mercoledì 4 maggio 2016

XXI Trofeo Challenge Ammiraglio Giuseppe Francese


Viareggio.  Conto alla rovescia per una nuova edizione, la ventunesima, del Trofeo Challenge Ammiraglio Giuseppe Francese (T.A.F.), la tradizionale manifestazione organizzata nel week end del 14 e 15 maggio dal Club Nautico Versilia con il Patrocinio della Regione Toscana e la collaborazione della LNI sezione di Viareggio (presieduto da Domenico Mei), dello Yachting Club Livorno (presieduto da Gian Luca Conti), del Circolo Vela Mare (presieduto da Andrea Parenti) e dell’Assonautica Lucca-Versilia (presieduta da Alessandro Cinquini).
 
Mai come quest’anno, il sodalizio viareggino, presieduto da Roberto Brunetti, è legato a questo prestigioso appuntamento da un fil rouge d’affetto: il Trofeo Ammiraglio Francese 2016, infatti, non sarà solo una regata costiera tra Viareggio (partenza prevista alle ore 12 di sabato 14 maggio), Isola del Tino, Shiplight (Livorno) e Marina di Pisa, ma un percorso nella memoria fatto di ricordi, storia, amicizia e collaborazione che lega un personaggio indimenticato ai protagonisti attuali del CN Versilia. 
“Sono felicissimo che in concomitanza del mio recente insediamento si svolgerà il T.A.F. dedicato ad un uomo che tanto ha dato alla Versilia e alla città di Viareggio dove ha svolto per un certo numero di anni anche servizio d’Istituto presso la Capitaneria di Porto- ha sottolineato il Presidente Roberto Brunetti - ma che è stato anche un caro amico mio e del nostro attuale vice presidente, l’Ammiraglio Brusco, suo assistente quando era Comandante Generale.” 
 
E fu proprio l’allora Comandante della Capitaneria di Porto di La Spezia, Marco Brusco (che in qualità di Ufficiale Superiore Addetto ha seguito l’Ammiraglio in varie fasi della sua prestigiosa carriera) e l’allora dirigente del Club Nautico Versilia, Federigo Landucci (in collaborazione con i Circoli Velici di Viareggio, Carrara, Livorno e La Spezia ed i Comandi delle rispettive Capitanerie di Porto) ad istituire nel 1996 (a pochi mesi dalla sua scomparsa avvenuta nell’ottobre del 1995) il Trofeo in memoria dell’Ammiraglio Francese, considerando il suo stretto legame professionale ed affettivo con le terre della Toscana e della Liguria.
 
 Anche quest’anno, saranno numerose le imbarcazioni che scenderanno in acqua per contendersi l’ambito Trofeo:  fra loro, anche i protagonisti della passata edizione Antares della Sezione Velica di Livorno della Marina Militare con al timone il Comandante Raffaele Cerretini, Paolissima di Gianluca Poli, Thule Kermesse, My Fin di Capecchi-Galeassi, Kryos di Giancarlo Campera e Khelys di Marco Passagnoli. Le barche potranno essere ormeggiate alle banchine del CNV da giovedì 12 sino al martedì 17 maggio, previa specifica richiesta da farsi entro domenica 8. 
 
Sabato 14 maggio, alle ore 10, presso i saloni del CN Versilia, si terrà un briefing durante il quale verranno forniti chiarimenti sul percorso, aggiornamenti meteo e particolari informazioni per la Classe Open. 
 
Nella giornata seguente, invece, alle ore 18, sempre presso il Club Nautico Versilia, si svolgerà la premiazione alla quale seguirà un vin d’honneur. Tra le importanti autorità invitate, ha già assicurato la sua presenza l’attuale Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Isp. C. Vincenzo Melone, anch’egli facente parte a suo tempo dello staff dell’Ammiraglio Francese, a riprova del file rouge di grande affetto che lega questa edizione. Appuntamento quindi, sabato 14 e domenica 15 a Viareggio con il XXI Trofeo Challenge Ammiraglio Giuseppe Francese e il Club Nautico Versilia. 

Approfondimento sull’Ammiraglio Giuseppe Francese.
L’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giuseppe Francese nacque l’11 novembre 1932 a Taranto. 
Entrato in Accademia Navale giovanissimo, dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 1950, si imbarcò su Navi e Sommergibili della Marina Militare sino al 1962 dopodiché, transitato nel Corpo delle Capitanerie di Porto dove, come primo incarico, diresse il Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano dal 1963 al 1965. Successivamente venne impiegato presso il gruppo insegnamento delle Capitanerie di Porto in Accademia Navale a Livorno. Con il grado di Maggiore divenne Comandante in II della Capitaneria di Porto di Viareggio sino al 1971, dove per alcuni mesi, ricoprì anche l’incarico di Comandante reggente. 
Dal 1971 al 1975 venne trasferito in Liguria presso l’Ente Autonomo Portuale di Savona. 
Dopo la nomina a Capitano di Fregata, comandò la Capitaneria di Porto di Trapani. 
Dopo un biennio in Liguria negli uffici della Capitaneria di Porto di Genova, prestò servizio come comandante in II della Direzione Marittima di Napoli, e, successivamente, dopo aver frequentato la 36° sessione del Centro Alti Studi Difesa e, indossato il grado di Contrammiraglio, assunse (dal 1985 al 1987) il Comando della Direzione Marittima della Toscana e Comandante del Porto di Livorno. Dal 1987 al 1990 diresse la Direzione Marittima della Liguria. Nominato Ammiraglio Ispettore, dal 1990 al 1995 (periodo di forte espansione per il Corpo) fu trasferito a Roma per dirigere il Corpo delle Capitanerie di Porto. 
Pochi mesi prima infatti, i reparti tecnico-operativi del Corpo delle Capitanerie di Porto erano stati costituiti in "Guardia Costiera": tale provvedimento, che istituì formalmente anche nel nostro Paese la Guardia Costiera, non fece altro che riconoscere il servizio da sempre svolto, lungo le coste ed in mare, dalle Capitanerie di Porto con i loro mezzi navali e le loro sale operative. 
Sull’onda di questo provvedimento, l’8 febbraio 1993, alla presenza dell’allora Ministro dei Trasporti e della Marina Mercantile, On. Giancarlo Tesini, dell’Ammiraglio Francese e dell’allora Comandante del Porto di Viareggio, ora Ammiraglio Marco Brusco, furono varate proprio a Viareggio presso il Cantiere Codecasa le prime tre moderne motovedette per il soccorso in mare “classe 800 Valentine” (801, 802 e 803), per anni fiori all’occhiello della Guardia Costiera. Madrina di quella cerimonia fu proprio la moglie dell’Ammiraglio Francese, Signora Francesca Antonelli (di origini livornesi, da cui l’Ammiraglio ha avuto la figlia Federica). 
Nel 1994, con la legge di riforma portuale, l'Ispettorato Generale delle Capitanerie fu elevato a Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, retto da un Comandante Generale: un ulteriore salto qualitativo per una maggiore autorevolezza nello sviluppo dell'organizzazione generale e per meglio far fronte ai molteplici compiti istituzionali delle Capitanerie di Porto (oltre alle funzioni amministrative, in particolare il soccorso e la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, la tutela dell’ambiente marino, la vigilanza pesca e la polizia marittima). 
La nascita della “Guardia Costiera” e l’elevazione a Comando Generale sono stati quindi due passaggi fondamentali nella storia delle Capitanerie di Porto in cui la professionalità, l’esperienza e la lungimiranza dell’Ammiraglio Francese si sono rivelati indubbiamente fondamentali.
L’Ammiraglio Francese morì a S. Giovanni alla Vena (PI) l’8 ottobre 1995, pochi giorni dopo aver lasciato il Comando del Corpo.

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