Superata la barriera delle 2.000 miglia al traguardo,
la flotta ha superato anche il limite sud-occidentale della zona di
esclusione alla navigazione definita dagli organizzatori per evitare il
pericolo dei ghiacci. E proprio nell'area di questo limite le sei barche
si sono raggruppate, ancora una volta. Il leader Team Brunel, ha visto
sfumare un vantaggio che ieri era prossimo alle 25 miglia a sole 0.6
miglia sugli spagnoli di MAPFRE. E, oggi per lo skipper veterano Bouwe
Bekking, alla sua settima partecipazione alla Volvo Ocean Race, è una
giornata particolare, poiché ricorre il nono anniversario di uno degli
episodi più drammatici della storia della regata.
La lotta odierna per la leadership nella settima
tappa e per raggiungere il traguardo di Lisbona nelle posizioni di testa
deve sembrare lontana anni luce da quella notte di nove anni fa quando
la barca guidata da Bekking, movistar, iniziò a imbarcare acqua nel
mezzo dell'oceano Atlantico. Con condizioni che andavano peggiorando, lo
skipper olandese fu posto davanti al difficile dilemma se abbandonare
la barca o cercare di salvarla. Mentre l'equipaggio di ABN AMRO TWO
rimaneva in stand-by nelle vicinanze, Bekking optò per mettere in primo
piano la salvaguardia della vita dei suoi uomini, che trasbordarono
sullo scafo degli avversari. movistar in effetti poi affondò e non fu
mai recuperata.
A una precisa domanda sull'incidente, posta durante la
conferenza stampa degli skipper a Newport, Bekking ha risposto dicendo
che il fatto rimane come un segnale di quanto pericoloso possa essere
l'Atlantico, benché le barche odierne siano molto più preparate ad
affrontare le potenziali condizioni estreme della tappa transatlantica.
Anche nell'ultimo episodio del programma Inside Track, di ieri Bekking ha confermato che ormai quanto avvenuto fa parte del suo passato.
“Non ci ho pensato affatto. Al tempo fu terribile perché avevamo
lavorato duro per due anni al progetto, ma non c'è stata una sola notte
da quel momento in poi che io ci abbia perso il sonno, e credo non
succederà mai.”
Intanto, oggi, Team Brunel ha ripreso la testa della
flotta, posizione che ieri occupava con un ampio margine ma che poi si è
ridotto notevolmente, tanto che a uno dei rilevamenti, gli spagnoli di
MAPFRE risultavano aver strappato la prima piazza. Ma i distacchi sono
minimi, solo 0.6 sugli iberici e 1.6 miglia su Abu Dhabi Ocean Racing,
in terza posizione. Proprio la barca degli emirati ha segnalato di
essere stata vittima di una collisione con un bancale di legno. Nessun
danno allo scafo o problema per l'equipaggio, ma il team ha dovuto
rallentare per liberarsi dall'ostacolo incastrato nella chiglia,
perdendo circa 4 miglia.
Chi invece ha recuperato moltissimo è l'equipaggio
tutto femminile di Team SCA con la skipper britannica Sam Davies che è
sesto ma è passato dall'avere quasi 40 miglia di distacco alle 8 del
rilevamento delle 12.43 UTC. Secondo questo report, la quarta posizione è
occupata da Team Alvimedica, a 2 miglia mentre Dongfeng Race Team è
quinto a meno di tre miglia. E' evidente da questi numeri che, con meno
di 2.000 miglia ancora da percorrere, ognuna delle sei barche in regata
ha ancora la possibilità di ottenere la vittoria in terra portoghese. Da
seguire con attenzione cosa succederà, dal punto di vista strategico, e
se qualcuno cercherà una mossa a sorpresa per approcciare l'Anticiclone
delle Azzorre separandosi dal gruppo in cerca di un colpo di mano.
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