La prova generale della regata, che non
contava ai fini della classifica ma importantissima per mettere a punto
sistemi ed equipaggi, è terminata con un finale thrilling poco prima
dell'alba di domenica con cinque delle sette barche partecipanti che
hanno tagliato la linea del traguardo dopo aver completato il percorso
da Alicante a Palma di Maiorca in soli venti minuti, e la sesta solo 16
minuti più tardi. Gli equipaggi durante la Leg 0 hanno anche portato a
termine una serie di simulazioni di situazioni di emergenza, programmate
in precedenza, ma in alcuni casi è successo anche l'imprevedibile.
A bordo di Dongfeng Race Team infatti,
l'equipaggio ha vissuto momenti intensi quando ha dovuto recuperare una
vela caduta in mare durante una manovra e quando il velista cinese Jin
Hao Chen (detto Horace) ha dovuto aggrapparsi a una cima gettata in
acqua dai suoi compagni per essere recuperato dopo essere caduto in mare
mentre stava lavorando su una deriva. Prontamente riportato a bordo
Horace non ha riportato ferite, a parte una leggera contusione a una
mano e all'orgoglio, imparando però una preziosa lezione sui pericoli
della navigazione oceanica.
“Sono caduto in mare e mi sono tenuto a
una cima, fortunatamente mi hanno recuperato in fretta. Ho perso un bel
lembo di pelle da una mano, ma sono comunque riuscito a finire la prova
usando una mano sola.” ha raccontato Horace. Il suo skipper Charles
Caudrelier ha spiegato come quanto successo sia stata una lezione per
tutti i componenti del Dongfeng Race Team. “E' giovane e sta
imparando ad aver cura di se stesso. In regata sarebbe stato molto
peggio. Non è mai bello avere una situazione di uomo a mare a notte
fonda.”
La prima barca a tagliare la linea del
traguardo di Alicante, dopo circa 350 miglia di navigazione è stata la
danese Team Vestas Wind, l'ultimo ad annunciare la sua partecipazione e
quello con evidentemente meno allenamento, che ha finito a soli 10
secondi, cioè un centinaio di metri, davanti agli olandesi di Team
Brunel in un finale al cardiopalma.
Dopo i danesi e gli olandesi ha concluso
la prova Abu Dhabi Ocean Racing, seguito da Team Alvimedica,
dall'equipaggio femminile di Team SCA e da Dongfeng Race Team. A
chiudere gli arrivi Team España, con un ritardo di quasi sette ore a
causa di una decisione di navigazione errata.
Decisamente soddisfatto Chris Nicholson, skipper di Team Vestas Wind, che ha dichiarato: “Se
qualche giorno fa mi avessero detto che saremmo arriavti primi, avrei
pensato che ci voleva davvero tanta fortuna. Ma non è stata una
questione di fortuna e non potrei essere più felice del risultato.
Abbiamo imparato moltissimo ma dobbiamo imparare ancora. E' bello per il
team capire di essere competitivi, che possiamo fare bene, manovrare
bene e al tempo stesso fare buone scelte di strategia e di tattica.”
Da parte sua Bouwe Bekking, skipper di
Team Brunel, ha raccontato di un errore con la manovra del Code 0 che lo
ha costretto a partire con diversi minuti di ritardo rispetto al resto
della flotta. “E' stato comunque un buon test. Quando inizierà la
Volvo Ocean Race avremo molte opportunità di dimostrare quel che
valiamo, nella Leg 0 abbiamo tenuto velocità molto buone, fino a due o
tre nodi meglio di quelli avanti, dimostrando di poter recuperare.”
Per Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing terzo sul traguardo la prova è stata relativamente positiva. “A
esser sincero credo che ci siamo rilassati un po' troppo. Sapevamo che
era una regata che on dava punti, quindi abbiamo fatto pratica, cercando
di stare vicino agli altri e di mantenere un livello di stress il più
basso possibile.”
Lo skipper di Team Alvimedica, Charlie Enright, a proposito del quarto posto ha detto: “Ora
ci vuole un po' di sonno! Abbiamo imparato moltissimo, dall'inizio alla
fine. Abbiamo girato la prima boa almeno cinque nodi più lenti degli
altri, è stato frustrante vederceli sfilare via, poi abbiamo preso una
decisione non perfetta di passare fra le isole, poi però abbiamo
rimontato bene. Fa parte del gioco.”
“Abbiamo sbagliato strategia sulla meteo, il che ci ha fatto perdere moltissimo terreno. Non può essere stato altro.” ha spiegato Xabi Fernández, watch captain di Team España una volta giunto a terra. “Con
le informazioni che avevamo, abbiamo deciso di andare a sud di
Formentera per guadagnare est, ma il vento ha rinforzato a nord e quindi
abbiamo pagata cara la nostra scelta. Una lezione importante: quando si
naviga con barche uguali bisogna stare nella pancia della flotta, non
si può andar via da soli.”
I team saranno ora impegnati a preparare
uomini e mezzi in vista dell'avvio della Volvo Ocean Race il prossimo 4
ottobre, giorno della disputa della In-port race di Alicante.
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