La società, che ha sede a Nembro in
provincia di Bergamo, ha fatto parte del consorzio di cantieri che hanno
costruito i primi sette monotipo Volvo Ocean 65, protagonisti della
dodicesima edizione del giro del mondo, conclusasi a Goteborg lo scorso
giugno. Il cantiere Persico Marine è assurto agli onori della cronaca internazionale in occasione della ricostruzione completa di Team Vestas Wind,
gravemente danneggiata a seguito di un incagliamento sul una barriera
corallina in pieno Oceano indiano nel corso della seconda tappa nel mese
di novembre 2014, impiegando soli quattro mesi e mezzo.
Vestas Wind
ha potuto correre le ultime due tappe della regata, dimostrando con
quanta perizia lo staff di Persico Marine avesse lavorato, ottenendo
subito un secondo posto nell'ottava tappa da Lisbona a Lorient.
Tutte e sette le imbarcazioni
saranno di nuovo sulla linea di partenza per la prossima edizione della
Volvo Ocean Race, in calendario per ottobre 2017, dopo essere state
sottoposte a un upgrade e ad attenti lavori di manutenzione. Altre
barche identiche, costruite appunto da Persico Marine, si uniranno alla
flotta per la tredicesima edizione della regata secondo le richieste di
nuovi team partecipanti.
Tom Touber, COO (Chief Operating
Officer) della Volvo Ocean Race, ha spiegato i motivi per cui gli
organizzatori hanno deciso di assegnare questo importante contratto a
Persico. “Se si deve costruire un numero limitato di barche, è
molto più efficiente farlo in un solo luogo. Un'altra ragione è che la
componente principale è lo scafo, che Persico aveva già fornito in
maniera molto efficace per la scorsa regata, facendo parte di un
consorzio internazionale di cantieri. E inoltre, Persico ha fatto un
lavoro straordinario guidando la ricostruzione di Vestas Wind,
confermandoci dunque quanto bene possano fare il lavoro che gli è stato
affidato ora.” Touber ha anche spiegato che se necessario il
cantiere bergamasco potrà avvalersi del contributo di altri fornitori,
che facevano parte del consorzio.
Marcello Persico, direttore tecnico di
Persico Marine, si è detto felicissimo di poter estendere la
collaborazione con la più importante regata oceanica al mondo. “Quando
Vestas Wind ha lasciato il cantiere per tornare in regata a Lisbona,
alcune persone del mio staff avevano le lacrime agli occhi. E' stata una
sfida incredibile e siamo davvero orgogliosi di aver portato a termine
il progetto.” Ha detto Persico, aggiungendo: “Come potete
immaginare siamo molto orgogliosi di avere l'opportunità di lavorare a
stretto contatto con la regata anche per la prossima edizione. Ci
sentiamo davvero parte della famiglia della Volvo Ocean Race. Inoltre,
questa è un'ottima notizia e una spinta importante per l'industria
nautica italiana. Molte società hanno dovuto lottare per sopravvivere
durante la crisi economica e vedere che ci si fida di noi al più alto
livello del mercato è un fattore estremamente positivo.”
Tom Touber e Marcello Persico
hanno sottolineato che non vedono problemi nella fornitura di barche che
siano strettamente monotipo, al pari delle sette esistenti. “Gli stampi e i macchinari impiegati saranno esattamente gli stessi usati nella produzione degli altri Volvo Ocean 65,” ha spiegato Touber. “Se un componente fosse diverso, semplicemente non si potrebbe montare.” Touber
ha anche detto che gli organizzatori hanno programmato un refit
completo per tutta la flotta per la fine del 2016, quando tutte le
barche saranno riportate presso il Boatyard di Alicante, città spagnola
sede della Volvo Ocean Race, smontate, rimisurate in tutte le parti e,
se necessario, migliorate. Ciò contribuirà anche a garantire la stretta
monotipia.
La notizia del contratto con Persico
Marine arriva nel quarantaduesimo anniversario della prima edizione del
giro del mondo, che nacque come Whitbread Round the World Race nel 1973.
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