“È stata una regata bellissima”. Così Giovanni Soldini appena sbarcato a Hobart da Maserati, subito dopo aver tagliato in quarta posizione il traguardo della 71a edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race. “Maserati
si è rivelata ancora una volta una barca solida, ha avuto un'ottima
preparazione. Siamo riusciti a non rompere niente. E ottimo è stato
anche l'equipaggio, affiatato e efficiente. In questa regata ci è
successo un po' di tutto. In partenza abbiamo agganciato sulla chiglia
tre boe e almeno 50 metri di cima, abbiamo perso mezz'ora di tempo per
liberarci. Gli altri concorrenti sono scappati via per una dozzina di
miglia.
Quando siamo ripartiti abbiamo deciso di fare la nostra regata,
in tranquillità. E ci è andata molto bene. Abbiamo fatto un'ottima
navigazione nella prima parte della regata, sia durante il passaggio del
fronte, sia bolinando fino in Tasmania. Siamo sempre stati in fase con i
giri di vento e abbiamo fatto degli ottimi angoli, tanto che siamo
riusciti a raggiungere e a ingaggiare un bel match race con Ragamuffin che è un 100 piedi. Purtroppo poi è arrivata un'alta pressione, Ragamuffin
con 5 nodi di vento riesce a navigare a 10 nodi di velocità. Per di
più, siamo stati inglobati in un paio di nuvoloni privi di vento.
L'arrivo in Tasmania non è stato tanto favorevole per noi. Alla fine
ieri notte siamo riusciti a passare al di là dell'alta pressione, a
prendere il vento da nord e sotto spi siamo atterrati a Hobart. Dopo tre
anni di giri per il mondo, la nostra avventura con il VOR 70 finisce
qui. Sono contento di aver chiuso un ciclo in bellezza”.
Aggiunge Matteo Ivaldi, tattico di Maserati: “L'incidente
alla partenza non ci ha demoralizzati, siamo riusciti a rimanere
tranquilli e sereni, pensando che la regata era molto lunga. Abbiamo
fatto un'ottima regata, peccato per lo stop forzato all'interno di una
bolla senza vento. Siamo soddisfatti perché è stata una regata dura: ci
sono stati cambi di vento da 30 nodi in poppa a 40 nodi di bolina nel
giro di pochi minuti. È stato lì che molte barche hanno rotto e si sono
dovute ritirare. Noi siamo stati bravi a gestire la situazione. Trovarsi
a poche miglia dai 100 piedi è stata una grande soddisfazione.
Un'ottima esperienza che rifarei subito”.
Maserati ha tagliato il traguardo alle ore 11:54:33 locali
(le 00:54:33 GMT, le 01:54:33 in Italia) percorrendo le 628 miglia che
separano l'Australia dalla Tasmania in 2 giorni, 22 ore, 54 minuti, 33
secondi.
Vincitore in tempo reale è il 100 piedi statunitense Comanche, con un tempo di 2 giorni, 8 ore, 58 minuti, 30 secondi. Dietro di lui l'australiano Ragamuffin 100 (2 giorni, 19 ore, 47 minuti, 30 secondi) e lo statunitense Rambler 88 (2 giorni, 19 ore, 51 minuti, 42 secondi).
A bordo di Maserati, insieme allo skipper Giovanni Soldini,
un equipaggio internazionale di eccellenti velisti: gli italiani Guido
Broggi, Matteo Ivaldi, Francesco Malingri, Corrado Rossignoli, Carlo
Castellano; gli spagnoli Carlos Hernandez e Oliver Herrera; il monegasco
Pierre Casiraghi; l'inglese Sam Goodchild; gli australiani Elizabeth
“Liz” Wardley, Drew Mervyn Carruthers, Trevor Brown e il giornalista
Nick Vindin, “ospite speciale”.
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