martedì 11 ottobre 2011

TRANSAT 650 - Prima Tappa - Il diario di bordo di Susanne Beyer


Susanne Beyer ha ottenuto il miglior piazzamento tra gli otto italiani
25 settembre 2011 - h 15.50 (local time) La Rochelle
"Finalmente in mare. Si tirano i primi bordi attendendo la partenza. Parto felice, in una giornata di sole e i baci degli amici ancora addosso. Scrivo e ricordo... Marco, Barbara e Tiziana venuti dall'Italia a salutare, come mamma e Sister. Il loro aiuto e l'affetto mi hanno dato la carica. Finalmente in mare, dopo un tempo infinito...Non ci sarà mai una giornata uguale a questa." Così scrivevo sul mio diario di bordo il giorno della partenza. L'uscita dal porto de La Rochelle è stato un momento emozionante. Immaginate... dopo tutto il tempo che ho dedicato a preparare questa regata, lo stress, le corse dell'ultimo momento. La chiusa si apre e tutta la gente si assiepa per salutare le barche che escono. Bellissimo...Partiamo con pochissimo vento e i primi giorni mi servono per sperimentare le vele e apportare adattamenti all'attrezzatura.
Ci sono stati dei ritardi ed io sono partita senza sapere cosa avevo nei sacchi. Situazione assurda per una regata così importante, ma lo sapevo e non mi innervosisco. Ho un piccolo problema alla bussola del pilota - che si chiama Antonio - fortunatamente nulla di serio. Penelope è ben preparata ed io mi sento perfettamente a mio agio nel mio piccolo guscio. Ci sono sempre stata bene, ma questa volta è davvero tutto come volevo, dentro e fuori. Guido Broggi in tre stagioni ha fatto un lavoro eccezionale: io amo le barche semplici, con manovre ridotte al minimo e nulla di superfluo. Guido fa esattamente questo, in modo perfetto. I materiali sono i migliori, grazie alla sponsorizzazione di Gottifredi & Maffioli. A La Rochelle, nel mese prima della partenza, Tommaso Stella mi ha aiutato con la preparazione finale. Non potevamo essere in mani migliori, Penelope ed io! Attraversiamo il Golfo di Biscaglia con pochissimo vento e momenti di totale piatta. Nebbia e una guazza terribile la notte.

27 settembre - h 17.15 UTC
"Da 3 ore nella piatta, posizionata merdesima, ma tranquilla. ZEN, come mi dice sempre Guido. Ascolto musica e penso. Pensieri che conosco già... L'acqua scorre sotto il guscio di Penelope, non tanta e troppo lentamente, mentre i pensieri corrono. Cerco di gestire questa regata che aspetto da anni, l'umore è alto".

28 settembre - h 16.32 UTC
"Ho appena incrociato Pendibene che viaggia in direzione contraria. C'è abbastanza vento da tenere la rotta! Mi è andato in palla il GPS? Ma no, cavolo....io vado giusta, ma il dubbio mi è venuto! Boh, ha l'AIS spento. Forse sta uscendo da un buco di vento... ! Parlano alla radio di dove trovare il vento. Davanti c'è un brutto banco di nebbia, che detesto! Non c'è mai il sole e la pila combustibile continua a consumare metanolo. Speriamo che basti". (Ho scoperto all'arrivo che Pendibene si era ritirato - roba da matti!!! Mi era venuto il serio dubbio di essere io a sbagliare rotta...! L'AIS è un sistema di posizionamento che dà informazioni su posizione, rotta e velocità. Utilissimo!)
h 19.32 - "Primo incrocio con una grande nave. Spero che questa nebbia non ci sia nel canale di traffico. Finalmente si viaggia veloci, spero solo di non essere troppo staccata dal gruppo, non riesco a sentire nulla alla radio e questo non è buon segno!!! Problemi con il winch di dritta: sgrana e salta, ma non voglio mettermi a smontarlo qui in mezzo. E' entrato il vento e devo darci dentro. La radio tace, non i miei pensieri. Chissà se mamma riesce a dormire. Viaggiamo in un inchiostro nero. Non c'è Luna e le stelle ne approfittano per brillare a tutta forza. Scintillano più che in Mediterraneo, sembrano più grandi. Ora mangio e mi metto al timone".

29 settembre - h 6.42 UTC
"Prima rottura di timone per qualcuno. Che palle! Chissà come ha fatto. Intanto, dopo una notte di cavalcate sotto COD 0 abbiamo ripreso altre tre barche e la cosa figa è che uno è Gesi!!! Ogni volta che dormo faccio dei sogni pazzesci. Ho sognato che due amici venivano a prendermi e io lasciavo andare la barca sotto pilota. Andavo a farmi un giro e poi avevo il problema di tornare a bordo. Nel sogno fatto il pisolino successivo raccontavo questo sogno a Tommy. Pazzesca tutta questa attività onirica. Chissà perchè! Sogno persone che non vedo da milioni di anni, di cui non ricordavo nemmeno l'esistenza. Sto bene, sono fresca, mangio, dormo e mi lavo. Sono già al quinto giorno in mare e - anche se le manovre sono numerose e le regolazioni frequenti - è molto diverso dal Mediterraneo. Tutto è dilatato".
h 15-45 UTC - "La pressione scende, vediamo cosa succede. Sono più a nord del gruppo di testa, speriamo serva a qualcosa. Mi auguro che a sud ci sia un bel cono di convergenza e ci sia più piatta che qui. Dormo perchè stanotte ho la sensazione che non si chiuderà occhio, soprattutto per il passaggio delle navi. Mezz'ora fa mi è sfilato a poppa un grosso peschereccio d'altura, senza AIS il maledetto! Come tanti della flotta del resto... Continuo a fare dei sogni incredibili! Ho deciso che passerò a ovest del canale di traffico. Mi pare che si stia alzando un'onda strana, lungo la costa sarà peggio e tanto non riesco a stringere il vento. Sarò già più esterna del dovuto. Questo andazzo mi rilassa, sono sempre di buon umore. Ho solo un problema serio con il pilota, non so come fare in condizioni critiche..."
h 22-30 UTC - "Merda non sono riuscita a sentire nulla della vacation! Un'altra volta!!!! Ho capito solo che uno che ho messo dietro tutto il giorno mi è ripassato davanti. Mo' ti ripiglio! Ufffff” (La “vacation” è un appuntamento radio che si tiene 2 volte al giorno durante il quale comunichiamo le nostre posizioni.) “Ho appena ammainato il COD 0 e abbiamo attraversato la rotta dei cargo. Rotta su Madeira 215°, noi ne facciamo 225° mure a sinistra. Si bolina anche qui. Penelope non ha fatto altro che bolinare da quando è nata. .... beh significa che siamo allenate. Andiamo a ripigliare qualcuno dai! Non riesco a capire come diavolo sono posizionata. Credo non bene. Odio non avere informazioni. Magari sto facendo una figura di merda! aha ah ha. Spero solo di aver fatto la scelta giusta, che quelli che sono andati a terra ci siano rimasti. Sento che qui arriverà un vento buono per noi! Dai Penelope andiamo a mordere il culo a qualche ometto...!
h 22-58 UTC - "Stella cadente spettacolare, piccola e rapida attraversa la Via Lattea"

30 settembre - h 19 UTC
"Nottata lunga. Il fronte temporalesco che aspettavo ci ha raggiunto all'1.30 e non ha ancora mollato. Lo sapevo! Credo di essere nella posizione giusta rispetto al simpaticone. Ho evitato il vento troppo forte. Ho sbolinato al timone fino alle 13.30, dalle 18 di ieri pomeriggio. Onda dopo onda Penelope ed io eravamo nel nostro. Ho la gamba destra di legno! posizione del cavolo per timonare... Siamo fradice. Finisterre, beh ... è Finisterre! Che mare potente. Una sbolinata memorabile. Forse ho sbagliato regata, dovrei farlo al contrario l'Atlantico! Per tutta notte la bizzarra sveglia imbarcata all’ultimo momento mi ha tenuto compagnia. Ogni volta che sbattevamo giù da un'onda si accendeva e cambiava colore. Che risate! Penelope sembrava una discoteca in mezzo alla sburiana...! Ancora non capisco come sono piazzata. Credo che il gruppo di Pip e Marie sia proprio da un'altra parte. Ho fatto spostare 3 navi dalla mia rotta stanotte. Una era italiana "Grande Napoli". Quando l'ho chiamato per chiedere se mi aveva visto e di togliersi gentilmente dal mio fianco destro, mi ha risposto che vedeva un macchietta sul radar. Mi ha chiesto cosa ci facevo lì con una barchetta così piccola. E' stato molto gentile. Mi sarebbe piaciuto far due chiacchiere, ma non capivo una mazzzaaaaaa!!!! Ho parlato con i filippini e non capisco un napoletano!!! bahh...Questo pomeriggio c'è stata una nebbia incredibile! Il vento ha mollato ed una nave enorme che non vedeva il mio AIS mi è sfilato a fianco, vicinissima e non la vedevo! L'ho chiamata e ha cambiato rotta, sfilandomi sulla sinistra suonando le trombe da nebbia. Una scena da romanzo di Conrad. Che brutto!!!! Mancano 665 miglia. Solo.... Dimenticavo! Ieri notte i delfini sfrecciavano sotto la barca lasciando incredibili scie fosforescenti. Mi davano fastidio ai timoni e la barca rallentava. Di solito li adoro, ma questi mi intimorivano. Strano...".

1 ottobre - h 19 UTC
"Nottata con evento straordinario quella scorsa: attacco di totale perdita dell'orientamento. Orrendo. Ho ascoltato la vacation, scritto e messo le posizioni sulla carta, ho mangiato, tutto con la frontale accesa. Quando sono uscita mi sono messa al timone nel buio totale. So che ci vogliono alcuni minuti per abituarsi. Il buio era totale. L'unica luce erano i due schermini NKe (che detesto!!!!) e la bussola, troppo fioca. Cazzo non riiuscivo a tenere la rotta. Il mare era strano "rotondo", nessuna sensazione alla barra. Continuavo a poggiare e ad avere la sensazione di andare in tondo. Maremma ho strambato! Ero di bolina e ho strambato!!!!! Che pirla! Stavo male. Ho messo il pilota e mi sono messa dentro. Ho provato un'altra volta, ma nulla! Pilota tutta notte. Incredibile, non mi è mai successo e sono cresciuta senza strumenti! Tirrenia neanche li ha e ho fatto miliardi di miglia al timone così. Che cazzo succede?!??! Sarò stanca!" Quella notte mi sono davvero spaventata, in realtà mi sono accorta che è perfettamente comprensibile. Ne ho parlato all'arrivo e mi hanno detto che capita sempre. Se non si hanno sensazioni alla barra si ha la sensazione di andare in tondo. Il giorno prima ero stata timone un'infinità di ore, nelle onde di Finisterre e ho scoperto all'arrivo a Madeira che avevo recuperato tipo 12 posizioni, quindi .. niente panico, un momento di paura inutile. Ero arrivata a pensare di avere un infiammazione all'orecchio, che mi faceva male, ma per le cuffie dell'ipod!!. "Oggi giornata strana. La barca non avanza, il mare sembra di colla. Con 18 nodi di bolina larga, quasi traverso, non tengo i 7 nodi! Tutto il giorno al timone, milioni di pensieri... la wishlist si allunga ogni giorno di più. Dopo tanti mesi di sbattimenti avere il tempo di PENSARE mi pare un lusso straordinario! Per questo non c'è un altro posto al mondo dove vorrei essere!!!

2 ottobre – h 19 UTC
“La scorsa notte è stata magica. Vento, stelle ed il primo spicchio di Luna finalmente. Sento Penelope carica. I mei amici sono con me, li sento. Mi sono commossa come una scema tutta notte e ho fatto camminare la barca sotto una stellata indescrivibile. Orione se ne stava sdraiato su un fianco, con la testa appoggiata sulla mano, a guardare la poppa di Penelope che scivolava veloce lasciando una scia bianca fosforescente come non l’avevo mai vista. Sono innamorata della mia barca e sono grata a me stessa per essermi buttata in questa avventura! Sono un marinaio e cavolo sono nel posto giusto!!!! Ho il cuore gonfio e la mente concentrata…! Cuori Alti! Penelope vola!!”

3 ottobre – h 18 UTC
“Da ieri il mio diario è registrato perché anche il mio quaderno è troppo zuppo… uff scrivere è un’altra cosa. Non c’è più nulla che sia salvo dall’acqua, anche dormire mi riesce difficile, quindi timono e cerco di guadagnare posizioni. Mi sembra anche di riuscirci!! Umore alto, fisico e forze strepitosi. Ho dietro di me due ministi che parlano ininterrottamente alla radio. Si svegliano l’un l’altro e chiacchierano come una coppia di neofidanzati innamorati. Che rottura! Possibile che io sia vicino a questi qui????
h 20 UTC - “metro dopo metro sto mettendo dietro i due fidanzatini. Ormai li prendo a ridere, sembra una commedia. Super figata: dalla vacation ho visto che sono davanti a parecchia gente! Giornata veloce, con il COD 5 planavo a 13 nodi facile facile. Scena terribile! Una murata di tonni mi si è parata davanti tagliandomi la strada. Ho avuto paura come se mi stessi andando a schiantare! In tanti anni non ho mai visto una scena del genere! Erano un’infinità e saltavano fuori tutti insieme formando un muro lungo e spesso. Ho cercato di fermare la barca per buttarmi dentro, ma cazzo andavo come un treno! Insomma ovviamente non è successo nulla, ma mi ci è voluto parecchio per calmarmi… Donna-coraggio stracribbio, a volte sembro una bambina di 6 anni che ha paura della propria ombra! Non si è mai sentito di tonni che si schiantano su una barca!!!!! Pirla! O no?!?!?! Ancora pirla!. Dopo due ribaltoni ho tolto il COD 5, ma ho tirato una riga sopra a uno planandogli a fianco come un intercity. Lui era lento come un trattore perché aveva già tirato giù lo spi! Aha hah ah ah ah !!! Son soddisfazioni! Ora però devo stringere il vento e non ci sta neache il COD 0. Uff, tocca andare a vele bianche… ci avevo preso gusto, ma almeno timona Antonio – a 7 – 8 nodi comunque!”

4 ottobre – h 16.20 UTC
“104 miglia a Madeira. Si continua a camminare, ma un po’ meno. L’aria sembra girare a nord. Devo beccare il momento giusto per cambiare da COD 0 al Cod 5. Non devo prendere decisioni affrettate e non devo sbagliare ora. E’ un attimo che quelli dietro mi prendono. Sto smaniando per sapere come sono posizionata. Io ho camminato bene, ma avranno camminato bene anche gli altri. Non devo fare cavolate. La pressione scende, ci sarà una rotazione, devo beccare il momento giusto. Devo scendere veloce veloce fino a Porto Santo e poi bisognerà vedere che accelerazione ci sarà tra le isole. 3 ore fondamentali prima della vacation per gestire il vantaggio. Strano cielo davanti a me, difficile capire senza informazioni… sta mollando da 18 nodi a 13... girerà!!! Sento la coppietta che mi tallona, devo tenere duro. Se molla il vento siamo tutti al casello. Sento che mollerà e girerà ufff!
h 20.25 UTC - “spi grande. Il vento è instabile. Sarà una notte lunga e faticosa. Devo approcciare bene queste ultime 75 miglie. Tra una 40ina di minuti sarò a Porto Santo, devo stare nel vento pulito. Questo fucking spi è instabile e difficile da portare. Ci sarà da ridere nella seconda tappa… “

5 ottobre - h 2.50 UTC
“TERRA!!!! PER GIOVE!!! Ecco le prime luci di Porto Santo. Maledizione me la sono conigliata e ho tolto lo spi grande. Ho su il medio per stringere un po’, ma non so se ho fatto una cazzata. La prossima volta che parto senza conoscere le mie vele mi faccio pestare a sangue!!!!!!!! ZEN! mancano 33 miglia. Comincio a sentire l’odore di me stessa e non è buono! Ho resistito fino a qui alla tentazione di frullare qualche indumento a mare…. Ma non mi sopporto più tanto. Ho voglia di arrivare solo per farmi una bella doccia. Per il resto proseguirei dritta per il Brasile”.
h 8.13 UTC - “Arrivo maledetto pure questo!!!! Cazzo è una maledizione, come in Mediterraneo. Tutte le barche stanno arrivando al casello. Chissa’ chi è arrivato… Nottata abbastanza veloce ed ora piantati qui. Non ho dormito per star dietro alla barca ovviamente. Poche miglia da Madiera – che è molto alta – ma ancora non si vede!! Mille e rotte miglia a farsi il mazzo e ora ci si pianta tutti qui. Uff” L’arrivo a Madeira è stato l’unica note dolente di tutta la regata. Sono saliti improvvisamente 25 nodi di vento ed io avevo tutta tela a riva: spi grande e tutta randa, la barca sbilanciata con i pesi davanti per la condizione precedente di pochissima aria. Antonio – dopo una bellissima navigazione – ha deciso di tradirmi a 7 miglia dall’arrivo… il bastardone! Non sapevo come fare a tirar giù lo spi. E’ stato un ribaltone dopo l’altro e ho davvero rischiato di distruggere barca e vele mandando tutto a quel paese. Ero incazzata ai massimi livelli e non sono bastati gli insulti e tutti i tentativi di far ragionare Antonio, con un mano sul timone e l’altra a trafficare sulle regolazione del display, mentre Penelope viaggiare furiosa troppo invelata. Momenti orrendi. Alla fine sono riuscita a prendere il toro per le corna e tirar giù il maledetto spi senza neanche romperlo. Lo spagnolo dietro di me e tutti gli altri arrivavano come treni. Situazione folle. E’ stata la prima volta in tutta la regata in cui mi sono slegata (ormai ero davanti al porto, ma è stato comunque un errore) e ho cominciato a fare il diavolo a quattro per riuscire a tirare su uno straccio di vela e non farmi beccare dagli altri, tutto con Antonio a braccia incrociate! All’arrivo facciamo i conti, stronzetto! Devo proprio dire sono grata al mio fisico e al tigrotto che è in me che ogni tanto salta fuori, perché ho fatto un arrivo folle, mantenendo la posizione e senza rompere nulla. Ho tagliato la linea e quelli dell’organizzazione mi sono saltati a bordo per gestire l’entrata in porto. Che figata! Ancora con l’adrenalina che mi usciva dalla orecchie, sono stata accolta in modo del tutto inaspettato: la musica della Giua che avevo scelto sparata a mille dalla diga, la gente che applaudiva, i fiori, i fotografi. Ero confusa e puzzolente… in imbarazzo. Ma è stato un momento di gioia indescrivibile.

(da www.minipenelope.it di Susanne Beyer)

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