venerdì 8 novembre 2013

LE DICHIARAZIONI DI CARLO CROCE, PRESIDENTE DELLA FIV E DELL’INTER¬NATIONAL SAILING FEDERATION, ALLA VIGILIA DELLE RIUNIONI ANNUALI DELL’ISAF




Alla vigilia dell’ISAF Annual Conference 2013, l’appuntamento più importante dell’anno per l’International Sailing Federation, in programma a Muscat, in Oman, tra il 9 e il 16 novembre, il Presidente della stessa ISAF e della Federazione Italiana Vela Carlo Croce ha anticipato in una lunga intervista pubblicata sul sito della FIV, alcune delle principali tematiche che verranno affrontate per l’occasione. Contenuti che spaziano dal nuovo format dell’ISAF World Championship, il circuito mondiale delle classi olimpiche, alla governance dell’ente mondiale della vela, fino ai rapporti con il CIO e ad altre interessanti novità che riguardano la vela a livello internazionale.

L’intervista completa, a disposizione dei mass media, è visibile all’indirizzo www.federvela.it/news/intervista-carlo-croce-presidente-dellisaf-e-della-fiv-alla-vigilia-dell%E2%80%99isaf-annual-conference: di seguito alcuni estratti, con le principali dichiarazioni del Presidente Carlo Croce.

“L’ISAF World Championship cambierà completamente, ma sarà una trasformazione graduale e il 2014 sarà un anno di transizione, con un unico elemento di novità, ovvero la tappa finale del circuito che si svolgerà a fine stagione con in acqua i 25 migliori atleti di ogni classe. Il 2015 sarà invece l’anno del grande cambiamento, perché tutti i principali eventi della stagione fungeranno da qualificazione per questa finale. I tre giorni della finalissima dell’anno prossimo, e in futuro tutti gli eventi dell’ISAF World Championship, saranno coperti in diretta dalla televisione con sponsor consistenti. C’è bisogno di un cambio di marcia e di maggiore chiarezza nei percorsi che gli atleti devono seguire per arrivare al vertice: è un modo per valorizzare i loro sforzi, la loro professionalità”.

“Il successo televisivo della vela olimpica di Londra 2012 è stato un passo fondamentale. Il CIO, che da tanti anni criticava la vela asserendo che c’era bisogno di televisione e che era uno sport poco televisivo, dopo Londra ha cambiato totalmente idea, inserendo la vela in quelli che chiamano i “core sport”, gli sport olimpici che resteranno immuni da eventuali cambiamenti. Inoltre il contributo che l’ISAF ha avuto dal CIO è passato da 8 a 14 milioni di dollari, ma in questo, anche se qualcuno crede il contrario, io non c’entro assolutamente nulla: il merito invece è dovuto al fatto che la vela, a Londra, è stata molto apprezzata”.

“Ci sono una serie di proposte sul tavolo relative alla governance dell’ISAF, che vogliamo portare in fondo nei quattro anni di questa presidenza. Dal punto di vista decisionale, l’ISAF ha dei meccanismi di una complessità ingiustificata, ci sono molte commissioni, che forse vanno snellite, ma è un procedimento lungo e va fatto in maniera graduale”.

”Un’altra proposta che sarà votata riguarda la stabilità delle classi olimpiche. Vorrei che almeno fino al 2020, quindi per le prossime due edizioni dei Giochi, le classi rimangano le stesse, perché non voglio impegnare comitati e commissioni per cambiamenti che nella maggior parte dei casi sono fini a se stessi. Dieci classi, quindi, le stesse di oggi, anche nel 2020, con l’aggiunta, spero, del Kitesurf, per il quale faremo di tutto, al CIO, affinché diventi l’undicesima medaglia. I segnali in proposito mi sembrano molto positivi, ma il CIO si è raccomandato di non cambiare il Kitesurf con le regole di regata dell’ISAF, di non trasformarlo in una processione di aquiloni, ma di lasciargli fare le loro evoluzioni, perché è questo ciò che vogliono”.

“Il progetto delle Academy patrocinate dall’ISAF va avanti. La prima potrebbe essere a Valencia, poi abbiamo in programma di farne altre, in giro per il mondo, un po’ come stiamo facendo, nel nostro piccolo, in Italia. Queste Academy saranno ovviamente aperte a tutti, ma principalmente nascono con l’idea di fornire in tempi rapidi un background importante ai giovani velisti che approdano alle classi olimpiche e che magari vengono da una nazione che non ha un’importante tradizione specifica. L’obiettivo è che un neofita possa imparare in tre mesi ciò che a casa sua riuscirebbe ad apprendere in tre anni. Anche questo viene da una specifica richiesta del CIO e se in questi progetti ci sono anche altri sport coinvolti, come il nuoto e il canottaggio nel caso di Valencia, meglio ancora, perché si possono ottenere degli aiuti economici notevoli”.

Come già anticipato, le riunioni dell’ISAF Annual Conference 2013 inizieranno sabato prossimo, 9 novembre, allo Shangri-La's Barr Al Jissah Resort and Spa a Muscat, in Oman, per concludersi il sabato successivo, 16 novembre. Il programma completo e maggiori informazioni all’indirizzo www.sailing.org/meetings/2013-Conference.php

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