Vallensbaek Campionato mondiale Formula 18, 2017 - La missione era portare i Campioni
italiani Christian e Iccio in Danimarca a lottare per la top ten
mondiale e non ci abbiamo pensato due volte: il Monti non si è fatto
scoraggiare dalla macchina appena distrutta e dai kilometri da fare con
il prodiere Nicolò senza patente, ha affittato una macchina con gancio e
ha assoldato Atanas dalla Bulgaria, autista di camion; io mi sono fatto
togliere i 5 punti sull’alluce che mi sono procurato a Follonica, ho
rassicurato il medico che mi scongiurava di restare a casa e di non
bagnare il piede e sono partito con cassetta di pronto soccorso e con la
crema portentosa consigliatami da Manacorda ed il suo socio dentista.
Pronti, via!
Raggiungiamo Christian a Riva e poi 1600km attraverso Austria, Germania, che non finiva mai, e Danimarca. Turni serrati alla guida, film, previsioni di vento, brandina nel bagagliaio, mascherine e una buona dose di cazzate per tenerci svegli. Il viaggio in compagnia faceva già parte dell’esperienza mondiale.
Le aspettative erano alte: vento 15-25 nodi, non molta onda, sole e qualche pioggia.
Dopo 22 ore arriviamo a Vallensbaek Sailing Club ed è già mondiale: molti equipaggi erano già arrivati e avevano le barche in spiaggia, vediamo subito Mitch, i nuovi Scorpion F18 colorati, una luce unica per il cielo terso ed un ordine predefinito: zona carrelli, macchine, carico/scarico, barche. Il Club con il tipico porticciolo, club house, tendoni montati per i mondiali, zona stazze, insomma tutto in ordine e pronto per l’evento.
Sganciamo il carrello e andiamo a prendere la casa trovata da Iccio su Airbnb, cena preparata da Iccio, io e Davide sguatteri e Christian sul divano abituato troppo bene dalla Gianina… non è vero, ha messo i bicchieri in tavola :)!
Raggiungiamo Christian a Riva e poi 1600km attraverso Austria, Germania, che non finiva mai, e Danimarca. Turni serrati alla guida, film, previsioni di vento, brandina nel bagagliaio, mascherine e una buona dose di cazzate per tenerci svegli. Il viaggio in compagnia faceva già parte dell’esperienza mondiale.
Le aspettative erano alte: vento 15-25 nodi, non molta onda, sole e qualche pioggia.
Dopo 22 ore arriviamo a Vallensbaek Sailing Club ed è già mondiale: molti equipaggi erano già arrivati e avevano le barche in spiaggia, vediamo subito Mitch, i nuovi Scorpion F18 colorati, una luce unica per il cielo terso ed un ordine predefinito: zona carrelli, macchine, carico/scarico, barche. Il Club con il tipico porticciolo, club house, tendoni montati per i mondiali, zona stazze, insomma tutto in ordine e pronto per l’evento.
Sganciamo il carrello e andiamo a prendere la casa trovata da Iccio su Airbnb, cena preparata da Iccio, io e Davide sguatteri e Christian sul divano abituato troppo bene dalla Gianina… non è vero, ha messo i bicchieri in tavola :)!
Primo giorno – assaggiamo il mare Danese
Il mattino dopo andiamo “carichi” al Circolo per scaricare e montare le barche per una prima uscita. Grazie all’alluce infetto, ci danno il posto d’onore nel porticciolo e non in spiaggia, vicino alla canna dell’acqua, agli spogliatoi, docce e… sauna!
Incontriamo anche Misha che dice di aver deciso la partecipazione all’ultimo minuto ed è arrivato in aereo trovando già carrello e barca sul posto.
Ci iscriviamo e ci danno il numero 100 con tanto di foto!
Nel frattempo arrivano il Monti, Nicolò ed Atanas, sganciano e vanno a dormire.
Alle 17 siamo in acqua con ancora 5 ore di luce a disposizione. Poco vento, non abbiamo fatto molto ma abbiamo potuto appurare da subito che il mare Danese… non è salato!
Il mattino dopo andiamo “carichi” al Circolo per scaricare e montare le barche per una prima uscita. Grazie all’alluce infetto, ci danno il posto d’onore nel porticciolo e non in spiaggia, vicino alla canna dell’acqua, agli spogliatoi, docce e… sauna!
Incontriamo anche Misha che dice di aver deciso la partecipazione all’ultimo minuto ed è arrivato in aereo trovando già carrello e barca sul posto.
Ci iscriviamo e ci danno il numero 100 con tanto di foto!
Nel frattempo arrivano il Monti, Nicolò ed Atanas, sganciano e vanno a dormire.
Alle 17 siamo in acqua con ancora 5 ore di luce a disposizione. Poco vento, non abbiamo fatto molto ma abbiamo potuto appurare da subito che il mare Danese… non è salato!
Secondo giorno – practice race
La mattina dopo mi sveglio con il dubbio se cambiare il dynema dei trapezi… probabilmente una premonizione… ma dopo un veloce controllo, io e Davide decidiamo di non cambiarli…
Entriamo in acqua ed è già un tripudio di spi colorati. La practice race termina con un nulla di fatto a causa della mancanza di vento. Tornando a terra il primo problema: mi accorgo che la randa è scucita all’altezza della finestra e non so il perchè. Chiedo sostituzione con la randa di St.Barth 2013.
La mattina dopo mi sveglio con il dubbio se cambiare il dynema dei trapezi… probabilmente una premonizione… ma dopo un veloce controllo, io e Davide decidiamo di non cambiarli…
Entriamo in acqua ed è già un tripudio di spi colorati. La practice race termina con un nulla di fatto a causa della mancanza di vento. Tornando a terra il primo problema: mi accorgo che la randa è scucita all’altezza della finestra e non so il perchè. Chiedo sostituzione con la randa di St.Barth 2013.
Terzo e quarto giorno – qualifiche… tutti in Gold!
Ci
dividono in due flotte per due batterie con partenze separate, noi nel
gruppo rosso e Christian/Iccio e Monti/Nicolò nel verde. Scatta
l’adrenalina, barche che si incrociano da tutte le parti, linea di
partenza lunga 400 metri… mi convinco ancora di più che la partenza in
boa/pin con un buono da quella parte darebbe un vantaggio incredibile
con una linea così lunga… io ho un’attrazione fatale per la partenza in
boa, ne vengo puntualmente risucchiato… qualche volta in tutti i sensi
:-)!
C’è fermento e curiosità per vedere come va lo Scorpion Exploder, open project Martin Vanzulli, ma ancora di più l’accoppiata con le vele Decksweeper Misha sails, rivoluzione oramai consolidata negli A-Class foiling.
Tra gli equipaggi top: Misha, Mitch, Paschalidis, Demesmaeker, i fratelli Sach e ovviamente… i nostri Vettori/Stella!
Vento 10-14 nodi, tutto pronto. Partono prima i verdi e poi noi. Si conferma buono in boa, prendiamo il riferimento sulla linea, il tempo, e via verso il pin. Partenza buona, davanti poche barche, siamo nei 10 ma non possiamo distrarci… perdere decine di posizioni e’ un attimo. Sale il vento e dico a Davide: “entra tu che esco io al trapezio”… e la premonizione diventa realtà… il dynema del trapezio cede e finisco in acqua, ma riesco a tenere la scotta che cazza la randa e porta la barca all’orza che si ferma… con un guizzo da foca salto in barca e finiamo la prova 16. Tutto sommato siamo contenti.
Scuffiamo la barca, faccio una gassa al dynema trapezio, recupero un po’ di dynema dalla gassa in basso e siamo pronti a partire. Nuovo giro/nuova corsa. Si riparte in boa, questa volta non benissimo e ci lanciamo all’inseguimento in una buona posizione. Recuperiamo qualche posizione quando lo stesso trapezio cede ancora, questa volta in basso. Cado in acqua e perdo il contatto con la barca. Nel frattempo tutte le 62 barche della batteria ci superano e ci ritiriamo. Ancora una riparazione e pronti per partire per la terza prova che chiudiamo al 25 posto. La prima giornata parte molto bene per Christian e Iccio (12, 3, 5) e anche per Matteo e Nicolò (18, 21, 9). Noi con (16, DNF, 25) sappiamo di non poter sbagliare il giorno dopo se vogliamo entrare in Gold.
Misha non brilla con la vela Decksweeper, tra l’altro disalbera la seconda e credo che abbia tirato su l’albero in acqua perchè conclude la terza prova.
C’è fermento e curiosità per vedere come va lo Scorpion Exploder, open project Martin Vanzulli, ma ancora di più l’accoppiata con le vele Decksweeper Misha sails, rivoluzione oramai consolidata negli A-Class foiling.
Tra gli equipaggi top: Misha, Mitch, Paschalidis, Demesmaeker, i fratelli Sach e ovviamente… i nostri Vettori/Stella!
Vento 10-14 nodi, tutto pronto. Partono prima i verdi e poi noi. Si conferma buono in boa, prendiamo il riferimento sulla linea, il tempo, e via verso il pin. Partenza buona, davanti poche barche, siamo nei 10 ma non possiamo distrarci… perdere decine di posizioni e’ un attimo. Sale il vento e dico a Davide: “entra tu che esco io al trapezio”… e la premonizione diventa realtà… il dynema del trapezio cede e finisco in acqua, ma riesco a tenere la scotta che cazza la randa e porta la barca all’orza che si ferma… con un guizzo da foca salto in barca e finiamo la prova 16. Tutto sommato siamo contenti.
Scuffiamo la barca, faccio una gassa al dynema trapezio, recupero un po’ di dynema dalla gassa in basso e siamo pronti a partire. Nuovo giro/nuova corsa. Si riparte in boa, questa volta non benissimo e ci lanciamo all’inseguimento in una buona posizione. Recuperiamo qualche posizione quando lo stesso trapezio cede ancora, questa volta in basso. Cado in acqua e perdo il contatto con la barca. Nel frattempo tutte le 62 barche della batteria ci superano e ci ritiriamo. Ancora una riparazione e pronti per partire per la terza prova che chiudiamo al 25 posto. La prima giornata parte molto bene per Christian e Iccio (12, 3, 5) e anche per Matteo e Nicolò (18, 21, 9). Noi con (16, DNF, 25) sappiamo di non poter sbagliare il giorno dopo se vogliamo entrare in Gold.
Misha non brilla con la vela Decksweeper, tra l’altro disalbera la seconda e credo che abbia tirato su l’albero in acqua perchè conclude la terza prova.
La sera avevamo in programma gita a
Copenhagen… che salta per mettere a posto la mia barca ed i trapezi con
l’aiuto di Christian e Iccio… grande gioco di squadra!
Il secondo giorno di qualifiche si apre
con la voglia di riscatto e con poco vento… quello degli italiani
dicono… e infatti piazziamo due primi, noi e Christian/Iccio, uno dietro
l’altro… solo questo primo per noi vale il mondiale! (1, 43, 17) i
nostri parziali, (1, 21, 11) quelli di ITA 8 e (52, 19, 21) quelli di
ITA 14. Risultato: tutti in Gold!
Iniziano le finali – Misha champ, ITA 8 11mi!
Davide
ed io iniziamo le finali con voglia di riscatto ed io in particolare
parto troppo “carico” e non riesco a mantenere continuità. Molto bene
invece Christian e Iccio che hanno trovato subito l’affiatamento giusto
con Iccio che “insultava” continuamente Christian e Christian armato di
pazienza e pronto a “raccogliere” con pazienza ogni suggerimento del
super prodiere… hanno trovato l’equilibrio giusto e si è visto! Con le
finali Misha che con la sua randa DeckSweeper decide di fare sul serio e
piazza sette “1” ed un “2” che scarterà!
Chiudiamo il mondiale con un grande 11mo posto di ITA 8 (11, 9, 24, 11, 10, 11, 7, 21 i parziali delle finali) che alla penultima prova erano 8vi… peccato il 21 però un gran bel risultato, noi ITA 969 24mi (13, 12, 31, 55, 39, 7, 5, 46) e ITA 14 56mi (53, 56, 55, RET, 46, 33, 39, 55).
Chiudiamo il mondiale con un grande 11mo posto di ITA 8 (11, 9, 24, 11, 10, 11, 7, 21 i parziali delle finali) che alla penultima prova erano 8vi… peccato il 21 però un gran bel risultato, noi ITA 969 24mi (13, 12, 31, 55, 39, 7, 5, 46) e ITA 14 56mi (53, 56, 55, RET, 46, 33, 39, 55).
In conclusione – come in apertura… ne è valsa la pena!!!
Lo rifarei ancora… ok, non c’è il caldo o sempre il sole che abbiamo nel Mediterraneo però si impara moltissimo.
Lo rifarei ancora… ok, non c’è il caldo o sempre il sole che abbiamo nel Mediterraneo però si impara moltissimo.
L’esperienza inizia ben prima: per
prepararci ai mondiali, con Iccio e Christian ci siamo confrontati su
molti punti, regolazioni, andature, spi. Loro hanno preso le stesse
nostre vele Landenberger, noi le loro regolazioni da vento debole e loro
le nostre da vento medio-forte. Abbiamo avuto modo di confrontarci
sulle andature con le stesse regolazioni… esperienza da ripetere con
chiunque voglia capirne di più… noi siamo disponibili!!
Poi il viaggio, lunghissimo, 22 ore
all’andata e 22 al ritorno (dal Garda + 2-3 per arrivare a casa!), però
anche questo fa parte del gioco, ci si raccontano tante cose… se ne
sparano anche tante… ma si torna più amici di prima con tante cose da
raccontare, nostalgici come siamo, mille volte davanti ad una birra le
volte successive. E se volete prendere un esempio di passione e tenacia…
prendete il Monti! Senza pensarci due volte ha fatto in modo di esserci
superando alcuni non banali problemi.
Ne è valsa anche la pena perché, dopo
essermi sciroppato una riunione di classe internazionale interminabile
il mercoledì sera (… mentre lo spirito di squadra se n’è andato a
Copenhagen…), ci siamo portati a casa i Mondiali F18 2019 a Marina di
Grosseto!! Un grazie va anche al circolo Compagnia della Vela di
Grosseto che nella persona del presidente e direttore tecnico, si sono
presentati a Copenhagen con tanto di video del sindaco di Grosseto (da
vedere !) e di lettera di supporto del Presidente FIV.
Avere i mondiali in Italia è un’importantissima occasione per attrarre nuovi equipaggi e far tornare la voglia ai “vecchi”… dateci dentro!
Avere i mondiali in Italia è un’importantissima occasione per attrarre nuovi equipaggi e far tornare la voglia ai “vecchi”… dateci dentro!
Dai mondiali ci siamo portati a casa 7
giorni di esperienza intensa, abbiamo visto nuove cose, come ad esempio
il prodiere di ARG 1912,
che sono andati molto forte chiudendo al 6sto posto, che è gia al
trapezio sulla linea quando manca ancora un minuto… così facendo
riescono a mantenere ferma la barca con un angolo più stretto rispetto
agli altri, stando fermi sulla linea per poi poggiare e partire come
missili.
Abbiamo anche visto che la media del
peso equipaggio è ben più alta della nostra media, con BEL 1, campione
Europeo e vice campione mondiale quest’anno, che pesa ben 175kg! e
riesce a vincere anche con le ariette. Potete scaricare qui la lista
degli equipaggi e dei pesi (clicca).
Tutte le barche sono competitive, tanti
C2, ma anche Nacra e Wildcat, avanti i primi giorni, e il nuovo
Exploder, 5 o 6 barche di cui 2 armate con DeckSweeper Misha sails… beh,
con la vittoria di Misha, grazie ad una supremazia senza precedenti
nelle finali, si è aperta la corsa alla DeckSweeper da parte di tutti i
velai, alcuni già pronti con il listino. Io sono a favore
dell’innovazione che suscita nuovi interessi da parte dei regatanti, ma
una vela nuova non fa necessariamente la differenza… oltre a Misha c’era
anche un altro exploder con DeckSweeper (NED 3) che però ha chiuso 32mo
con alcuni parziali di 42, 43 e 45 con poco e tanto vento… e allora,
siamo sicuri che per i “non-Misha” faccia davvero la differenza??… lo
vedremo… meditate gente, meditate!
(www.formula18.it)
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