Nel nuovo numero del programma “The
World Sailing Show” - la sintesi dei principali eventi velici nel mondo
visti da World Sailing (precedentemente ISAF, la Federazione
Internazionale della Vela), apertura e ampio servizio al minuto 7’50”
dedicato all’Optimist e al Meeting del Garda Optimist disputato a Pasqua
a Riva del Garda e organizzato dalla Fraglia Vela Riva.
Tra
Foiling, Sailing Series, classi olimpiche e altre notizie di carattere
planetario, nella parte centrale della rubrica le immagini prodotte
dalla Fraglia e girate da Emilio Santinelli/Camera3, che sono state
montate con gli interventi di grandi campioni, che hanno iniziato, come
molti, dall’Optimist: Ian Percy, che fece l’Europeo Optimist insieme
all’attuale tecnico nazionale Optimist Marcello Meringolo nel 1989,
prima di vincere tre medaglie olimpiche (2 ori e un argento) e diventare
tattico e team manager in Coppa America, si è fatto le ossa proprio in
Optimist e racconta (con foto d’epoca di supporto) che in Optimist,
lontano dalla famiglia per allenamenti o trasferte, poteva fare quello
che voleva, per la prima volta percepiva un senso di libertà.
Ian
prosegue:"A 6 anni essere nella barca con nessuno intorno che ti
dice quello che devi o non devi fare è una sensazione stupenda. La barca
dipende completamente da te; hai il controllo del mezzo e sei
completamente da solo. Vedi questa gioia negli occhi dei ragazzi che per
la prima volta salgono su una barca e cominciano a capire come farla
andare nella giusta direzione. La vela è qualcosa di unico: sei in mezzo
alla natura, a 6 anni nessuno ti aiuta e te la devi cavare da solo; per
un bambino questa è una sensazione di conquista incredibile”.
Anche
l’equipaggio 470 inglese argento a Londra 2012 e campione del mondo
nello stesso anno racconta la propria esperienza: Hannah Mills è andata
in Optimist per 5 anni, fino a quando nel 2002, a
14 anni, è riuscita a far parte della squadra nazionale inglese; era la
prima ragazza a raggiungere questo risultato: era solo l’inizio!
La
sua prodiera Saskia Clark, con cui tornerà all’Olimpiade di Rio il
prossimo agosto, aggiunge che la vela in realtà non l’ha “catturata”
subito, ma solo in un secondo tempo, grazie a sua sorella a cui piaceva
molto stare a contatto con l’acqua. La Mills continua: "regatare a
flotte è intenso; certo alle Olimpiadi il numero di barche è minore, ma
la concentrazione su manovre e andature è massima: l’Optimist forma ad
affrontare e gestire i momenti concitati, sviluppando abilità e
competenze che servono anche dopo".
Ma
torniamo al Garda; i semi di quei sogni olimpici sono stati seminati
per le generazioni future: nessun dubbio che questo sia grazie
all’Optimist!
L’evento
e la barca vengono così descritti mentre scorrono le bellissime
immagini del Meeting Optimist: “E’ quadrata, è piccola ed è la barca più
lenta del mondo
secondo l’International handicapping System. Nessuno avrebbe potuto
pensare che
queste qualità gli avrebbero assicurato un successo così a lungo termine
ispirando così tanti giovani velisti a continuare ad andare a vela:
perché
l’Optimist è in realtà una delle imbarcazioni dinghy più famose nel
mondo.
A Pasqua le 900 barche con altrettanti giovani velisti
provenienti da 30 nazioni, arrivati sul Lago di Garda,
ne sono la conferma. Un evento spettacolare, ma non unico, perché alla sua 34^
edizione. Inoltre nel 2012 il Club organizzatore, la Fraglia Vela Riva, ha ottenuto il nuovo
Guinness World Records per l’evento di classe singola con più partecipanti di sempre con i suoi
1055 giovani velisti iscritti.
Quest’anno
i partecipanti erano divisi in due categorie: 233 dai 9 ai 12 anni, e
667 del gruppo juniores. Per alcuni l’importante
era gareggiare, per altri la battaglia per la vittoria era tutto. E per
gli
spettatori era come guardare verso il futuro.
Quanti sogni olimpici o di
America’s Cup sono cominciati da qui?”.
LINK al video
Meeting del Garda Optimist: da 7’50” a 11’ 43"
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