Alle 14.07 UTC (le 16.07 in Italia) di
oggi, lunedì 30 marzo, il giovane equipaggio di Team Alvimedica guidato
dallo skipper Charlie Enright, e di cui fa parte anche Alberto Bolzan
l'unico velista italiano di questa edizione della Volvo Ocean Race ha
doppiato Capo Horn in prima posizione. Fedele alla sua fama, l'Horn ha
garantito condizioni abbastanza dure, con mare molto formato e un vento
sui 30 nodi e dunque anche un grande spettacolo che per la prima volta
nella storia della regata è stato trasmesso in diretta, con collegamenti
con le barche e da terra.
Team Alvimedica è anche l'equipaggio con il
maggior numero di matricole nel passaggio del mitico e temibile capo
sulla punta più meridionale del sud America. Lo skipper statunitense
Charlie Enright durante la diretta ha dichiarato: “Per me questa
regata è competizione al massimo livello, ma questa tappa è un po'
diversa. E' una cosa molto speciale per noi. I ragazzi sono stati
assolutamente fantastici, in queste condizioni dure può accadere
facilmente che la solidità del gruppo si incrini. Forse altri, sulla
carta, non avrebbero scelto loro, ma io sono felicissimo di averlo
fatto.”
Enright ha anche voluto sottolineare che, malgrado la grande
soddisfazione, la tappa non è ancora finita e che altri ostacoli
attendono i velisti sulla strada per Itajaì. “Ci aspettiamo un
periodo di transizione della meteo, le prossime ore saranno complicate,
Abu Dhabi è appena qui dietro e il match racing continua. Dobbiamo
restare concentrati. Non c'è molto tempo per celebrare, la festa dovrà
aspettare.”
Alle 14.22 UTC è stata la volta di
Abu Dhabi Ocean Racing, con l'olimpionico britannico Ian Walker alla
guida, a cui durante la scorsa edizione era stata negata la gioia di
passare Capo Horn per dei gravi problemi di delaminazione alla barca. “C'è
una grande atmosfera a bordo, negli ultimi giorni abbiamo tirato il
collo alla barca. Vediamo Alvimedica e Capo Horn è proprio qui alla
nostra sinistra, distante solo 8 miglia. Non sono mai riuscito a vedere
Capo Horn le altre volte e sono felice di essere arrivato qui senza
problemi. E' la cosa più importante. C'è ancora molta strada da fare ma è
un sollievo, ancor di più perchè siamo in forma.” Il team degli emirati, infatti, ha stabilito il record di percorrenza sulle 24 ore di questa edizione con 551 miglia, che rappresenta il terzo miglior risultato nella storia del giro del mondo dopo quello di ABN AMRO TWO (2006 – 562.96 miglia) e di Ericsson 4 (2008 – 596.6 miglia).
In terza posizione al capo gli spagnoli
di MAPFRE con lo skipper Iker Martìnez che come si ricorderà nel 2012 a
bordo di Telefonica dovette fermarsi poco dopo Capo Horn per effettuare
un pit-stop tecnico e delle riparazioni. “Questa è una di quelle tappe in cui sei felice solo quando arrivi.” Ha detto il velista iberico. “Negli
ultimi giorni ci siamo divertiti parecchio con Alivmedica, adesso siamo
un po' dietro perchè abbiamo scelto di essere conservativi. Questa
regata è cosi, dalla leadership alla terza posizione, ma siamo davvero
felici.”
Se per il giovane skipper di Team
Alvimedica è stato il primo passaggio di Capo Horn, l'olandese Bouwe
Bekking, skipper di Team Brunel oggi ha potuto festeggiare il notevole
traguardo di 9 volte attorno al capo. “Quelli che passano di qui in barca sono un po' pazzi.” Ha detto Bekking.
“E' un posto speciale. E' bello doppiare e lasciarsi alle spalle la
parte peggiore. La scorsa notte abbiamo perso qualcosa perchè tutti gli
strumenti hanno smesso di funzionare, e navigare alla cieca con lo
spinnaker nel buio fa abbastanza paura. Mi spiace molto per Dongfeng,
non se lo meritavano ma è una cosa che può sempre accadere in questa
regata. Faccio loro i miei migliori auguri e spero che possano tornare
presto.”
E proprio da bordo della barca con
bandiera cinese Dongfeng Race Team, si è collegato con il Race control
di Alicante l'irlandese Damian Foxall. Che ha spiegato: “Siamo sicuri
di poter recuperare l'albero con quello che abbiamo, abbiamo dovuto
tagliare una vela e ci sono un po' di cose rotte. Continuiamo a
mantenere i turni normali di guardia e cerchiamo di fare attenzione, di
non lavorare di fretta per non rendere le cose più complicate di quanto
già non siano ma almeno tutti stanno bene a bordo.” Dongfeng può
sceglire di ritirarsi dalla tappa, oppure decidere di riparare e tornare
in regata nel qual caso otterrebbe sei punti per la sesta posizione e
non otto, due punti preziosi per la classifica finale.
Intanto Team SCA continua a lottare in
condizioni molto difficili, a oltre 550 miglia alle spalle dei leader.
Il team femminile guidato da Sam Davies è stato fortemente penalizzato
dal danno subito una vela, il code 0, dopo la strapuggiata della scorsa
settimana. “Non possiamo più prenderci dei rischi con le vele che ci sono rimaste” ha detto Sam Davies “perchè ci serviranno per la risalita da Capo Horn a Itajaì.” La barca magenta dovrebbe doppiare l'Horn nella mattinata di mercoledì.
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