermano la barca mi fanno scendere e dopo baci, abbracci e lacrime, intanto che Annabelle della Classe Mini650 mi porta il tradizionale piatto di frutta e Caipiriña, gli amici pensano alla mia barca, poi chiaramente mi sono addosso e mi lanciano di forza in acqua… altra tradizione della Transat650.Le ore che seguono le passiamo a raccontarci le nostre avventure, davanti a piatti di carne, frutta esotica e Caipiriñe… Le serate poi sono all’insegna delle feste ed ogni sera sembra non finire mai. Le barche sono abbandonate in uno stato pietoso, le vele ancora in coperta, dentro il solito macello… ma c’é tempo per questo.Nei prossimi giorni inseriró un post che racconterá come si é svolta la mia Transat, ma vi annuncio che le supposizioni fatte da Simon sul mal funzionamnto del pilota erano azzeccate!Vi ringrazio ancora tutti per gli innumerevoli messaggi, sms, e commenti inviati e mi scuso se non riusciró a rispondere a tutti. Simon ha fatto un ottimo lavoro con il blog e non avevo dubbi!A presto dunque e grazie mille ancora a tutti!
Andrea"

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