Venezia, 27 settembre 2016 - Una formula vincente che abbina
sport, lifestyle, luxury, per uno spettacolare evento nel cuore della prima
città italiana per incoming turistico. Il 15 ottobre arriva a Venezia
l'esclusiva regata riservata ai maxi yacht che si disputa nelle acque
interne di un circuito cittadino, Venice Hospitality Challenge: vero e proprio Gran
Premio velico della città lagunare. L'evento, organizzato da Yacht Club
Venezia, ha ottenuto anche per questa terza edizione la partnership con
illustri attori dell'accoglienza del Nord Est e porta a Venezia importanti nomi
della scena velica nazionale e internazionale.
In gara ci saranno dieci team, otto
in rappresentanza dei rispettivi hotel veneziani, l'Hotel Danieli, The Westin
Europa & Regina, The Gritti Palace, SINA Centurion Palace, Belmond Hotel
Cipriani, JWMarriott, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, ai quali per la
prima volta si aggiunge un importante luxury hotel oltre il circuito veneziano,
il Falisia Resort di Portopiccolo Sistiana (Trieste).
La decima barca è il Moro
di Venezia, in rappresentanza della Città. Con skipper di fama
internazionale, i team si contenderanno l'edizione unica del cappello del doge
di quest'anno, il premio realizzato dalla vetreria Seguso Vetri d'Arte.
Prestigiosi anche gli sponsor dell'evento, Assicurazioni Generali S.p.A.,
Marina Yachting e Moët & Chandon.
Il punto focale del percorso di
regata, con partenza alle 13.30, sarà il bacino di San Marco, permettendo così
al pubblico di godere del suggestivo spettacolo dalle rive.
“Il carattere unico della regata è proprio il fatto di portare
imbarcazioni con un minimo di 16
metri in un circuito cittadino – spiega Mirko Sguario,
ideatore dell'evento, Presidente dello Yacht Club Venezia e già creatore della
San Pellegrino Cooking Cup – ed è per questo che ormai possiamo davvero
considerare la Venice Hospitality Challenge il Gran Premio di Venezia per la
vela, così come per la Formula 1 è il Gran Premio di Monaco. Una scelta che ha
trovato un grande numero di partner prestigiosi, segnale che la città crede in
questo evento, guardando al connubio tra sport e accoglienza come motivo di
richiamo non solo per i molti appassionati del settore ma anche per tutti gli
spettatori”.
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