venerdì 18 aprile 2014

MINI 6.50 - Il Gran Premio d'Italia 2014 all’epilogo


Ci siamo lasciati due sere fa nel dubbio se il feroce inseguimento dei due Proto ai danni delle due lepri “Serie” sarebbe stato coronato dal successo. Il verdetto è stato limpido: col vento largo il loro ritorno è stato incontenibile e la classifica finale ha assunto un tono più consono alla logica tecnica delle forze in campo. Per ricordare un recupero esaltante come quello degli “attenti a quei due” Zambelli-Bona devo tornare indietro fino al 2008, quando Andrea Caracci, partito con una deroga speciale 24 ore dopo il gruppo per motivi di lavoro, mancò per poco il clamoroso recupero sui primi.

Insomma,un GPI bellissimo che, anche se con pochi protagonisti al via, ma siamo sicuri che sarà l’ultima volta, ha offerto spunti agonistici che non ci hanno annoiato un attimo.
Il meteo ha poi messo a dura prova i concorrenti con piatte estenuanti che hanno via via lasciato il posto a rinforzi che hanno superato in qualche caso i 30 nodi nel Golfo Ligure.
La qualità tecnica ed umana di tutti è stata rimarchevole.
Mentre scriviamo ci sono due barche, Hasta Siempre e Jrata, che hanno avuto la forza morale e la cocciutagine di ripartire dopo 24 ore di sosta tecnica. Bravissimi!
Michele avrà sicuramente sfruttato le condizioni variabilissime della gara per evolvere nella sua conoscenza del mezzo mentre il Marina Militare di Pendibene-Valsecchi ha fornito l’ennesima prova di mostruosa efficienza, capacità di programmazione e preparazione… del resto, da una barca in forza nella Marina Militare non ci si poteva attendere nulla di meno.
Non ci nascondiamo che,forti come sono, moriremmo dalla voglia di vederli a confronto coi tenori della Classe anche in altri campi di regata per Mini 650.
Il podio proto assume connotazione internazionale, col secondo posto dell’equipaggio franco-inglese ed il terzo degli ungheresi di Banzai.
Nei serie Lusso e Fornaro hanno completato una gara da incorniciare ed è stato un peccato che la rottura delle stecche ci abbia privato del duello per il terzo posto tra Iacopini-Stella ed il Nacira francese, che si stava rivelando al calor bianco.
Grati allo YCI italiano per la consueta capacità organizzativa e l’ospitalità che riserva ogni anno ai “piccoletti” dell’altura, proiettiamo ora la nostra attenzione sui prossimi scenari del Calendario Italiano.
La nuova e splendida Trans Tyrrhenum incombe ed invitiamo caldamente gli skipper che intendessero correrla a perfezionare la loro iscrizione, dato che la prova avrà luogo solo se partiranno almeno SETTE mini 650.
Sarebbe un crimine perdere una simile occasione!
Lo scriviamo ancora più convinti, anche per il fatto che abbiamo ricevuto la notizia della prossima inaugurazione del Centro di Allenamento Federale per l’Altura a La Spezia.
Si tratta di una novità fantastica, di cui parleremo ancora, ma di cui il movimento Mini Italiano si deve dimostrare degno, con un’adeguata presenza sui campi di regata.
Forza ragazzi, tutti in rotta per Termini Imerese!
(da www.classemini.it di Stefano Paltrinieri)

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