I velisti raramente danno voce ai loro timori, ma
lunedì 18 ricorre il nono anniversario della tragica scomparsa in mare
del giovane velista olandese Hans Horrevoets durante l'edizione 2005/06
proprio nel corso della tappa transatlantica. La frazione di 2.800
miglia da Newport a Lisbona è molto più corta delle precedenti e
tuttavia tutti gli skipper hanno sottolineato la pericolosità
dell'Atlantico del nord. L'olandese Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel, ha
riassunto i pericoli della tappa nel corso di una affollata conferenza
stampa a Newport. “Se si guarda alla storia di questa tappa, sono
caduti molti alberi, una barca è affondata, degli uomini hanno perso la
vita e poi siamo sulla via del ritorno in Europa, quindi tutti
spingeranno al massimo.”
L'esperto Bekking parla con cognizione di
causa visto che la sua barca movistar affondò proprio in questa tappa
nell'edizione 2005/06 e lui e il suo equipaggio dovettero essere salvati
dai compagni di Horrevoets su ABN AMRO TWO. Bekking, comunque ha detto
che i nuovi Volvo Ocean 65 sono molto più robusti che le barche del
passato e quindi “speriamo che questa volta non ci saranno danni.”
Bekking ha anche dichiarato che non ci sono molte possibilità per il
suo team di recuperare il deficit di 10 punti dai leader della
classifica generale Abu Dhabi Ocean Racing, il cui skipper Ian Walker
però ha detto di non escludere Team Brunel dagli avversari più
pericolosi.
Cosa ancor più vera per gli inseguitori di Dongfeng Race
Team, la barca cinese guidata da Charles Caudrelier, che poche ore fa ha
annunciato di aver ingaggiato il velista francese Sidney Gavignet per
dar man forte nella settima tappa. “ Charles e io potremmo rompere qualcosa, i nostri alberi potrebbero cadere. Potrebbe succedere centinaia di altre cose.” Ha detto l'olimpionico britannico. “Sono
fermamente convinto che non bisogna guardare ai punti overall. Potrebbe
sembrare un cliché ma davvero penso che ogni tappa vada considerata
come una cosa a sé.”
Caudrelier e il suo team, comprensibilmente, non
hanno perso le speranze di negare a Walker l'opportunità di essere il
primo skipper inglese a vincere il giro del mondo, una regata che fu
creata proprio nel suo paese nel 1973 come Whitbread Round the World
Race. Caudrelier ha dichiarato che ci sono ancora un terzo dei punti da
assegnare nelle prossime tre tappe corte.
Lo spagnolo Iker Martínez che torna come skipper di
MAPFRE dopo aver saltato la sesta tappa per i suoi impegni nelle classi
olimpiche, ha detto di essere contento della quinta posizione a parità
con Team Alvimedica a 24 punti e che non vede l'ora di combattere
un'altra battaglia nell'Atlantico del nord malgrado i ricordi negativi
del 2012 quanto la campagna di Telefónica cominciò a disintegrarsi
durante questa tappa, lasciando campo aperto a Groupama per la vittoria
finale. “E' una tappa rischiosa per tutti, è dura, difficile e pericolosa.”
Per Charlie Enright, skipper di Team Alvimedica, la
giornata di domenica segnerà la fine di una settimana bellissima ma
molto stancante, con mille impegni e centinaia di fan locali desiderosi
di stringergli la mano e di fargli domande. Al quesito su quale fosse il
team più pericoloso della flotta per un ritorno sul podio, Enright ha
risposto senza esitazioni “Noi!”
Dell'equipaggio femminile di Team SCA con la skipper
Sam Davies non farà parte la britannica Annie Lush, che scende secondo
il piano di turnover del team. Le veliste di Team SCA non sono ancora
riuscite a raccogliere i frutti del loro grande lavoro di apprendimento,
ma nelle tappe corte potrebbero avere più opportunità di impensierire i
loro colleghi uomini. Sam Davies, tuttavia ha detto, di essere
orgogliosa di quanto fatto dal primo equipaggio di sole donne da 12 anni
a questa parte e che sarebbe pronta a provarci di nuovo, visto quanto
hanno imparato. “Abbiamo bisogno di un altro team tutto femminile nella prossima regata per cogliere i frutti del nostro lavoro.” Ha detto la Davies nella conferenza stampa organizzata da SCA.
Lo skipper di Team Vestas Wind Chris Nicholson ha
partecipato alla conferenza stampa, l'ultima con la barca a terra.
Nicholson ha infatti spiegato che le cose procedono secondo i piani per
tornare in acqua nell'ottava tappa, agli inizi di giugno a Lisbona. Il
COO della regata Tom Touber ha confermato e ha spiegato che la barca,
ampiamente ricostruita, è stata pesata lo scorso venerdì e che il peso è
risultato di uno o due chili differente dagli altri monotipo Volvo
Ocean 65. Considerando che il peso totale della barca è di 12.500 chili,
si tratta di un impresa eccezionale da parte del cantiere bergamasco
Persico Marine. La piccola differenza verrà comunque compensata.
I sei skipper e i loro equipaggi si troveranno per il
prossimo appuntamento, la Team Vestas Wind In-Port Race Newport sabato
alle 14 locali, le 20 in Italia. La speciale classifica delle In-port
Series vede in testa Team Brunel con un punto di vantaggio su Abu Dhabi
Ocean Racing e quattro sul terzo, Team SCA.
La Leg 7 vista dal meteorologo Gonzalo Infante
Rotta: da Newport a Lisbona
Lunghezza: 2.800 miglia teoriche
Partenza: domenica 17 maggio ore 14 locali, 20 ora italiana
La tappa transatlantica, da Newport a Lisbona,
storicamente ha sempre avuto un alto valore simbolico perchè segna anche
il ritorno della regata in Europa, dove è nata e da dove è partita. La
stagione primaverile è considerata come la più adatta per la traversata
dell'Atlantico poiché l'inverno, soprattutto a nord, può essere
piuttosto violento in termini meteo. Sebbene in primavera la traversata
sia più fattibile, la flotta troverà davanti a sé diversi possibili
ostacoli.
Il sistema depressionario dell'Atlantico occidentale è
il primo. Nel periodo primaverile nella East Coast si sviluppano spesso
delle basse pressioni che rimangono stazionarie, prima di prendere una
rotta nord-est verso nord. Se ciò dovesse accadere, la flotta potrebbe
incontrare forti venti freddi da nord-est e navigare velocemente al
lasco verso il centro della depressione. Un altro fattore, sebbene non
altrettanto rilevante quanto i sistemi depressionari, ma che certamente i
team dovranno tenere d'occhio è la presenza della Corrente del Golfo.
E' una sorta di tapis roulant che ha un effetto equilibrante sulle
temperature fra le aree tropicali e l'Europa settentrionale, che appare
evidente nelle mappe delle correnti oceaniche poiché trasporta masse
d'acqua calda (circa 24 gradi). Alla latitudine di Newport, la Corrente
del Golfo si muove a una velocità che va da 1.5 a 3 nodi. Il flusso però
ha una forma che cambia in continuazione e, nelle zone circostanti la
corrente primaria, sono presenti delle correnti secondarie (con
andamento circolare), che vengono chiamate eddie e che devono essere
prese in considerazione, per evitare di entrare in canali di corrente
contraria.
La costa occidentale della Groenlandia, è l'area dove
si sviluppa la maggior parte degli iceberg che si spostano verso sud,
trasportati dalla corrente del Labrador verso la zona dei Grand Bank. A
questo punto il loro viaggio viene ostacolato dalla Corrente del Golfo
ma potrebbero sempre prendere una rotta est nell'Atlantico
settentrionale. Grazie alle informazioni accurate fornite dalla
International Ice Patrol, gli organizzatori della regata definiranno la
zona di esclusione dai ghiacci (Ice Exclusion area).
Una volta passata la longitudine dell'Ice Limit, la
flotta potrebbe incontrare un altro ostacolo verso Lisbona, ossia
l'Anticiclone delle Azzorre. Si tratta di un fattore decisivo dal punto
di vista strategico, perché i team dovranno decidere se sarà il caso di
tenersi a nord, e compensare la strada in più con una maggiore velocità,
oppure navigare verso il centro della alta o ancora approcciarla da
sud, rischiando di navigare con angoli stretti.
Poi sarà il momento di decidere quando puntare la
prua verso il Portogallo, andando a cogliere il flusso degli Alisei
portoghesi. Questi venti possono infatti condurre la flotta fino alla
costa lusitana, prima dell'affascinante ma anche insidiosa parte finale
con la risalita del fiume Tago, nel cuore di Lisbona, con le sue
correnti e possibili arie leggere.
Nessun commento:
Posta un commento