La notte scorsa, tutta la flotta ha passato la porta di uscita del
Mediterrano, lo Stretto di Gibilterra, ed è entrata in Atlantico. Un
passaggio veloce facilitato dalla brezza più fresca nella zona a ovest
dello stretto, dove il canale fa aumentare di intensità il vento. E tuttavia, più i leader si spingeranno a ovest e più incontreranno
aria leggera, come indicano le previsioni, che potrebbe generare una
compressione della flotta e un riavvicinamento generale.
In testa si
mantengono gli americani di Vestas 11th Hour Racing, con lo skipper
Charlie Enright, che tuttavia sono già entrati un un’are di aria
leggera, rallentando moltissimo la loro corsa. Gli spagnoli di MAPFRE
hanno fatto registrare un recupero notevole, risalendo in seconda
posizione grazie a buone scelte tattiche ad opera dell’esperto
navigatore Juan Vila e a un’ottimo passo che stanno ancora mantenendo,
terzo è Team AkzoNobel.
Al rilevamento di martedì alle ore15.00. Vestas 11th Hour Racing
occupava ancora la prima posizione a poco più di 813 miglia dal
traguardo di Lisbona, con gli spagnoli di MAPFRE in seconda a meno di 20
miglia alle loro spalle e team AkzoNobel , distanziato di circa 22
miglia. Sun Hung Kai/Scallywag guidato dall’australiano David Witt si
mantiene al quarto posto, seguito di poco da Dongfeng Race Team con
Charles Caudrelier, da Turn the Tide on Plastic di Dee Caffari e da Team
Brunel di Bouwe Bekking in settima piazza.
Le oltre 32 miglia che separano il leader dall’ultima barca,
potrebbero sembrare un margine sicuro ma in realtà nelle prossime ore si
potrebbe assistere a un ricompattamento della flotta che giungerà
un’area di altra pressione e venti leggeri, che interesseranno prima i
battistrada. E infatti, la velocità della barca americana al rilevamento
del primo pomeriggio era inferiore ai due nodi.
Una situazione confermata da Dee Caffari, unica skipper donna di
questa edizione della Volvo Ocean Race in un blog inviato da Turn the
Tide on Plastic. “Non succede tutti i giorni di avere una così bella
uscita dal Mediterraneo. La notte è stata buia, difficile trovare dei
punti di riferimento. E’ stata una navigazione bagnata, veloce e con un
sacco di strambate per restare nel vento più fresco. Si riposa poco, e
abbiamo davanti a noi una zona di alta pressione orribile, quindi
approfittiamo del momento. Mi aspetto una possibile ripartenza quando
entreremo nell’aria di vento leggero.”
Durante le ore notturne le barche hanno navigato molto forte, con la
massima punta di velocità di 31 nodi, fatta registrare a bordo di Turn
the Tide on Plastic, su cui naviga anche l’italiana Francesca Clapcich.
Il picco dell’intensità del vento si è invece registrato su MAPFRE, con
36 nodi, mentre quelli di Vestas 11th Hour Racing e MAPFRE sono stati
gli equipaggi che hanno fatto il maggior numero di manovre, con decine
di strambate ciascuno.
Momenti di tensione si sono vissuti invece a bordo di AkzoNobel, che
ha trovato un oggetto galleggiante non identificato sulla sua rotta, al
traverso della costa africana. “Abbiamo colpito qualcosa, un impatto abbastanza forte, dato che camminavamo a più di 22 nodi.” Ha spiegato lo skipper olandese Simeon Tienpont. “Poi
abbiamo trovato della plastica incastrata nel timone e qualcosa che
provocava delle vibrazioni alla chiglia, ma siamo riusciti a
liberarcene. Non ci sono state vie d’acqua, il timone c’è ancora. Meno
male!”
Leg 1 - Posizioni del 24 ottobre alle 13:00 UTC (ore 15 italiane)
1. Vestas 11th Hour Racing - distanza all’arrivo- 813,3 miglia
2. MAPFRE +19,7 miglia
3. team AkzoNobel +21,9
4. Sun Hung Kai/Scallywag +29,7
5. Dongfeng Race Team +30,8
6. Turn the Tide on Plastic +32,4
7. Team Brunel +32,5
1. Vestas 11th Hour Racing - distanza all’arrivo- 813,3 miglia
2. MAPFRE +19,7 miglia
3. team AkzoNobel +21,9
4. Sun Hung Kai/Scallywag +29,7
5. Dongfeng Race Team +30,8
6. Turn the Tide on Plastic +32,4
7. Team Brunel +32,5
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