lunedì 15 settembre 2008

Velisti di Senigallia: due chiacchiere con i Campioni (SPONSOR WANTED)



foto in alto: a sinistra Gabriele Franciolini e a destra Francesco Falcetelli Campioni Nazionali Assoluti e Juniores classe 420;
foto in basso: Lidia Mazzanti 7° graduatoria italiana e 39° ai mondiali di Atene classe 420;

Ho voluto incontrare di persona l’equipaggio campione italiano assoluto e juniores classe 420 composto da Gabriele Franciolini, prodiere del Club Nautico Senigallia e Francesco Falcetelli, timoniere della Stamura di Ancona; era un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire tanto più che per l’occasione erano presenti anche Lidia Mazzanti, prodiere del CNS, che si è ben piazzata 39° ai recenti mondiali 420 ad Atene, e Federica Francucci timoniere del CNS che molto probabilmente l’affiancherà nel prossimo futuro. Dopo la prima timidezza iniziale mi sono fatto raccontare i loro allenamenti che nei 7 anni in cui hanno fatto parte della squadra agonistica costituiscono la “routine” : tre uscite in mare ogni settimana per tutto l’anno per una durata di circa tre ore più le regate e almeno un’ora alla settimana in palestra. Non c’è che dire si tratta di un grosso carico di lavoro per ragazzi/e di 16/17 anni anche considerando le pesanti trasferte in giro per l’Italia necessarie per partecipare alle competizioni. Il meccanismo di selezione dei migliori equipaggi per i campionati italiani, europei e mondiali prevede la partecipazione a quattro regate principali in aggiunta a quelle della zona Marche. Al termine di queste gare viene stilata una classifica in base a tutti i migliori piazzamenti e solo un ristretto numero di equipaggi viene ammesso alle competizioni maggiori: i primi sessanta su un paio di centinaia possono andare all’italiano; i primi cinque equipaggi maschili ed i primi due femminili all’europeo e i primi quattordici, sia maschili che femminili, al mondiale. Per dare un’idea della complessità delle trasferte va menzionato che quest’anno si sono tenute a Marsala, San Remo, Livorno ed Ancona: tutte della durata di almeno quattro giorni e con almeno dieci regate durante le quali ci si confronta in mare con altre 140 barche. Per non parlare di quello che succede durante le regate vere e proprie che sono sempre molto movimentate Ad esempio Gabriele mi ha riferito che alla prima partenza della prima regata dell’italiano sono stati speronati a poppa da un’altra barca che gli ha creato una falla sulla cassa stagna di galleggiamento; per fortuna la partenza è stata rinviata e così hanno potuto effettuare una riparazione di fortuna con nastro adesivo. Anche le ragazze non hanno vita più facile: Lidia mi raccontato di come mentre era in regata gli si fosse staccata la guarnizione di gomma (bandelle n.d.r.) della deriva e di come aveva dovuto tamponare al volo e con una spugna la robusta “fontanella” d’acqua che sgorgava dalla scassa nella barca. Per questi ragazzi c’è rimasto un solo anno o al massimo due nella categoria juniores e poi dovranno crescere in tutti i sensi! Nel loro futuro ci sono sempre tanti impegni e, forse, tra qualche anno il 470. Davvero davvero non c'è nessuno sponsor, neanche a basso budget, che sia interessato a dargli una mano?

TO BE CONTINUED ...................................

P.S. mi scuso con Federica Francucci di cui, per mia colpa, non sono riuscito a pubblicare una foto (e se lo meritava!): le devo un favore oltre all'impegno di aggiungere, anche nei prossimi giorni, la sua immagine.

Nessun commento: