Dongfeng Race Team con li skipper transalpino Charles Caudrelier ha
guidato la flotta nel passaggio dell’equatore, una delle pietre miliari
della seconda tappa, passando la linea ideale degli 0° nord alle 09.41
UTC (le 10.41 in Italia) con un margine molto ristretto su MAPFRE,
Vestas 11th Hour Racing, Team Brunel e team AkzoNobel. Poco prima delle
12.30 tutte e cinque le barche di testa avevano passato l’equatore con
un delta di sole 18 miglia, dopo quasi nove giorni di navigazione a
stretto contatto.
Juan Vila, esperto navigatore spagnolo imbarcato su MAPFRE, questa mattina ha spiegato: “Siamo
usciti dai doldrums e ora navighiamo negli alisei di sud-est. La zona
di interconvergenza tropicale (le calme equatoriali) questa volta è
stata relativamente facile dal passare, non abbiamo avuto lunghi periodi
di calma ma sempre un po’ di brezza per muoverci, ad eccezione di un
momento la scorsa notte quanto siamo restati fermi per circa 30 minuti e
il gruppo si è ricompattato.”
Uno dei team che ha maggiormente approfittato delle ultime ore per
riportarsi sotto è stato Team Brunel, su cui corrono anche i nostri
Alberto Bolzan e Maciel Cicchetti. “Le ultime ore sono state piene di attività. Cambi di vele per adattarsi alle condizioni, con un sacco di temporali.” Ha raccontato lo skipper olandese Bouwe Bekking. “Siamo
andati bene, dal punto di vista delle prestazioni, riportandoci vicino a
Vestas e a MAPFRE. Ma Dongfeng sembra più difficile da riprendere, in
questa andatura di lasco stretto.”
In questa interessante intervista Alberto Bolzan racconta delle condizioni degli ultimi giorni e della vita a bordo. Alle spalle dei primi cinque continua il duello fra Turn the Tide on
Plastic, con la triestina Francesca Clapcich e Team Sun Hung
Kai/Scallywag, rispettivamente in sesta e settima posizione a 52 e 61
miglia da Dongfeng. I due team dovrebbero passare l’equatore nelle
prossime ore.
Tradizionalmente questo memento è quello dove chi è al suo primo
passaggio riceve la visita del dio Nettuno a cui deve “offrire” qualcosa
in cambio. La storia marinaresca impone che le matricole, in inglese
chiamate Pollywog, siano presentate alla corte di Nettuno dai colleghi
più esperti. Di solito la cerimonia comprende tagli di capelli e il
lancio di qualsiasi schifezza l’equipaggio sia riuscito a mettere
insieme nei giorni precedenti. Nel caso di Jack Bouttell e dell’onboard
reporter Jeremie Lecaudey di Dongfeng si è trattato di cibo liofilizzato
avanzato mentre il campione kiwi Peter Burling su team Brunel ha dovuto
dire addio alla sua chioma.
In questo video la visita di Nettuno a bordo di Dongfeng Race Team. Complessivamente sono 21 i velisti da “iniziare” fra cui tutti gli
onboard reporter ad accezione di Sam Greenfield su Turn the Tide on
Plastic, la cui skipper Dee Caffari ha dovuto lotare suo equipaggio che
sosteneva che, malgrado abbia ben cinque giri del è il passaggio
dell’equatore era stato fatto in solitario. “Dovrete combattere per affermare che non ho fatto un passaggio regolare.
” Ha detto scherzando la velista britannica al suo giovane team. “Non mi può succedere niente e i rivoltosi saranno puniti duramente!”
Turn the Tide on Plastic ha avuto anche altre ragioni per festeggiare,
oltre all’ingresso nell’emisfero meridionale: il team ha recuperato una
posizione, passando Team Sun Hung Kai/Scallywag e ha rilasciato in mare
una boa oceanica galleggiante che misurerà la salinità dell’acqua, il
CO2, le alghe e per la prima volta le microplastiche presenti
nell’Atlantico.
Sebbene in settima e ultima posizione Steve Hayles, il navigatore di
Scallywag durante il collegamento quotidiano con la base di Alicante, ha
detto di godersi la battaglia, e di contare su una posizione
leggermente più occidentale per recuperare.“Non sottovalutiamo affatto Turn the Tide on Plastic.” Ha detto. “Per
loro sarà una bella sfida. A lungo termine sono felice della nostra
posizione, naturalmente ci scambieremmo di posto con quelli davanti ma
non con Turn the Tide.”
Nella storia della Volvo Ocean Race, Fernando de Noronha, un piccolo
arcipelago a circa 220 miglia a est della località brasiliana di
Fortaleza, era una boa di percorso ma per questa edizione gli
organizzatori hanno deciso di non includerla per dare alla flotta carta
bianca riguardo la migliore rotta nel sud Atlantico. Tuttavia, date le
condizioni meteo che si prevedono nei prossimi giorni, è molto probabile
che le sette barche si portino comunque in prossimità di Fernando de
Noronha, alla ricerca di vento più fresco che al momento si trova a
circa 1.000 miglia più avanti.
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DTL nm | GAIN_LOSS | STATUS | SPEED kt | COURSE | TWS kt | TWD | DTF nm | |||||
1 | DFRT | 0.00 | 0.00 | RAC | 14.8 | 202º | 15.5 | 110º | 3606.54 | |||
2 | MAPF | 2.87 | 0.45 | RAC | 15.1 | 200º | 14.5 | 112º | 3609.41 | |||
3 | VS11 | 9.74 | 1.48 | RAC | 13.7 | 206º | 16.8 | 120º | 3616.28 | |||
4 | TBRU | 10.60 | 0.66 | RAC | 13.2 | 192º | 16.0 | 115º | 3617.14 | |||
5 | AKZO | 17.93 | 0.01 | RAC | 13.4 | 194º | 13.8 | 114º | 3624.47 | |||
6 | TTOP | 52.10 | 0.40 | RAC | 12.6 | 196º | 12.8 | 120º | 3658.64 | |||
7 | SHKS | 61.57 | 2.05 | RAC | 11.6 | 189º | 14.5 | 127º | 3668.10 |
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