Las
Palmas, 21 novembre – Manca solo l’ultimo “piccolo” trasferimento, poi
l’avventura di Andrea Rossi e Luca Tosi
potrà iniziare ufficialmente. Il loro obiettivo è ambizioso: battere il record
di traversata atlantica in doppio su un catamarano non abitabile di 20 piedi (6,1
metri) che appartiene, dal 2007, ai francesi Benoît Lequin e Pierre Yves Moreau che con il catamarano “OCTO
FINANCES” hanno stabilito l’attuale record di 11gg 11h 25m 42s sulla rotta Dakar - Guadalupa. Il
percorso in doppio è omologato dal WSSRC (World Sail Speed
Record Council) e riconosciuto dall’ISAF.
A Las Palmas riceveranno anche gli
ultimi consigli di Matteo Miceli,
che questo record lo stabilì nel 2006 insieme ad Andrea Gancia e lo scorso anno, insieme a Tullio Picciolini, stava quasi per riprenderselo prima della
terribile scuffia in pieno oceano. Un’avventura finita bene, con il recupero in
mare dei due italiani, ma che fa ben capire la difficoltà di questa avvenuta
oceanica che Andrea Rossi e Luca Tosi si accingono ad affrontare.
La
barca, seppur modificato nella struttura e in tantissimi particolari per poter
affrontare una navigazione oceanica, è pur sempre un piccolo catamarano da
spiaggia che non offre alcun riparo alle intemperie. Per Rossi e Tosi si
prospettano 11 giorni (speriamo di meno) di vita da uomini duri, perennemente
bagnati e senza alcuna possibilità di riposare completamente.
“E’
una barca molto difficile e delicata – conferma Luca Tosi – ed è completamente diversa dal Mini 6.50 cui eravamo
abituati. Sinceramente pensavamo fosse tutto un po’ più semplice, ma non è
stato così. Qui gli errori si pagano cari e ce ne siamo accorti ben presto”.
“Ci
siamo allenati tanto – conferma Andrea
Rossi – dopo aver acquistato la barca. Prima era praticamente impossibile.
Di barche come questa non ce ne sono tante al mondo e costruirla ex novo era
praticamente impossibile, sia per il tempo sia per il budget. Dopo aver visto
quello che c’era in giro, compresa Biondina Nera di Matteo Miceli, abbiamo
optato per la barca francese e dopo averla avuta in mano abbiamo capito quanto
fosse duro il gioco. Abbiamo cambiato ed intensificato tutta la nostra
preparazione ed ora ci sentiamo pronti al grande salto”.
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