mercoledì 7 maggio 2025

Sibma Navale di Imperia, il restauro del Baglietto EA e il regno dei Dragoni


Da oltre 20 anni la Sibma Navale di Imperia è diventato il cantiere di riferimento per il restauro, il rimessaggio e la manutenzione periodica dei Dragoni, il monotipo da regata nato in Norvegia nel 1929.  Qui sono tornate le imbarcazioni già oggetto di interventi eseguiti in passato, come il Baglietto a vela EA del 1952, lungo 19,50 metri, oltre a Carron II del 1935 e Vision del 1930, due tra i più vittoriosi 8 Metri Stazza Internazionale. Tra le imbarcazioni minori una storica deriva della Classe Lightning del 1985. Oggi Sibma Navale continua a operare a Dolcedo, nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, grazie a Mario e Andrea Quaranta, rispettivamente seconda e terza generazione di questa realtà fondata nel 1962 da Ernesto Quaranta.

IL BAGLIETTO ‘EA’ DEL 1952

Numerose le imbarcazioni d’epoca e classiche presenti all’interno della Sibma Navale di Dolcedo, (www.sibma.it) nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, dove Mario Quaranta e il figlio 29enne Andrea, rispettivamente seconda e terza generazione del cantiere fondato a Torino nel 1962 da Ernesto Quaranta, svolgono l’attività di costruttori e restauratori specializzati nel settore del legno. Tra i più recenti e impegnativi interventi compiuti dalla Sibma Navale c’è quello su EA, cutter Marconi varato nel 1952 presso il cantiere ligure Baglietto di Varazze su progetto di Vittorio Baglietto. La barca, lunga 19,30 metri, è costruita in quadruplo fasciame di mogano incrociato dello spessore di 32 millimetri, su ordinate in frassino e correnti in douglas. Nel suo palmares la partecipazione a ben nove edizioni della regata della Giraglia, di cui tre vinte in tempo reale. Nel 2006, dopo essere stata acquistata a un’asta giudiziaria in Francia, era stata già oggetto di un esteso refitting eseguito dalla Sibma Navale, che due anni dopo l’ha riportata a regatare alle Vele d’Epoca di Imperia.

I LAVORI A BORDO

Tra i lavori di manutenzione straordinaria realizzati in questo periodo su EA, la sostituzione del motore, il rifacimento della gommatura dei circa 40 metri quadrati del ponte in teak e il controllo del serraggio dei 7 perni della chiglia che trattengono le 9 tonnellate del bulbo in piombo. Smontata e revisionata anche la pala timone in bronzo, rifatte le boccole e revisionata l’asse dell’elica. A seguire la raschiatura e riverniciatura dell’opera viva e delle parti a vernice dell’opera morta, con applicazione di 14 mani di vernice trasparente bicomponente e di smalto bianco per le murate. Per quanto riguarda l’armo velico è stato riverniciato l’albero in silver spruce lungo 22 metri e sostituito il sartiame con cavi d’acciaio ritorti a 19 fili. Oggi EA naviga al comando dell’imperiese Flavio ‘Plinio’ Frediani.

IL REGNO DELLA CLASSE DRAGONE

Sono ben 18 le imbarcazioni della Classe Dragone attualmente presenti alla Sibma Navale di Imperia, eletta dal 2004 dal cantiere inglese Petticrows, il più affermato costruttore di Dragoni al mondo, sua struttura di riferimento in Mediterraneo. Tra queste Heuschrecke, costruita nel 1961 dal cantiere danese Pedersen & Thuesen, che dopo il refitting eseguito dalla Sibma Navale nel 2024 si è aggiudicata a Tallinn, in Estonia, il Campionato Nazionale Open. Ordinaria manutenzione per Javelin di Fabio Mangione, neo campione italiano di Classe che si avvale alla tattica dell’olimpionico Flavio Grassi. Il Dragone Valì, costruito dal cantiere francese Ducruet nel 1963, è invece tornato in Sibma per alcuni interventi, tra i quali la rinvergatura di circa 15 metri lineari del fasciame di mogano, la lamatura della coperta in teak e la riverniciatura. Verrà invece sottoposto a un restauro integrale della durata di almeno un anno Venture, varato il 1° gennaio 1959 anch’esso da Pedersen & Thuesen e facente parte delle cosiddette “Seven Sisters”, sette scafi gemelli diventati tra i più ricercati dagli armatori perché vittoriosi sui campi di regata.

GLI 8 METRI STAZZA INTERNAZIONALE

Continuano a fare base presso la Sibma Navale due tra i più belli, importanti e vittoriosi 8 Metri S.I. (Stazza Internazionale). Si tratta di Vision del velista milanese Paolo Manzoni, un Camper & Nicholsons del 1930, e di Carron II, un Fife del 1935 dell’armatore Angelo Mazzarella. Entrambi hanno partecipato nel 2024 al Campionato del Mondo di Classe in Scozia aggiudicandosi rispettivamente il primo e il secondo posto del Neptune Trophy (barche in legno antecedenti al 1960 che hanno mantenuto l’armo, le manovre e i materiali originali come il bronzo o acciaio non inox e con vele esclusivamente in dacron) e della Sira Cup. Vision è stata ora sottoposta al controllo dell’attrezzatura e dei punti critici della barca, albero e attrezzatura, oltre alla pitturazione dello scafo e riverniciatura delle parti trasparenti della coperta. Su Carron II si è proceduto al serraggio dei bulloni in bronzo della chiglia, alla rinvergatura di almeno 50 metri lineari del fasciame, oltre alla lamatura del ponte in teak e cicli di verniciatura. La supervisione dei lavori, così come è stato in passato per i progetti di upgrade di entrambe le imbarcazioni, continua ad essere affidata allo studio dell’architetto navale francese Nicolas Fauroux, figlio del famoso Jacques, massimi esperti mondiali di classi metriche. Entrambe le imbarcazioni parteciperanno dal 2 al 6 settembre 2025 alla Coppa Imperia per la Classe 8 Metri, in concomitanza con le Vele d’Epoca di Imperia, e successivamente alle Règates Royales di Cannes. 

UNO STORICO LIGHTNING DI 40 ANNI FA

In cantiere anche una deriva della Classe Lightning, storica imbarcazione lunga 5,80 metri progettata dall’americano Olin Stephens. A partire dal 1938, anno del varo del primo esemplare, si calcola che nel mondo siano stati costruiti più di 15.000 Lightning. Quello presente in cantiere, il numero 13349, è stato realizzato nel 1985 dal Cantiere Navale dei soci Nuccio De Vita e Gianni Pellegrino di Marsala, in Sicilia. In occasione di un Campionato Italiano si era anche aggiudicato il terzo posto. Costruito in compensato di mogano e cedro del Libano, verrà sottoposto ad alcuni interventi di ordinaria manutenzione per conto dell’armatore imperiese Alessandro Casano. Il Lightning è un’imbarcazione dotata di deriva pivotante, pesa circa 320 chilogrammi e viene condotta in regata da tre membri di equipaggio che regolano la randa, il fiocco e lo spinnaker.

IL MONDIALE PER TUTTI E QUELLO PER I DRAGONI IN LEGNO

Fittissimo il calendario internazionale delle regate della classe Dragone, che nel solo 2025 prevede oltre 60 appuntamenti in una quindicina di Paesi, compresa l’Australia e Hong Kong. Tra questi il Campionato del Mondo, in programma dal 10 al 17 maggio a Vilamoura, in Portogallo, nelle acque dell’Atlantico. Dal 17 al 20 settembre, presso lo Yacht Club Sanremo, si svolgerà invece la Wooden Dragon World Cup, il campionato del mondo riservato esclusivamente ai Dragoni costruiti in legno. Presidente della Classe italiana dal 2024 è l’avvocato milanese Giuseppe La Scala, armatore del Baglietto Galatea II (ITA-12) del 1951, che ha partecipato alle Olimpiadi in Finlandia del 1952 e del più moderno Behind The Cloud (ex KIN), un cantiere Petticrows del 2004. Presidente Onorario della Classe è il ligure Tonino Viretti.

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