sabato 4 novembre 2017

AL VIA LA TRANSAT JACQUES VABRE 2017: L'ANALISI PREVISIONALE DELLA REGATA DI GIANCARLO PEDOTE


Sono tredici gli IMOCA che si troveranno domenica 5 novembre sulla immaginaria linea di partenza a largo di Le Havre, in Normandia e che prenderanno il largo in direzione Salvador Bahia in Brasile.  Tra questi anche Newrest-Bioche Pasquier, a bordo del quale Giancarlo Pedote naviga al fianco di Fabrice Amedeo, skipper francese che con la stessa imbarcazione ha partecipato all’ultima Vendée Globe arrivando undicesimo. Insieme affronteranno questa traversata oceanica: 4.350 miglia tutte da seguire, come spiega Giancarlo Pedote annunciando gli sviluppi meteo e quindi i punti chiave della regata.
 
« Il fronte freddo che sabato sera passa sopra Le Havre e si dissolve, genererà domenica un flusso di 15-20 nodi da Nord-Nord Ovest. Queste le condizioni di partenza che evolveranno, subito dal pomeriggio di domenica, in un regime di venti più leggeri provenienti da Nord. Questo cambiamento sarà causato da un anticiclone delle Azzorre posizionato più a Nord, più o meno tra le Azzorre e Cap Finisterre. In seguito ad una depressione a Ovest dell’Islanda, questo anticiclone si estenderà con una dorsale verso la punta delle Bretagna e genererà dei venti molto leggeri tra la notte tra domenica e lunedì ».

Il quadro è ovviamente previsionale, ma lo scenario ben definito, tanto che Pedote continua a raccontarne con chiarezza lo sviluppo: « In seguito allo spostamento della depressione ad Ovest dell’Islanda verso le coste dell’Europa occidentale, la flotta verrà interessata da un flusso di Sud-Ovest di 25-30 nodi, associato ad un fronte freddo piuttosto intenso che toccherà la flotta martedì tra le 3.00 e le 7.00 del mattino - secondo le previsioni attuali. Ci sarà poi una rotazione del vento a destra: il vento passerà da Sud-Ovest a Nord-Ovest e in quell’occasione sarà importante posizionare molto bene la nostra virata per cominciare a scendere con le vele da andature portanti nella coda depressionaria con vento instabile di 25-30 nodi ».

E venti instabili richiamano massima attenzione.
« La discesa verso l’equatore sarà piuttosto tonica: sarà necessario fare le giuste scelte a livello delle vele e non farsi sorprende dalle raffiche di vento. Quando in seguito il vento comincerà a diminuire in intensità, sarà importante fare i cambi di vele al momento giusto per permettere alla barca di esprimere sempre il miglior target di velocità. A questo punto il fronte freddo evacuerà insieme alla depressione e noi rientreremo nel flusso anticiclonico che si forma subito dietro alla depressione. Qui dovremo “giocare” con la curva dell’anticiclone e posizionare al meglio la strambata che ci porterà a seguire il flusso degli alisei, alla latitudine dello Stretto di Gibilterra ».

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