17 novembre 2013 - Questa
notte alle ore 5.14 (orario italiano), Giancarlo Pedote ha passato per primo
il passaggio obbligatorio fissato dall'organizzazione nelle Canarie. In
questa occasione ha potuto contattare una barca accompagnatori e
indicare che va tutto bene a bordo per lui. Il
secondo, Bertrand Delesne (Teamwork), ha passato lo stesso punto 4 ore
dopo (esattamente alle 9,15), seguito dopo soli 30 minuti da Benoit
Marie. Questo
passaggio alle Canarie è praticamente coincidente con quella che
inizialmente doveva essere la linea di arrivo della prima tappa della
Mini Transat, la cui seconda metà (Sada-Arracife) è stata riunita con la
seconda tappa (Arracife-Pointe-à-Pitre) in un'unica tappa di 3.700
miglia.
Viene
quindi naturale fare un punto della situazione, da cui si rileva come
nuovamente il distacco dato da Pedote al secondo in flotta sia di 4 ore.
E
se il primo vantaggio era stato annullato per la cancellazione della
validità della prima parte della regata (per cause meteo), adesso, non
facendo tappa, ogni distanza nella classifica provvisoria è soggetta
alle differenti condizioni meteo a cui ciascuna imbarcazione si troverà
ad essere soggetta durante e dopo il passaggio dalle Canarie.
Ma
solo le prime mille miglia sono state percorse: si apre adesso la
seconda parte della più lunga tappa della Mini Transat che, ricordiamo,
viene affrontata su imbarcazioni di 6,50 m, senza software di
navigazione e senza alcun contatto a terra, ma solo con un VHF e una
radio a onde corte per captare la meteo e il messaggio con classifica e
meteo passato una volta al giorno dall'organizzazione.
Giancarlo
e Prysmian stanno già passando oltre e si preparano ad attraversare
l'Atlantico, ma dietro di lui molte imbarcazioni hanno segnalato la
volontà di fare scalo ad Arracife: le Canarie rappresentano l'ultima
possibilità di fare uno scalo tecnico che, come prevede il regolamento,
deve durare minimo 12h e massimo 72.
E' dal 14 novembre mattina che Giancarlo mantiene la leadership della Mini Transat a bordo di Prysmian 747.
A
causa di un cambiamento dell'intensità dei venti e agli effetti delle
coste dell'arcipelago, la sua distanza dalla flotta è momentaneamente e
giocoforza diminuita: all'uscita di tutte le imbarcazioni dalle Canarie
sarà possibile fare un punto più preciso.
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