Lunedì
1
agosto 2016, Lovere. Il settimo posto ottenuto da Giancarlo Pedote dopo
le quattro prove della prima giornata, diventa il suo risultato finale
alla
terza tappa dell’Italia Cup vinta da Adriano Petrino. Domenica le prove
non hanno avuto luogo a causa della tempesta che ha investito il Nord
Italia, ma resta per Giancarlo Pedote un’esperienza che lo aiuterà a
crescere.
« La
regata che
si è svolta a Lovere mi ha permesso di fare un bilancio in termini di
obiettivi sportivi, paragonando le mie performance rispetto a quelle
ottenute al Campionato Europeo. Ho visto che c’è stato un leggero
miglioramento sulla velocità, mentre devo fare ancora molta
strada sulla rapidità del decollo e le manovre. Quindi fondamentalmente,
per quanto il risultato non sia assolutamente soddisfacente
considerando che non eravamo molti in questa regata, gli obiettivi di
lavoro per il proseguimento della stagione mi sono molto più chiari
» dichiara lo skipper di Prysmian 4171, che prosegue raccontando il
motivo per il quale domenica non si è svolta la seconda giornata di
prove.
« Purtroppo
domenica
mattina c’è stato un grosso temporale con raffiche di vento piuttosto
violente. Tante delle nostre barche si sono rovesciate e
le mia ha riportato diversi danni. Il programma di allenamento purtroppo
sarà rallentato dal fatto che dovrò sistemare varie cose e per
qualche giorno mi dovrò dedicare all’utilizzo dei materiali compositi
per riportare la barca allo stato di efficienza. La cosa positiva
è che con il Mini ho imparato a lavorare questi materiali per tamponare
le emergenze, e credo che riuscirò a sistemare Prysmian 4171 in
breve tempo per poter riprendere gli allenamenti quanto prima, per
cercare di migliorare il più velocemente possibile ».
L’ottimismo e
l’entusiasmo non lasciano quindi Giancarlo Pedote: « Prendersela non
servirebbe a niente: i Moth a foil sono barche molto leggere e
nello stesso tempo fragili. Ma sono anche estremamente affascinanti e
sento che si stanno rivelando per me una vera scuola di apprendimento
».
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