Porto
Cervo, 4 settembre 2017 - Lo Swan 65 Shirlaf, con a bordo il Red Devil
Sailing Team, ha vinto nella sua classe (Mini Maxi Racer Cruiser 2) la
regata che ha dato il via oggi alla Maxi Yacht Rolex Cup di Porto Cervo,
organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda, con un totale di 46 barche
iscritte. Al termine di una prova costiera con 29,5 miglia di percorso,
disputata con una media di 12 nodi di vento (8 alla partenza e che ha
raggiunto punte massime di 15), Shirlaf ha avuto la meglio sul
Vallicelli 80 H2O di Riccardo De Michele e sullo Swan 651 Lunz Am Meer
di Marietta Grafin Strasoldo.
Il Red Devil Sailing Team ha reagito bene ai contrattempi subiti alla
vigilia del campionato. Solo due giorni prima dell'inizio delle regate
quello che sarebbe dovuto essere il tattico si è reso improvvisamente
indisponibile. Il ruolo è stato preso dal randista Pierluigi Fornelli.
Inoltre, le due giornate di allenamento previste prima della Maxi Yacht
Rolex Cup sono state annullate per il fortissimo maestrale che si è
abbattuto sulla Costa Smeralda.
In pratica, l'equipaggio ha avuto modo
di mettere a punto Shirlaf solo questa mattina, provando la barca per la
prima volta, dopo la Roma per Tutti dello scorso aprile, un paio d'ore
prima del colpo di cannone della regata.
"Abbiamo disputato davvero una bella regata", ha dichiarato il timoniere Giuseppe Puttini. "Siamo partiti bene e abbiamo commesso pochi errori. Sicuramente dopo la boa di disimpegno al vento, all'inizio del lato di lasco, siamo stati bravi a capire prima dei nostri avversari quale fosse la vela giusta da issare. Solo nel finale abbiamo temuto per un calo di vento sotto costa che ci ha costretti ad andare più al largo allungando la rotta verso la linea del traguardo. Però abbiamo trovato più aria, che ci ha permesso di mantenere il passo verso la vittoria".
"Abbiamo disputato davvero una bella regata", ha dichiarato il timoniere Giuseppe Puttini. "Siamo partiti bene e abbiamo commesso pochi errori. Sicuramente dopo la boa di disimpegno al vento, all'inizio del lato di lasco, siamo stati bravi a capire prima dei nostri avversari quale fosse la vela giusta da issare. Solo nel finale abbiamo temuto per un calo di vento sotto costa che ci ha costretti ad andare più al largo allungando la rotta verso la linea del traguardo. Però abbiamo trovato più aria, che ci ha permesso di mantenere il passo verso la vittoria".
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