Auckland (NZ),18 novembre 2020 - È passato circa un mese dal varo di Barca 2 e gli allenamenti in mare sono ripresi a pieno regime. Con l’avvicinarsi delle prime regate a dicembre, ogni ora passata in barca diventa preziosissima per acquisire informazioni sulla nuova barca e sui campi di regata del Golfo di Hauraki. Gilberto Nobili, Operational Manager del team, fa il punto della situazione.
Quali sono le considerazioni dopo le prime due settimane di allenamenti in mare?
In
 queste ultime due settimane abbiamo sfruttato ogni giorno possibile per
 uscire su Barca 2. Già dal secondo giorno di sea trial siamo stati in 
grado di navigare per diverse ore. Ovviamente è una barca nuova e siamo 
ancora in fase di “fine tuning”, di settaggio e calibrazione dei 
sistemi. Inoltre, anche se le due barche sono molto simili tra loro, 
l’equipaggio ha avuto bisogno di una fase di adattamento, poiché sono 
passati circa due mesi dall’ultimo allenamento di Cagliari.
C’è molta differenza tra le condizioni meteo di Cagliari e quelle di Auckland?
Dobbiamo
 imparare a conoscere le condizioni del Golfo di Hauraki, leggermente 
diverse da quelle di Cagliari. Qui l’orografia determina venti più 
instabili e variabili su cui dobbiamo tararci.
Hai avuto modo di osservare gli avversari, quali sono le tue impressioni? 
La
 cosa che mi ha stupito è il fatto che barche molto diverse tra loro 
hanno performance simili. Ogni team ha varato il secondo scafo da pochi 
giorni, ma non tutti hanno le stesse ore di navigazione, quindi è ancora
 presto per fare delle valutazioni. Inoltre, un aspetto molto importante
 è che ancora nessuno ha messo in acqua l’ultimo set di derive. Non 
tutte le carte sono state scoperte e il Defender stanno per varare la 
seconda barca. Sono certo che anche loro avranno qualche idea brillante 
nel cassetto.

 
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