Palma di Maiorca, 23 settembre 2011 - L’avevamo  detto: l’equipaggio c’era, la testa anche, occorreva che le cose  andassero per il verso giusto e al momento giusto. E finalmente  l’equazione annunciata ieri si è verificata: di nuovo tutto ha  funzionato a dovere, meglio che mai quest’oggi. Nel venerdì mondiale di  Palma, infatti, al quarto giorno del Melges 32 World Championship, per  riscattarsi da quattro prove non proprio brillanti, Mascalzone Latino ha  tirato fuori gli attributi e ha collezionato due primi posti  importanti, consecutivi e nella stessa giornata, come nessun altro in  questa serie. Un risultato di rilievo che permette agli uomini di  Vincenzo Onorato di rialzare la testa e vedere con più serenità la  classifica. 
Certo, quattro prove delle otto disputate con  risultati a doppia cifra rendono difficile sognare la leadership e il  podio: il gruppo di testa, dal primo al terzo posto, è contenuto in un  solo punto (41 Goombay Smash, 42 Samba Pa Ti e Fantastica) e ne  occorrerebbero diciotto almeno per superarli. 
“Adesso è molto difficile riuscire a recuperare”, commenta la sesta piazza provvisoria in classifica il tattico di Mascalzone Latino, Francesco Bruni.  “Ci  vorrebbero altre due ‘magie’ e non solo, anche che tutti quelli davanti  sbaglino completamente le regate! È molto complicato, ma non  matematicamente impossibile. Ci piacerebbe comunque finire in bellezza  con delle belle regate.”
Realisticamente è molto dura sognare una medaglia, ma tutto può succedere domani in acqua. “Il  nostro obiettivo ora è concludere nei primi cinque, sarebbe un grande  risultato”, prosegue Bruni. “Non ci dimentichiamo che siamo l’equipaggio  che fra tutti i partecipanti qui al Campionato del Mondo Melges 32 a  Maiorca ha fatto meno regate nel 2011”.
I commenti del  tattico palermitano seguono un bis di gare davvero memorabile, che  rimarrà negli annali di Mascalzone Latino non solo per il doppio  successo in sé, ma per il significato della ripresa dopo due giornate  opache. 
“È davvero andata benissimo oggi”, conclude Bruni.  “Due belle regate che ricorderemo. La prima è stata segnata da un ottima  start. Abbiamo fatto una bella partenza e abbiamo iniziato ad  allungarci sugli avversari già nella prima bolina. Si può dire che  l’abbiamo dominata senza grossi problemi.”
“La seconda  prova è stata più intensa e sofferta. In verità abbiamo anche in questo  caso girato primi la boa al vento, tuttavia con meno vantaggio anche a  causa di una partenza non eccellente, ma non disastrosa, perché siamo  andati dalla parte dove volevamo.  Da lì abbiamo acquistato una bella  velocità, soprattutto di bolina. Nel secondo lato, di poppa, abbiamo un  po’ sofferto, ma l’ultima bolina è stata ancora una volta a nostro  favore e l’ultima discesa verso il traguardo è stata in controllo.” 

 
Nessun commento:
Posta un commento