giovedì 15 gennaio 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 11: Il nocciolo della questione


Nel racconto del 2011 di Yann Martel, intitolato "Vita di Pi", i due protagonisti finiscono per arenarsi a bordo di una zattera di salvataggio, dopo che la loro nave cargo diretta in America era affondata. Ieri, mentre eravamo sedute in falchetta, con l'acqua salata che ci spruzzava e pungeva il viso, Dee ha posto la domanda se i due personaggi stessero navigando alla deriva nel Golfo del Bengala – nelle stesse acque che solcavamo noi in quel momento.Dopo un lungo dibattito ho deciso di dirimere la questione ponendo la domanda via mail al team di terra. La risposta è stata che i protagonisti del racconto erano rimasti bloccati nell'Oceano Pacifico - a migliaia di miglia dalla nostra posizione attuale.
 
Comunque, uno dei protagonisti, era una tigre del Bengala – un tipo di tigre la cui denominazione deriva dalla zona in cui tipicamente vive (e che, casualmente, è vicina a dove ci troviamo al momento).Perciò siamo qui, a navigare nel Golfo del Bengala e a riflettere sulle tigri. Non stiamo solo pensando a come deve essere la vita a bordo con una tigre (qualcosa che per fortuna non dobbiamo affrontare) ma, siamo affascinate particolarmente dall'avventura che i due protagonisti si trovano a condividere. Che sia la Baia del Bengala o l'Oceano Pacifico, tutti noi, da Pi e Tigre, a Dee e Stacey, stiamo vivendo un'esperienza inredibile."Vita di Pi" è un racconto avventuroso, proprio come la nostra storia. 

I protagonisti del libro si trovano a vivere una situazione che non sarebbe capitata in condizioni normali - 'vivere con una tigre a bordo di una scialuppa di 25 piedi' è un qualcosa che poche persone si aspettano di sperimentare nella vita. Dal nostro lato, nonostante tutte a bordo di Team SCA abbiamo fortemente desiderato l'opportunità di competere nella Volvo Ocean Race, solo fino a pochi anni fa ciò sarebbe stato assolutamente impossibile.Quattro anni fa Dee era appena partita per la Barcelona World Race; Annie e Sally si allenavano per le Olimpiadi, mentre Sara aveva iniziato da pochi mesi la sua carriera in ambito velico. 

Proprio come Pi e Tigre avevano ognuno la propria storia individuale prima di finire insieme su di una scialuppa in pieno Oceano Pacifico, ognuna di noi ha il suo percorso personale, che l'ha condotta fino a qui.Tuttavia c'è un elemento comune che è fondamentale per comprendere la similitudine tra Pi, Tigre e noi: l'avventura. Avendo a cuore così intensamente l'amore per l'avventura, nessuna a bordo è troppo sorpresa di essere finita a navigare oltre l'India, attraversando il Golfo del Bengala a bordo di un Volvo65."Ad essere onesta, se qualcuno mi avesse detto che avrei navigato alla volta dell'India, non sarei rimasta sconvolta – perché amo profondamente la vela," ha detto Libby sorridendo. "Quattro anni fa, non conoscevo minimamente il percorso della regata," ha aggiunto Stacey con un sorriso sornione.

L'elemento comune tra Pi e la Tigre del Bengala diventa imparare a sopravvivere insieme a bordo della zattera; per 227 giorni insieme affrontano momenti di speranza e di disperazione. Anche se noi non stiamo lottando per la sopravvivenza qui, ciò che ci lega e ci accumuna, come membri di Team SCA, è l'urgenza di ottenere buoni risultati nella competizione - la necessità di lottare contro le avversità e di sfruttare al massimo i vantaggi.

Perciò, mentre navighiamo insieme attraverso la Baia più vasta del mondo, ci appare chiaro che nessun mare è troppo sconfinato per essere attraversato e nessuna montagna è troppo alta per essere scalata – il nostro senso dell'avventura ed il nostro amore per la competizione sono l'essenza della nostra storia. 
(www.teamsca.com)
 

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