La
flotta della Volvo Ocean Race è partita esattamente una settimana fa da
Abu Dhabi alla volta di Sanya. E per la maggior parte del tempo ha
incontrato condizioni di vento leggero e instabile, che notoriamente
mettono alla prova i nervi e la resistenza dei navigatori oceanici.
Quando sono state percorse oltre 1.200 miglia, la flotta è ancora
racchiusa in meno di cinquanta miglia. Dongfeng mantiene la testa,
resistendo agli attacchi degli avversari e alla pressione della
leadership. Sembra che, psicologicamente, ogni
possibilità di opzioni diverse sia stata messa da parte dai sei team.
Non sapremo mai se una scelta di navigare più sottocosta avrebbe pagato,
perché nessuno è stato abbastanza coraggioso da provare qualcosa di
diverso.
Le sei barche continuano nella gara in linea, solo Team Brunel
ha tentato di portarsi più a est, ma dovrà trovare una brezza più fresca
per cercare di riprendere i franco/cinesi e al contempo tenere a bada
Abu Dhabi Ocean Racing. Le mappe delle condizioni meteo in
zona confermano quello che tutti i sei equipaggi riportano da bordo:
navigano con mare piatto ma con vento leggero e molto instabile di
direzione, tanto che da bordo Abu Dhabi Ocean Racing hanno detto di aver
avuto da 1 a 12 nodi e salti anche di 80 gradi.
Come ha raccontato
l'Onboard reporter della barca degli emirati, Matt Knighton: “Il
vento è stato davvero noioso oggi. Stiamo puntando a sud per trovare
l'angolo migliore di approcciare lo Sri Lanka, ma il vento che viene
dall'India è fra i più strani che abbiamo mai trovato. Le raffiche
arrivano all'improvviso, ci si sposta dalla prua estrema alla poppa
estrema ogni dieci, quindici minuti, forse anche meno. Mentre eravamo in
un grosso buco d'aria Ian ci ha spiegato che: “E' un vento di monsone
molto leggero, ovviamente deve attraversare le montagne indiane, sembra
aumentare sotto le grandi nuvole ma poi quando ti trovi in un buco, è
molto instabile e rafficato. Abbiamo avuto dei salti di 80°, una cosa
che sembra impossibile ma che qui succede davvero. La formula è
semplice, più riesci a stare nella raffica e ad andare a sud, più veloce
sarai dopo verso la baia del Bengala. La cosa positiva è che siamo
tutti nella stessa situazione, la cosa negativa è che viviamo alla mercé
del vento, che cambia ogni quarto d'ora...”
I franco/cinesi di Dongfeng Race Team
continuano a tenere la testa della flotta e, soprattutto, mostrano
sempre un'ottima velocità media. Sembra proprio che abbiano trovato il
segreto della terza tappa, almeno per il momento. “Non so se sarà il
più bravo a vincere questa tappa, forse sarà il più fortunato. Ci sono
talmente tante decisioni da prendere” ha spiegato lo skipper Charles
Caudrelier ieri in un collegamento con il Race Control centre di
Alicante. “Il vento è leggero e molto ballerino. Tutti gli avversari
sono pericolosi ma quello che temo di più sono i buchi di vento. MAPFRE
ha scelto di andare più a ovest, credo sia una scelta da tenere d'occhio
perchè gli spagnoli potrebbero essere pericolosi, faranno più strada ma
potrebbero trovare più vento. E anche Brunel è pericoloso. E' veramente
una situazione complicata. Noi cerchiamo di resistere.”
Corinna Halloran da Team SCA racconta dell'atmosfera a bordo della barca magenta. “Fa
giorno, comincia un altro giorno di navigazione con vento leggero. E'
un po' monotono, ma a un certo punto scorgiamo il profilo di Alvimedica
all'orizzonte. Siamo ancora a vista degli avversari. Essere in caccia è
una bella sensazione, tutte a bordo siamo felici, e tutte restiamo
concentrate. Siamo alla caccia degli avversari, e ancora vicine. Libby
dice che: “Siamo tutti alla caccia del primo. Ci spinge tutti ad andare
un po' più veloci finché non li prendiamo.” Le fa eco Carolijn. “E'
tutta una questione di nervi, per il cacciatore e per la preda. Finora
non ci eravamo mai trovate in questa posizione, di vedere quelli che
stiamo inseguendo. Il che ti fa cercare di stare con l'altra barca sul
breve termine. Ma sul lungo termine dobbiamo pensare in prospettiva. Le
due cose devono andare insieme, è un equilibrio complesso.”
La flotta si sta avvicinando alla costa
indiana e la punta meridionale del subcontinente asiatico, ma prima
dovrà fare i conti con il Nine Degree Channel fra l'arcipelago delle
Maldive a sud e quello delle Laccadive a sud. Mentre le previsioni meteo
continuano a prospettare un vento da NNE sempre leggero.
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