mercoledì 1 aprile 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 14: Di nuovo in pista


Oggi, a causa di un problema alla strumentazione elettronica, siamo tornate alle origini, portando la barca con il solo aiuto del windex e della bussola. Abbiamo subito un black out alla strumentazione dopo un temporale, nel corso del quale abbiamo avuto vento fino a 43 nodi. Le condizioni burrascose hanno reso la situazione piuttosto difficile, perciò abbiamo ridotto la superficie velica in modo tale da navigare in sicurezza ed evitare scuffie. Essenzialmente siamo tornate alla navigazione tipica delle derive: non avevamo strumenti di rilevazione del vento, non ricevevamo dati sulla velocità della barca, niente rotta, ma navigavamo alla vecchia maniera, con la sola bussola ed il nostro istinto. 
 
È un modo completamente diverso di navigare. Sam e Libby hanno intrapreso la missione di risolvere il guasto al sistema elettronico, ma dopo tre o quattro ore trascorse a sezionarlo sono giunte alla conclusione che il WTP (Wave Technology Processor) era morto. Siamo state molto fortunate a ricevere un eccellente supporto dal team di terra, così Sam e Libby hanno iniziato il lungo e faticoso lavoro di riparazione. 

Fortunatamente abbiamo un WTP di riserva, perciò l’abbiamo installato; c’è stato un momento di eccitazione quando l’abbiamo acceso ed ha iniziato a funzionare. Siamo riuscite a rimettere tutto a posto e a riprendere la nostra corsa, il che significa che possiamo nuovamente navigare correttamente e ritornare in regata. Al momento siamo a circa 30 ore da Capo Horn e penso che tireremo un sospiro di sollievo quando gireremo l’angolo. 

Oggi la vita in coperta è stata piuttosto dura. Una barca come il VOR65 vuole volare sull’acqua, non ballonzolare come una papera su e giù dalle onde. È estremamente frustrante per l’equipaggio non poter svolgere il proprio lavoro come andrebbe fatto e, nonostante il fatto che non potessimo spingere la barca al massimo come avremmo voluto, c’era comunque bisogno delle ragazze in coperta a causa dell’imprevedibilità delle burrasche. 

Fa freddo, davvero freddo, e le ragazze in turno una alla volta vanno sottocoperta per scaldarsi le mani e bere qualcosa di caldo. La grandine continua a cadere e ne abbiamo così tanta in coperta che Sophie, Stacey ed Elodie hanno fatto un pupazzo e lanciato una palla a Liz, che in quel momento era al timone. Il morale è alto e continuiamo a lottare.(www.teamsca.com)

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