Antonio
Antonelli, armatore e timoniere del J24 Ita 424 Kismet, ma soprattutto
una grande amico della Classe J24 e del mondo della Vela, una persona
unica e uno stimatissimo professionista, è partito per una regata molto
impegnativa, lasciando un grande vuoto in tutti coloro che hanno avuto
la fortuna di conoscerlo. Tantissimi i messaggi di saluto e di cordoglio
sulla sua pagina Facebook ai quali si aggiungono con affetto quelli
della Sua Flotta della Romagna e di tutta la Classe J24 che è vicina
alla sua amata Francesca e a chi gli ha voluto bene.
“Ci
ha lasciato il Mago delle Ariette: quando il vento calava lui riusciva a
far camminare il suo Kismet come nessun altro.- ha commentato Pietro
Diamanti, presidente della Classe Italiana J24 -Ci ha lasciato un grande
uomo, sempre positivo, senza nemici che non si permetteva di giudicare
gli altri. Ci ha lasciato un velista che fino all'ultimo ha continuato a
sperare di tornare sui campi di regata. A nome di tutti noi: Ciao
Antonio.”
Fra
i tanti messaggi ricevuti, anche quello di Roberto Valzania “Come amico
di Antonio ti invio alcune righe su di lui… forse scritte in fretta,
per molti motivi: gli impegni, l'impreparazione al lutto… Per noi,
Antonio era davvero una persona speciale. Anche per il suo impegno
politico e sociale. Quest'anno si era candidato sindaco della nostra
Cervia. Era uno psichiatra di un rigore professionale difficile da
trovare, che ha rischiato più volte di essere denunciato perchè non
passava alla procura le "informazioni" sui pazienti border line. Da un
anno combatteva un glioblastoma devastante al cervello con grande
coraggio e grazie a sua moglie Francesca che lo ha appoggiato in tutte
le ricerche su un male che si cura solo con terapie paliative o
sperimentali (perchè la medicina tradizionale lo giudica non curabile).
Oggi
è un giorno molto triste, ci ha lasciato un uomo che ha condiviso con
noi passioni, avventure, giornate di mare e di vela.- prosegue Roberto
Valzania -La sua data di nascita, il 25 aprile, racchiudeva in sé il
significato stesso della sua vita. Un grande amico della classe J24, fra
i primi a portare questa barca in Adriatico e ad amarla perché battersi
alla pari con gli altri era la sfida che amava di più. Armatore prima
di Alessandra, acquistata dal presidente Linthout, e poi di Kismet.
Quasi imbattibile nelle ariette dell’Adriatico “odiatissimo” dagli
armatori della Flotta di Romagna a cui lasciava solo le briciole nei
Campionati invernali, fin quando la salute glielo ha concesso, è stato
presente a tutte le trasferte tirreniche da Pasquavela all’Accademia, ai
Campionati Italiani ed Europei, ai quali ha sempre partecipato fino al
2014. Dopo un anno di lotta contro il il male che oggi ce l’ha portato
via, mai domo, stava programmando il ritorno alle regate, con la
partecipazione alla nazionale di Anzio del prossimo 8-10 Aprile. Antonio
lascia nei nostri cuori un grande vuoto, per la passione, la
determinazione e la fermezza con cui ha sempre affrontato la vela e la
vita. Un uomo nel quale il rigore morale era pari alla passione per la
sua amata Francesca.”
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