giovedì 2 aprile 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Primo di aprile


Mentre scrivo siamo a 125 miglia nautiche dall’angolo, prontissime a dire , See ya, Auf Wiedersehen, Tschüss, Au revoir, Sayonara,Ciao… o semplicemente, grazie Oceano Meridionale ma ne abbiamo abbastanza. Tra parentesi, adesso siamo in bonaccia…che ironia eh!L’Oceano Meridionale, ogni giorno che passa, prende sempre più in simpatia la potente barca color magenta e i 12 membri del suo equipaggio, fornendo un nuovo problema o sfida che rallenta il nostro viaggio dentro a questo mare così remoto. Le miglia si riducono progressivamente, ma così certamente non può dirsi del tempo necessario a percorrerle. 
 
‘Quante miglia a Capo Horn Libby?’‘600 miglia’‘Quanto tempo ci vorrà?’‘2 giorni’‘Quante miglia a Capo Horn Libby?’‘300 miglia’‘Quanto manca?’‘2 giorni’Cooooosaaa?!Mentre stiamo qui sedute a dondolare, ci è permesso riparare le stecche della randa in vista della prossima battaglia. Il tutto mentre ballonzoliamo e ci chiediamo se arriveremo mai a Capo Horn o se esiste davvero! Forse è come l’orizzonte che non riesci mai a raggiungere; sarà domani…solo un giorno ancora! Fortunatamente per noi si tratta di meno di un giorno, probabilmente 10-12 ore. 

Inoltre, guardiamo avanti anche perché sappiamo che questo vento leggero è semplicemente la calma che precede la tempesta.Abbiamo avuto temporali e neve, abbiamo fatto un pupazzo di neve, abbiamo sofferto davvero tanto freddo, continuiamo ad avere la sensazione che piova, sia fuori che dentro la barca, siamo alla mercé delle onde e ci sentiamo pronte per avere nuovamente vento forte. I venti più potenti devono ancora arrivare. 

Proprio quando gireremo l’angolo, con la sensazione di lasciarci alle spalle le condizioni dure e pregustando temperature più miti e spiagge sabbiose, saremo azzannate da dietro da questa bassa pressione in cui ci stiamo “crogiolando”, pronte a dirigerci in poppa lungo lo Stretto di Le Maire con 45 nodi di vento.Impegnativa, è senza dubbio così che definirei questa tappa, e ciò per molti motivi, non solo per le circostanze e la posizione. 

Sono seduta alla postazione del navigatore, e penso ad una frase del nostro grandemente compianto Magnus, mentre ci avviciniamo ad uno dei suoi luoghi preferiti e, gradualmente, comprendo ciò che davvero intendeva.‘Ho un rapporto di amore e odio con l’Oceano Meridionale. Lo si ama perché è esaltante, ma al tempo stesso si ha un enorme rispetto nei suoi confronti. Devi averlo, altrimenti non sopravviverai. (www.teamsca.com)

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