Tanto vento e tanta tecnica. La
 sedicesima edizione della Coppa Metamauco ha dimostrato ancora una 
volta, se ce ne fosse bisogno, quanto la regata è diventata negli anni 
competitiva e quando gli equipaggi siano sempre più preparati. Due giorni di prove in mare, organizzati al meglio dagli amici dello Yacht Club Vicenza e dal Circolo della Vela di Mestre, con vento moderato mai al di sotto dei 10 nodi, ma molto incostante con continui salti e rotazioni. Il
 primo giorno di prove, sabato, si è concluso con un nulla di fatto a 
causa di una grossa perturbazione proveniente da sud-ovest che ha 
costretto gli organizzatori ad annullare la regata a metà della prima 
prova. 
Il secondo giorno, domenica, è stata tutta un'altra storia: vento
 da terra (Garbin) che ha cancellato ogni traccia dell'onda del giorno 
precedente, sole, ottima visibilità.
Un
 importante banco di prova per gli equipaggi alle prese con raffiche di 
vento oltre i 17 nodi e con continui saldi (a destra e a sinistra).
Tre prove molto impegnative quindi in cui è stata premiato la tecnica e il “fiuto” di timonieri ed equipaggi.
La
 classifica finale ha visto trionfare nella classe Libera “Non c'è 
problema”, l'Ufo 28 timonato dal nostro direttore sportivo Mimmo 
D'Avanzo (tre prime posizioni).
Ottima
 prestazione anche per “Brivido”, il First 31.7, di Paolo Zambotto. Dopo
 aver ingaggiato in tutte e tre le prove un appassionante match race con
 “Selvatico”, un Elan 40 del Circolo della Vela di Mestre, a colpi di 
incroci e di virate al limite l'equipaggio dello Yacht Club di Padova ha
 guadagnato un ottimo terzo posto.
Settimo
 nella classifica minialtura infine il nostro “Sale”, il Platu 25 (una 
buona posizione se si considera che l'equipaggio era di fatto alla sua 
prima uscita).

 
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