Les Sables d’Olonne, 18 agosto 2016. Alle 3.30 di questa notte Ambrogio
Beccaria con Alla Grande Ambeco ha tagliato per primo il traguardo. Il suo
tempo per completare la seconda tappa Horta – Les Sables è stato di 8 giorni,
11h 22’ e 50”. Poco più di mezz’ora
dopo, alle 4.07, è arrivato Tanguy Bouroullec (Kerhis Cerfrance) seguito da
Germain Kerleveo (Technique Voile) alle 4.50. Quarto Jonas Gerckens (Volvo)
alle 5.47. Alla sua prima esperienza in una competizione oceanica, Ambrogio
Beccaria, giovane milanese 25enne, con il suo Pogo2 Alla Grande Ambeco ha
portato a termine una regata entusiasmante che ha stupito appassionati ed
esperti. Beccaria non è più una promessa ma una nuova realtà della vela
italiana.
I due soli prototipi in gara hanno confermato la loro superiorità tecnica
sui 19 mini di serie con Ian Lipinsky (Griffon Fr) giunto prima della
mezzanotte alle 23.45 seguito da Alberto Bona (Promostudi La Spezia) all’1.16.
Per la classifica finale bisognerà attendere l’arrivo delle altre
imbarcazioni e le decisioni della giuria in quanto su Ambrogio pesa una
penalizzazione di 2h e 5’ per essere passato di solo mezzo miglio all’interno
della zona DST di Capo Finisterre (interdetta alla navigazione per i regatanti)
durante la prima tappa Les Sables - Horta.
La seconda tappa Horta – Les Sables d’Olonne è stata caratterizzata per
buona parte da venti deboli che hanno costretto i concorrenti a scegliere il
miglior compromesso fra la rotta diretta verso il traguardo e la continua
ricerca di arie più sostenute. Ambrogio Beccaria ha dimostrato che il vecchio
Pogo2 fa ancora buon brodo quando viene condotto con perizia e sensibilità tanto
che è rimasto al comando dei mini 6.50 di serie dal 14 al 17 agosto.
Ma non è
tutto, dopo aver inaspettatamente superato il prototipo di Alberto Bona,
Beccaria ha cercato di insidiare addirittura Ian Lipinsky con quella che fu la
sua stessa imbarcazione! Ricordiamo a questo proposito che il Pogo2 di Beccaria
è la stessa barca con la quale Ian Lipinsky naufragò in Atlantico poco dopo la
partenza della Mini Transat 2013 e che fu recuperata in Portogallo e
riallestita da Ambrogio in 5 mesi di duro lavoro a La Spezia. Nella serata di
ieri il vento è rinforzato ricompattando il gruppo dei primi e Germain Kerleveo,
in posizione più favorevole perché sopravvento rispetto a Beccaria è tornato in
testa. Durante la notte Ambrogio è riuscito però a riportarsi al comando e a raggiungere
per primo Les Sables d’Olonne.
Ambrogio Beccaria – Storia e Palmarès
Ambrogio Beccaria nasce a Milano nel 1991. Laureando in Ingegneria Nautica,
è una giovane promessa della vela d’altura italiana. Da ragazzo frequenta i
corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli
scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle
Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser
4000, con la quale nel 2014 si aggiudica un Campionato Italiano e il terzo
posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda. A bordo del 16 metri Shambala,
una barca progettata dallo yacht designer Umberto Felci, partecipa a numerose
regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea
Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in
Liguria. È stato comandante di un catamarano lungo 18 metri. Nel 2013 Ambrogio
Beccaria sale per la prima volta su un classe Mini, Exing 99, dove conosce
Stefano Paltrinieri, esperto di questo genere di barche lunghe appena 6,50
metri e con alle spalle oltre 20.000 miglia di mare percorse sui Mini. Nel
maggio 2014 acquista in Portogallo il Mini Kalonig, un modello Pogo 2 del
franco-polacco Ian Lipinski che aveva scuffiato in Atlantico nel 2013 in
occasione di una regata di classe. Trasferisce la barca via terra per 2500 Km
fino a La Spezia, dove in 5 mesi di duro lavoro completa praticamente da solo la
ristrutturazione della barca fortemente danneggiata, riallestisce la coperta e
il piano velico.. Durante gli
interventi di manutenzione chiunque passasse gli chiedeva come stesse
procedendo. “Alla grande!”, rispondeva sempre. Da qui la scelta di chiamare la
barca Alla Grande Ambeco, dove Ambeco è il nome dell’azienda milanese
specializzata nel trasporto di rifiuti speciali che ha deciso di legare il proprio nome alle imprese di Ambrogio Beccaria, sposando il
binomio vela-ecologia. Nel marzo 2015 Ambrogio Beccaria partecipa e vince con
Alla Grande Ambeco alla regata di 160 miglia Fezzano – Talamone, dal golfo di
La Spezia fino in Toscana. Nello stesso anno e nel 2016 lo scafo si dimostra
plurivittorioso al punto da fargli vincere per due volte consecutive il
Campionato italiano Mini Transat.
2016
1º Arcipelago 650, 1º alla 222 mini
solo, 3º GPI Italia
2015 1º Fezzano – Talamone, 1º CAP Cagliari, 2º
Arcipelago 650, 4º G.P. d’Italia
2014
1º Campionato Italiano Laser 4000, 3º
Campionato Europeo Laser 4000
E’
possibile seguire il posizionamento della flotta su:
Ambrogio e Ambeco, l’amore per il
pianeta passa anche per il mare
Ambeco
è una realtà giovane e dinamica, proveniente da una solida tradizione familiare,
che opera nel settore della gestione dei rifiuti e della logistica ambientale
con una particolare attenzione alle tematiche ecologiche, il riciclaggio dei
rifiuti e la salvaguardia delle risorse naturali. E’ da questa sensibilità
ambientalista che nasce la decisione di sostenere un’altra giovane, dinamica
realtà del mondo della vela: Ambrogio
Beccaria e il suo Mini 650, ribattezzato Alla Grande Ambeco.
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