15 aprile 2015. Il Multi50
FenêtréA-Prysmian è stato rimesso in acqua martedì 14 aprile a Hennebont, dopo
un cantiere di due mesi durante il quale non sono state fatte modifiche, ma
solo un’accurata manutenzione. Un momento
particolare per Giancarlo Pedote e Erwan Le Roux che, dopo una serie di
necessarie validazioni tecniche, potranno iniziare le prime navigazioni in
preparazione della stagione agonistica che culminerà con la Transat
Jacques-Vabre, in partenza a fine ottobre. «Si tratta di un passo importante per il nostro
progetto, anche se la considero parte di una fase, quella del cantiere, in cui
ogni giorno ed ogni gesto sono stati fondamentali: per me era indispensabile
poter conoscere e capire la barca prima dell’avvio della stagione»
dichiara Giancarlo Pedote.
Come da programma, il
trimarano FenêtréA-Prysmian è stato rimesso in acqua martedì nel primo
pomeriggio a Hennebont, sotto lo sguardo di Pedote, il preparatore Adam Currier
e Le Roux che spiega il lavoro effettuato in cantiere:
«Abbiamo realizzato una manutenzione sostanzialmente
standard, con piccole riparazioni e piccoli ritocchi. Ad esempio, alla fine
della Route du Rhum avevamo trovato alcune piccole ammaccature sugli scafi che
era necessario riparare. Nulla di anormale dopo una traversata oceanica. Ad
ogni modo, abbiamo volto tutti i nostri interventi verso un unico obiettivo:
semplificare».
Nuovo nome, nuova
decorazione
In questa stagione
2015, grazie all’associazione con Giancarlo Pedote e Prysmian Group, il Multi50
alla guida di Le Roux ha cambiato nome in FenêtréA-Prysmian. Nuovo il nome,
nuovi i colori che l’imbarcazione ha sfoggiato martedì per la prima volta:
quelli di FenêtréA, produttore francese di finestre, porte e persiane su
misura, realizzate in PVC, alluminio e materiali misti, e quelli di Prysmian
Group, leader mondiale nel settore dei cavi e sistemi per l’energia e le
telecomunicazioni. Nero, bianco e rosso
caratterizzano adesso gli scafi e le vele del trimarano, la cui preparazione entra
nella fase due, quella della messa a punto tecnica.
Un check-up delle
vele
Prima di poter dare
il via al serrato calendario di allenamenti in acqua, è previsto ancora del
lavoro sul trimarano: «Per adesso il
nostro obiettivo è quello di terminare di preparare al meglio
FenêtréA-Prysmian. Per cominciare dobbiamo finire di equipaggiare
l’imbarcazione per trasferirla poi alla Trinité-sur-Mer. Una volta lì,
inizieremo un intero protocollo validazioni tecniche per il quale ci vorrà del
tempo», spiega Erwan Le Roux. «Inizialmente,
navigheremo con le vele che ho utilizzato durante la Route du Rhum, per
verificare che non ci siano problemi strutturali. Una volta appurato questo,
faremo ridecorare le vele che utilizzeremo nel corso della stagione. Anche se
non avremo un nuovo set di vele, navigheremo con del materiale valido, che
abbiamo sempre curato in maniera molto attenta», ha aggiunto il
navigatore che, come Giancarlo Pedote, è pronto ad iniziare gli allenamenti in
mare.
«Non vedo l’ora di iniziare» afferma
Pedote. «Le prime le navigazioni saranno
molto importanti. Dovremo essere attenti ad ogni segnale della barca, vigili su
ogni centimetro delle vele, in modo da testare il massimo ed essere sicuri di
non avere sorprese durante le regate. La chiave è fare le cose con ordine, ma
non nego che sono molto ansioso di scoprire il funzionamento del trimarano».
Una barca differente
«Quello dei multiscafi è un mondo affascinante,
differente», prosegue il navigatore italiano. «Dotati di albero alare e con solo 4 appendici
permesse dal regolamento, i Multi50 sono barche che, a causa dell’enorme
quantità di vento apparente che producono nelle andature portanti, non hanno
spinnaker ma soltanto gennaker. Fondamentale, in questa imbarcazione costruita
con parti in carbonio ed altre in fibra di vetro è l’elettronica, come si può
ben immaginare. Ciò che invece sorprende è lo spazio interno molto ridotto
rispetto a quello che si può pensare. La barca è dotata di una piccola cucina,
ed ha un piccolo spazio in cui è possibile entrare comodamente uno alla volta,
per cambiarsi, mangiare, dormire».
Condividere
«Questo prossimo periodo di messa a punto e
allenamenti si prospetta positivo, perché avrò la possibilità di vedere il
sorriso di Giancarlo durante le nostre prime navigazioni",
conclude Erwan Le Roux, impaziente di condividere con Pedote questa avventura
basata sullo scambio e la condivisione.
«Fino ad oggi ho vissuto come obiettivo cardine
dell’anno sempre regate e risultati in solitario» commenta Giancarlo
Pedote. «Quest’anno il mio obiettivo sarà
la Transat Jacques Vabre, una regata in doppio, un risultato da conquistare in
binomio. Il fatto di poter e dover condividere le mie sensazioni, scelte,
conoscenze ed emozioni con un altro navigatore, mi prepara ad un’esperienza
umana che farà indubbiamente allargare il mio bagaglio di uomo. Il risultato
del 2015 sarà da guadagnare in due, facendo forza ciascuno sui punti forti
propri e su quelli dell’altro, sostenendoci nelle nostre mancanze. Ne uscirò
sicuramente arricchito».
Nessun commento:
Posta un commento