sabato 13 settembre 2014

MINI 6.50 - Si torna in Med con le "Spagnole" AIR e Mini Barcelona


Dopo l'abbuffata atlantica della Les Sables-Açores-Les Sables il Mediterraneo rispalanca le braccia alla flotta dei Mini 650, proponendo il tradizionale finale dei fuochi d'artificio in Spagna.  Due le prove, entrambe "en solo", entrambe di circa 300 miglia.  Non è difficile per i cugini iberici articolare percorsi accattivanti, con le isole Baleari che occhieggiano proprio lì di fronte.  Se la Mini Barcelona, meteo permettendo, propone il periplo di Minorca, l'Air, la prima in programma il 21 di Settembre mette nel mirino Ibiza e Formentera.

Dovrebbero essere una quindicina circa i partenti da Valencia, mica male sotto questi chiari di luna, e di questi, salvo sorprese, tre saranno italiani, a riprova del fatto che il nostro movimento si sa incuneare dappertutto ed in ogni stagione.

Non è che vi siete dimenticati di Alberto Bona vero?
Pedote e Zambelli hanno, giustamente, monopolizzato tutta la nostra attenzione con le loro imprese a Les Sables, mentre il torinese in tutto questo 2014 si è limitato a fare il co-skipper di lusso sulle barche degli amici.
Il suo quinto posto tra i Serie dell'anno scorso lo colloca su di un piano tecnico per niente inferiore a quello dei suddetti e siamo felicissimi di potervi annunciare che Alberto sta per ripartire con un nuovo progetto che, date le sue qualità, non poteva che essere assai ambizioso.
La sua scelta è caduta su di un Proto italiano di ultima generazione che finora non aveva potuto esprimere appieno tutto il suo potenziale: il Manuard 756 voluto e costruito da Andrea Caracci.
Dopo due anni di sosta in cantiere dopo il malaugurato disalberamento del 2011, questo gioiello rinasce a nuova vita nelle migliori mani che avremmo potuto immaginare.
Teniamo conto che si tratta della barca gemella di quella di Delesne, la detentrice del record mostruoso di 304 miglia nelle 24 ore quindi, pur appuntito che sia, si tratta di "roba buona".
Alberto correrà le due regate spagnole nell'assetto attuale ma sappiamo che matura l'intenzione di effettuare un corposo cantiere invernale per introdurre delle grosse novità tecniche sulle appendici, studiate da un Team di giovani designer italiani.
Avremo tanto tempo per saperne di più....
Il parterre di Valencia non è pantagruelico, ma per il Manuard 759 dovrebbe costituire un buon test per il debutto.
Lo ricordiamo nelle mani di Romain Mouchel al GPI, ed in quelle dello sfortunatissimo Jeffrey MacFarlane alla Mini Transat, dove disalberò quasi subito.
Molto meglio era andata a Kolacek, il suo costruttore, che vi aveva vinto una Select.
Tra parentesi… lo slovacco ha debuttato nei Figarò e sta correndo una Azzorre che è stata neutralizzata per una depressione omerica. Se ci fosse stata giusto un mese fa...

Dopo la buona prova nella seconda tappa (vinta tra i Proto) della Transtyrrhenum ed il forzato ritiro alla SoloRoma SoloRace per il cedimento del tangone, Stefano Paltrinieri si ripresenta al via.
Dopo tre edizioni della Barcelona, visto che non è propriamente un pischello, ha voluto aggiungere per tempo al suo curriculum anche l'AIR, ed eccolo sciropparsi il consueto e sempre più faticoso trasferimento dal Garda.
Nessuno più di lui sa che Adrenalina matura sul groppo un paio di decenni, che il percorso gli è totalmente sconosciuto e che gli avversari non faranno regali, ma la voglia di divertirsi è tanta e la preparazione è stata, una volta di più, minuziosa.
Un'ora e mezza di allenamento fisico giornaliero, una ventina di intense uscite ad agosto, corroborate sempre da fitte manovre e, per rifinitura, un 40 minuti di allenamento videomotorio sulle manovre al giorno. Insomma... la coscienza è a posto!

Tra i Serie dovrebbe essere della partita Thomas Pircher, che sta effettuando il trasferimento via mare. Il veneto aveva debuttato sul suo P2 al GPI del 2013 con Luca Tosi come co-skipper.
Ha saltato la prima parte della stagione corrente ma, dopo robuste sessioni di allenamento tenute in Sardegna sotto l'occhio attento del geniale veneziano, si è rimesso in pista. Lo ricordiamo alla partenza della Barcelona 2012, sognante in banchina e siamo ben contenti che abbia coronato il suo sogno e che ci ritorni due anni dopo come armatore.

Tra i partenti stranieri notiamo anche due nostre vecchie conoscenze: Nacho Postigo che ha vinto la Solo Roma senza pilota ed il magiaro Tamas che ha portato il suo Manuard Banzai a tutte e quattro le regate italiane di quest'anno.

Tornano gli RG 650.
Assenti, se non per la presenza sporadica di uno in Atlantico, passata quasi inosservata, qui ne partiranno almeno un paio, tra cui quello del russo Firsov.
L'attempato ma bravissimo residuo dell'URSS è rimasto in lista di attesa nella MiniTransat 2013 ma, a quanto pare, non demorde. Da tenere d'occhio!
Buon vento a tutti!

E lo squalo è arrivato... forse con una tempistica che rasenta il tempo massimo ma è arrivato.
Alla Chrono 650 è iscritto con l'868 il primo dei P3, targato sontuosamente Verdier...
Neppure il tempo di disquisire sul come andrà a finire, ora che si sa che l'Ofcet va come un missile, che arriva il colpo del KO:
Sam Manuard ha progettato lo SKA 650 e quello che si curerà della costruzione sarà lo stesso cantiere del mitico Cocò, Archambault… un vaticinio di successo.
Che dire? Troppa grazia!!
Certo che immaginare TRENTA nuovi armatori di Mini appena sfornati non è esercizio facile oggigiorno. Confidiamo nella ripresa economica e nella profonda cultura nautica specifica dei cugini.

Quanto alla nostra di cultura, sottolineiamo il grande lavoro di proselitismo che sta facendo Marco Nannini a Fezzano.
I suoi stage sui 650 vanno a ruba e questo non potrà non riverberarsi in futuro sul numero di partenti alle regate o, per lo meno, sul grado di consapevolezza e conoscenza di chi seguirà l'agonismo velico da spettatore. La cultura di base, appunto... 

(www.classemini.it di S. Paltrinieri)
 

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